Chapter seven

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AZZURRA'S P.O.V.

-Com'è che in casa tua non c'è mai nessuno- ridacchia Harry

-E com'è che non torni mai a casa tu?- rispondo facendo l'occhiolino

Harry si incupisce per un attimo. Oh, tasto dolente.

-I miei genitori non si preoccupano nemmeno quando sono insieme a loro, il che capita di rado, quindi immagina quando sono via. Ormai è come se vivessi da solo.-

Oh non avevo idea che Harry fosse così solo... Improvvisamente mi sento come se dovessi proteggerlo e farlo sentire davvero amato una volta nella vita.

Mi alzo in punta di piedi e gli afferro il viso con le mani così che ci guardiamo negli occhi:

-Harry mi dispiace così tanto. Ma io sarò sempre per te-

Lui sorride debolmente e mi fissa con quegli occhi verdi di cui mi sono innamorata.

Poi avvicina le sue labbra alle mie e mi bacia, un bacio triste, come se cercasse di tirarne fuori tutto l'amore che non ha mai ricevuto. E io ricambio, perché posso, voglio darglielo.

-Così però mi provochi eh- dice Harry tranquillamente dall'altra parte del tavolo.

Io sono mezza distesa sull'isola della cucina e cerco di afferrare il burro. Dopo una lunga seduta di baci abbiamo deciso di cucinare una torta. E quando dico "abbiamo" intendo che io sono sporca di farina pure sul naso mentre il signorino è comodamente seduto e mi guarda divertito.

Indosso un vecchio grembiulino di mia madre e una canotta ormai sporca dopo i vari fallimenti con lo sbattitore elettrico.

Quando realizzo di essere praticamente a novanta di fronte a lui, mi rialzo e mi affretto a fargli un bel dito medio.

-Sono una cuoca sexy, non poso negarlo-

Harry si mette a ridere.

-Sexy di sicuro. Cuoca...-

-Ehi! Prima di giudicare aspetta di assaggiare la mia torta! Ti rimangerai tutto!-

Gli tiro il cucchiaio sporco di cioccolato sul naso.

Lui spalanca gli occhi:

-COSA HAI FATTO?-

-Ohhhh mr. Precisino si è appena sporcato! Quale catastrofe!-

Harry si alza dalla sedia con uno scatto e mi prende in braccio. Butta tutte le cose giù dal tavolo con una mano e mi ci appoggia sopra in modo che resti in piedi in mezzo alle mie gambe.

Prende un po' di cioccolato dalla ciotola con un dito e se lo porta alle labbra, poi ripete il gesto, stavolta portandolo alle mie labbra. Io lecco la punta del suo dito mantenendo gli occhi puntati nei suoi.

-Sdraiati.- mi ordina

-Perché dovrei?-

-Se non lo fai da sola sarò costretto a farlo io.-

Ohhhh sexy questa presa di potere! Decido di dargliela vinta e appoggio la mia schiena al tavolo. Lui è in piedi davanti a me con la sua figura slanciata, mi guarda, famelico.

Mi slega lentamente il grembiule e lo fa cadere a terra poi passa alla mia canotta. Cerca un consenso nel mio sguardo, annuisco. Mi sfila anche quella e la lascia cadere. Rimango in reggiseno e pantaloncini, sdraiata per metà sul tavolo della cucina. Harry sgrana gli occhi:

-Sei così bella.-

Io arrossisco e mi volto. Harry mi riporta a fissarlo e poi prende la ciotola del cioccolato con una mano. Io fatico a tenerla con due ma per lui e le sue mani grandi è un gioco da ragazzi, non vale!

Those Green Eyes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora