2°Capitolo (pt.2)

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Ci risiamo, è come avere un masso sui polmoni che li comprime, il respiro si fa sempre più veloce per la convinzione di mancanza d'ossigeno, strana sensazione di scomodità e claustrofobia che danno un pugno allo stomaco, il cuore che batte come se stesse per uscir fuori dal petto ecco sì, ne sono più che sicura, sto avendo un altro attacco di panico.
Non riesco a dormire da quando sono nata, la notte mi fa ricordare di quanto io sia dannata. È dal primo giorno che non mi da tregua, ma la notte non mi è nemica, ma compagna, è la notte che mi accoglie dal giorno che mi rifiuta; io sono vicina a me stessa solo di notte il giorno mi ignoro.
Mi sono accorta di avere gli attacchi di panico quasi due anni fa e da lì la mia vita è cambiata. Allora io ero fidanzata ed egli non capì il mio stato d'animo, così finimmo per lasciarci. Quella fu una delle delusioni più grandi che io abbia avuto.
Dopo di allora non ebbi più relazioni e farne di nuove fu sempre più difficile.
Poco tempo fa ero arrivata alla conclusione di preferire la solitudine ad una sofferenza, ma ho sempre saputo che non era ciò che io desideravo.

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