Chapter eight

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AZZURRA'S P.O.V.

Non sono più... Quella parola. Ho fatto... Quella parola. Ho avuto un... Quella parola.

Oh cazzo. Non sono più vergine perché ho fatto sesso con Harry e ho pure avuto un orgasmo.

Non ci credo nemmeno io. Insomma non è che mi senta poi tanto diversa, potrebbe essere tutto come ieri ma non lo è. Io lo so che è cambiato qualcosa (l'indolenzimento laggiù me lo ricorda) e non si può tornare indietro. Ma sono felice di averlo fatto con Harry, io sono innamorata di lui.

È stato così dolce con me, ha cercato di farmi sentire il meglio possibile e ci è riuscito.

Mi ha protetta e abbiamo fatto tutto con dolcezza.

È ancora disteso di fianco a me, dorme come un bambino.

Ho voglia di svegliarlo per sentire la sua voce roca e sexy da appena alzato ma mi sento in colpa. Così mi alzo io e mi faccio una doccia calda.

Guardo in basso e vedo una lieve macchia rosa sul mio petto. È un succhiotto. "Se ti prendo" penso e mi scappa un sorriso.

-Perché ridi piccola?-

-Oh cristo Harry! Cosa fai qua? Sono nuda!- mi copro velocemente con le mani sperando che i vetri appannati della doccia mi siano d'aiuto.

-Volevo fare una doccia e poi, ti ho già vista nuda, ricordi? -

Io arrossisco:

-Scemo esci subito.-

Harry inizia a ridere e si fa scendere lentamente i boxer sulle gambe, facendoli cadere a terra.

-Nono Harry esci giuro che ti picchio col bagnoschiuma-

Harry si avvicina alla doccia e fa scorrere una vetrata. Io mi spingo nell'angolino.

-Tu sei pazzo.-

-Si, di te.- si avvicina a me e mi bacia il collo.

Poi cerca di liberare la mia stretta attorno al corpo ma oppongo resistenza.

Dopo vari tentativi, cedo ai baci languidi di Harry ma appena lascio le braccia lungo i fianchi, lo spingo contro la parete della doccia mordendomi il labbro:

-Amore, sognatelo. Tu fatti pure la doccia, io vado a vestirmi. Ahaha.-

Gli scocco un bacio sulle labbra e esco dalla doccia (sculettando) poi mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo ed esco dal bagno.

Metto un paio di leggins bordeaux e un maglione bianco. Mi asciugo al volo i capelli e lascio che cadano a onde sulla schiena. Intanto sento un trambusto provenire dal bagno:

-Azzu! So che mi vuoi vedere nudo ma non riesco proprio ad asciugarmi con un fazzoletto!-

-Ahaha aspetta!-

Porto ad Harry un asciugamano più grande e prima di chiudere di nuovo la porta mi fermo un attimo a guardarlo: i capelli ricci gli cadono bagnati sulla fronte, fa uscire la punta della lingua segno che si sta concentrando (uomini, non sanno neanche come asciugarsi), i suoi muscoli scolpiti brillano ancora imperlati da piccole goccioline d'acqua e sulla carnagione abbronzata spuntano i vari tatuaggi. Dio, quella V sul suo inguine mi fa impazzire... Azzu riprenditi sennò non uscite più di casa. E' così alto che l'asciugamano che a me fa da lenzuolo, a lui arriva a coprire il minimo indispensabile.

Quando mi vede lì sulla porta imbambolata a fissarlo, sorride:

-Che fai, mi spii?-

-Chi io? Ma che dici! Pff...-

Those Green Eyes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora