2°Capitolo

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La sorte volle (per così dire), che un mattino io dovetti accompagnare mia madre al mercato. Mentre camminavo tra la folla mi guardavo intorno, mi facevo strada lentamente, mi sentivo a disagio tra tutta quella gente, fino a che non mi ritrovai davanti una mano con un volantino, una mano di un ragazzo sicuramente; alzai lo sguardo e lo guardai senza prendere il volantino, lui non mi guardava neanche, tendeva la mano con questo foglietto di carta frettoloso di prenderne un altro da distribuire. Mentre mi allontanavo ci incontrammo di sguardo, egli aveva un certo fascino, vestito stirato, castano con i capelli legati, un bel taglio di occhi, un bel colorito di pelle un po di barba e delle belle spalle. È inutile dire che anche lui mi rimase in testa.
I giorni seguenti pensavo ad entrambi i giovani che avevo visto per pochi istanti e essi mi davano le stesse sensazioni, mi piacevano in egual modo, e mi erano sembrati entrambi due ragazzi distrutti e calpestati ma strafottenti. Ero più confusa che mai non potevo pensare a uno dei due che mi veniva in mente subito l'altro; era straziante pensare che mi piacessero due giovani in contemporanea mi dava anche fastidio che non me lo riuscissi a spiegare. Stavo un po tradendo i miei principi, essendo una ragazza abituata ad amare un solo uomo, mi fu subito strano questa mia reazione inspiegabile.

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