La felicità esiste?

Capitolo 7

«Viky...»
Sentire la sua voce smuove qualcosa dentro di me, le lacrime involontariamente scendono sulle mie guance.
«Oh James.» dico cercando di trattenere le lacrime.
«Viky, piccola mia. Non sai quanto mi manchi.»
«Anche tu mi manchi tantissimo.»
«Credevo tu fossi arrabbiata con me.»
«No James, assolutamente.»
«Piccola aspettami, arrivo subito da te.»

Questo è come avrei voluto che andasse la telefonata e invece...
«Ah.. Olivia.. Continua..»
«Sei uno stronzo!» urlo contro il telefono.
«Ma quella è...» *bip*
Guardo il telefono "Call ended".
Non ci posso credere che mi faccia una cosa del genere. Lo odio! Lo odio!
«Ti odio James! Ti odio! Ti odio! Ti odio! Stronzo!» urlo cominciando a piangere, mi rannicchio su me stessa, sento un dolore invadermi dentro fino a scoppiare in un dolore atroce e i singhiozzi si fanno sempre più forti, quasi non respiro.
Quanto vorrei che James fosse qui con me. Invece è con quella tipa.
Le lacrime continuano a scendere, sono senza freno, quasi non ho più la forza di alzarmi ma una voglia di spaccare tutto sta invadendo il mio corpo. Mi alzo dirigendomi in camera, comincio a buttare a terra i cuscini, a tirare via le coperte per poi ricadere a terra e piangere ancora più forte. Ad interrompere il mio sfogo è il suono del campanello, velocemente guardo dallo spioncino e noto James preoccupato, suona ancora. Per qualche strano motivo apro la porta, ma mi accascio a terra appena entra, proprio non riesco a farmi forza. Sento la porta chiudersi, una mano delicata mi alza il mento facendomi scontrare con quei maledetissimi occhi azzurri, intanto le lacrime continuano a scendere e scendere.
Mi alza di peso stringendomi fortissimo a sè, mi accarezza i capelli, mi chiede continuamente scusa.
«Piccola. Mi dispiace, scusami scusami scusami. Ti prego.»
Non riesco a fare niente se non continuare a piangere, mi è mancato terribilmente tanto, non ho nemmeno la forza di reggermi in piedi.
«Viky, ti prego almeno smetti di piangere. Proprio non sopporto vederti così.»
«Tu... Tu non capisci. Tu sei solo uno stronzo. Ecco.» gli dico quasi in un sussurro per poi scivolare a terra.
«Viky, non è così. Io potrò spiegarti.»
«Perchè potrai? Non puoi adesso? Tanto peggio di così non si può stare. E io che ho pensato a te e rifiutato Edward. Sono proprio una stupida.»
«Tu lo hai rifiutato?...» dice quasi come se fosse sorpreso.
«Sì. L'ho rifiutato per te! Non mi sembrava giusto nei tuoi confronti andare a letto con un altro!»
«Viky... Ed mi aveva detto che stavate uscendo insieme e ho pensato che...»
«Sì, usciamo insieme ma non vuol dire che ci ho fatto qualcosa! Lui è un fottuto amico.»
«Io... Mi dispiace... Tu meriti davvero di meglio sai? »
«No! Non lo so! E non lo voglio sapere! Io voglio solo te!» scoppio in un pianto rumoroso.
«Anche io ti voglio!»
«Allora perchè ti facevi quella? Fammi almeno il favore di non prendermi per il culo James! Ora, cortesemente, vattene da questa casa!»
«Ma...»
«Niente ma. Esci e non farti vedere più. Vai da quella tizia e divertiti. » gli dico alzandomi e spingedolo via dall'appartamento. Lui non si oppone e se ne va chiudendo la porta; ma sono quasi certa che aveva le lacrime agli occhi e credo di aver sentito "ti amo e ti avrò" ma probabilmente è solo frutto della mia immaginazione del cazzo.
Mi alzo andando in bagno per darmi una rinfrescata, poi mi ricordo che Edward mi aveva lasciato il suo numero così vado a prendere il foglietto, digito il suo numero, lo salvo in rubrica e poi gli mando un sms.
'Hey Ed, hai voglia di tornare da me? -Viky.'
'Certo! Dammi il solo il tempo di arrivare.'
Intanto che lo aspetto vado a cambiarmi mettendo un jeans con una maglia di James, la mia preferita. Sistemo anche il letto che poco prima avevo disfatto e poi aspetto l'arrivo di Edward.
Ogni tanto mi affaccio anche alla finestra, dopo essermi alzata la 50a volta per controllare noto la sua macchina, apro il portone e scendo giù per accoglierlo.
Appena mi vede sfoggia un enorme sorriso, ricambio per poi fiondarmi tra le sue braccia che subito mi avvolgono in un caloroso abbraccio.