DRIIIIN. La maledetta sveglia. Mi sveglio di colpo e in un attimo sono in piedi. Mi tuffo nella doccia e mi fiondo davanti all'armadio: un paio di skinny jeans, una morbida maglia bianca con delle ali disegnate e un paio di biker boots con le borchie. Mi sciolgo i capelli sulle spalle e mi trucco con solo un po di mascara. Sono eccitatissima all'idea che tra poco vedrò Harry ma cerco di mantenere un basso profilo, come tutti i giorni.
Scendo di sotto di corsa, devo una tazza di caffelatte e prendo la cartella. Mia madre dorme ancora, meglio così non dovrò spiegarle chi è il ragazzo da urlo che mi passa a prendere in moto. Eccolo, lo vedo fuori dalla finestra mentre scende da quell'arnese infernale e il mio cuore batte a mille. Si toglie il casco e si passa una mano tra i capelli. E' bello come sempre, mi fermo davanti al vetro per ammirarlo ma vengo interrotta dal campanello. Corro ad aprire la porta:
-Ciao piccola. Sei bellissima.-
Io arrossisco fino alle punte dei capelli e sorrido timidamente abbassando lo sguardo.
Harry mi prende una mano e mi trascina fuori dalla porta, poi mi avvicina a sé e appoggia delicatamente le sue labbra sulle mie. Sento il suo respiro e il suo petto che si alza e sia abbassa regolarmente. Restiamo così, vicinissimi senza sfiorarci per un'istante finché apro gli occhi e intravedo da dietro le spalle di Harry, la sua spaventosa moto che ci attende.
Deglutisco.
-So che ti piace venire in moto con me.- risponde al mio pensiero
-Dí la verità, ti piace che io mi stringa a te.- dico sorridendo
-Non riuscirò mai a fregarti. Vieni.-
Harry si avvicina alla moto e prende un casco, quello del nostro primo, strano, incontro.
Mi sento trasportare indietro a quel giorno, lui mi sfiora i capelli e mi infila il casco, delicatamente.
Io mi affretto a salire sulla moto e aspetto che lui faccia lo stesso, poi mi stringo al suo corpo, stavolta con meno timidezza anche se il tocco dei suoi muscoli tonici mi fa sempre uno strano effetto. Partiamo. Ho paura, ma con Harry mi sento al sicuro.
Entriamo a scuola insieme, attraversiamo i corridoi mano nella mano, sotto lo sguardo curioso di tutta la scuola. È qui da meno di una settimana e ha già scombussolato la situazione.
All'improvviso si avvicina a noi Jason, il ragazzo di cui mi ero innamorata in prima e che la vacca mi aveva rubato, umiliandomi. Arriva di fronte a me e non degna Harry di uno sguardo.
-Ciao Azzu, sai pensavo che dovremmo uscire questo sabato io e te.-
Mi sfiora la spalla facendo scivolare un po' la mia maglietta. Io sono pietrificata quando Harry ferma la mano di Jason con un gesto deciso e forte e la spinge via da me.
-Non provare a toccarla.- dice con una voce profonda, che mi fa sussultare.
-Altrimenti?- Jason risponde con un ghigno
-Non lo vuoi sapere- Harry fissa negli occhi Jason, la tensione tra loro si taglia con il coltello. Io rimango immobile, aggrappata a Harry e mi stringò sempre più a lui.
Jason distoglie lo sguardo, mi fissa e mi fa l'occhiolino. Non capisco come poteva piacermi un coglione del genere. Harry mi prende tra le sue braccia e mi fissa, lo sguardo freddo e rude di poco prima é sparito e ha lasciato il posto a un'espressione preoccupata e dolce.
-Stai bene piccola?-
-Ehm... Si... Non c'era bisogno, avrei potuto mandarlo via da sola.-
Harry mi guarda sempre più intensamente.

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Those Green Eyes.
FanfictionHarry ha un passato da dimenticare ma l'incontro con Azzurra lo farà cambiare. Anche se non sarà facile andare contro tutto e tutti.