Chapter Ten

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-Scordatelo tesoro- sussurro a Harry mentre mi allontano raggiungendo Ilary sotto il palco dov'è sistemato l'impianto del DJ.

Quando la trovo, l'afferro per una mano:

-Ora facciamo vedere a quei due cosa hanno davvero tra le mani-.

Ilary mi sorride e fa l'occhiolino e saliamo insieme sul palco.

Mi avvicino al dj e gli chiedo di mettere Slow Down di Selena Gomez.

Appena parte la canzone ci voltiamo e cerchiamo Harry e Daniel: eccoli li, in mezzo alla pista, fermi e a bocca aperta. Io e Ilary iniziamo a muoverci in modo sensuale non staccando gli occhi da loro.

-Oh si ragazza scatenati!- grido a Ilary.

HARRY'S P.O.V.

-Che cazz...- dice Daniel

Azzurra e Ilary sono sul palco a ballare davanti a tutti, vedo gli sguardo dei ragazzi intorno a noi. Non mi piace.

-Si. Se te lo stai chiedendo quelle lassù sono le nostre ragazze.-

Mi avvicino al palco seguito da Daniel.

-Non male la biondina eh? Quasi me la porterei a casa stasera!- sento una voce dietro di me.

Mi giro e vedo uno mezzo ubriaco sbavare dietro alla mia ragazza. Eh no.

-Sarai fortunato a portare a casa il tuo culo sfondato stasera, testa di cazzo.- rispondo io.

-Che hai detto coglione? Hei ragazzi avete sentito?- il bastardo ride e fa girare i suoi amichetti. Non sa con chi sta parlando evidentemente.

Si avvicina a me provando a fare il duro anche se mi arriva forse alle spalle e mi da uno strattone.

-Tu piccolo testa di cazzo se guardi ancora la mia ragazza quel bicchiere lo vedo male insieme al tuo culo. Hai capito bene?- rispondo tranquillamente.

-E tu chi saresti?- ribatte lui.

-Il suo ragazzo. E ora vedi di sparire.-

-Altrimenti?- mi sta lanciando una sfida?

Altrimenti. Provo a seguire il consiglio di Azzurra e conto fino a 10.

O meglio fino a 5. A 6 il mio pugno destro aveva gia colpito la faccia di quel bastardo. Ora é sorretto da due dei suoi amichetti e indietreggia spaventato.

-Cazzo Harry ma sei pazzo? Vuoi farti arrestare per caso?- sento la voce di Daniel dietro di me.

-Aveva bisogno di un chiarimento di idee.- rispondo secco io.

Nonostante la rabbia e l’adrenalina nelle mie vene, mi rendo subito conto delle conseguenze del mio gesto. Presto vedo la gente intorno a me fissarmi scioccata ma soprattutto vedo lo sguardo deluso di Azzurra.

Prendo in fretta una decisione, mi avvio verso la macchina evitando gli sguardi.

So che tanto lei arriverà tra poco.

-Fammi entrare- sento la voce di Azzurra che batte un pugno sul finestrino. E’ incazzata nera.

Sblocco la portiera e lei entra. Non mi guarda.

-Forza, lo so che mi vuoi fare la predica. Perciò procedi.- dico io.

-Lo sai chi era quello?- dice, sempre tenendo lo sguardo fisso di fronte a sè.

-No non mi interessa. So che ti stav…-

-Stai zitto. Quello era il bastardo che ha sputtanato Ilary in giro per tutta la città.-

Those Green Eyes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora