Capitolo 17

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James si alza dal letto e di conseguenza scioglie l'abbraccio.
«Vado solo a vedere chi è, torno subito.»
Esce chiudendo la porta, le voci sono troppo basse per capire tutto ciò che dicono. Intercetto giusto un paio di parole.
Ad un certo punto sento il silenzio più totale e si apre la porta. Edward osserva la stanza, prima con uno sguardo infuocato, terrorizzato ma poi quando mi vede si addolcisce. Viene verso di me, si siede e mi abbraccia.
Intanto James ci guarda dalla porta con un sorriso.
«Ed che cos'è successo?»
«Ti ho chiamato e non rispondevi, ai messaggi non rispondevi allora ho chiamato David ma ha detto che non sapeva che fine tu avessi fatto e mi ha detto di provare a chiamare James. L'ho chiamato ma nemmeno lui ha risposto e mi sono preoccupato. Avevo paura ti fosse successo qualcosa.»
«Invece sto bene, sono sana e salva.» gli dico accarezzandogli la schiena.
Subito dopo sciolgo l'abbraccio, accenno un sorriso e lui ricambia.
«Comunque se volete salutare David vi posso accompagnare ma dobbiamo andare adesso. Fra poco dovrebbe partire.»
«È vero cavolo! Andiamo!» esclamo.
«Va bene, andiamo. » dice James.

James ed io ci vestiamo velocemente per poi uscire di casa con Edward e andare subito a salutare David.
Arriviamo in stazione a pelo, avremo giusto il tempo di salutarlo velocemente prima che parta.
«David!» urlo appena lo vedo. Si gira, comincio a correre verso di lui per poi abbracciarlo forte, più di quanto abbia mai fatto.
«Mi mancherai così tanto David-doo.»
«Anche tu piccolina. Ti penserò sempre. Verrò anche a trovarti ogni volta che mi sarà possibile. »
«Ti aspetterò con ansia.»
Voglio troppo bene a questo ragazzo. Mi mancherà davvero immensamente.
Dopo aver sciolto il nostro abbraccio saluta i suoi amici e poi sale sul treno. Ho cercato di trattenere le lacrime ma quando dal finestrino mi ha salutata e ha fatto l'occhiolino sorridendo non ho resistito.
Così comincio a piangere, ma sorrido perché se lui è felice lo sono pure io.
Lo saluto finché mi è possibile, poi mi giro e abbraccio James lasciando libero sfogo al mio pianto.
Mi abbraccia delicatamente accarezzandomi e anche Edward mi fa qualche carezza.
«Ti sei affezionata davvero tanto eh? »
«Molto, mi è stato vicino in questo periodo.» dico cercando di calmarmi.
«E se andassimo a fare un giro da qualche parte? In una meta sconosciuta? Magari dormiamo anche fuori. » propone Edward.
Mi allontano e ci scambiamo degli sguardi complici.
«Andiamo allora! Però dobbiamo invitare anche Elly e William!» dico entusiasta.
«Sempre se vogliono perché ultimamente sono troppo impegnati...» dice James con uno sguardo malizioso.
Scoppiamo in una risata fragorosa e ci incamminiamo verso l'auto per andare a prendere l'essenziale per questa scampagnata.
Spero che Elly e William siano a casa di James perché ho scritto ad entrambi ma non rispondono.
Arriviamo al palazzo, c'è la macchina di William quindi deve essere in casa.
Salgo di corsa le scale lasciando indietro il biondo ed il riccio. Una volta arrivata davanti all'appartamento mi attacco al campanello fino a quando William non mi apre.
«Elly è qui? » dico senza nemmeno salutarlo.
«Ciao anche a te Viky eh. Comunque sì...»
«Ciao Will! -dico ridendo- bene qualsiasi cosa voi stavate facendo non mi importa ora voi vi vestite e venite con noi! »
«In realtà.. »
«Ho detto che puoi fare obiezione? No. Quindi veloci!»
«Elly! La tua amica è impazzita!»
«Viky! Tesoro! Da quanto tempo! Dovresti farti sentire più spesso!»
«Parla colei che è sempre impegnata...»dico alzando gli occhi al cielo mentre mi abbraccia.
«Comunque tu e il tuo fidanzato ora vi vestite e venite con noi. »
«Viky, piccola, sai dovresti essere un po' più cortese e magari chiedere le cose. Non obbligare. » dice James alle mie spalle.
«Quando mi parli in questo modo mi fai sentire una ragazzina di 13 anni.»
«Ah perché non ne hai 13?»
«James. Sai benissimo quanti anni ho.»
«Mi scusi signorina. »
Ignoro la sua ultima frase e riporto l'attenzione sugli altri.
«Allora, volete venire con noi? » chiedo speranzosa.
«Magari iniziamo con l'entrare in casa, poi vediamo.» dice William.
La coppia si va a vestire, segno che verranno.
Ci sediamo sul divano e cominciamo a discutere sulla meta, c'è chi vuole andare in un posto e chi in uno totalmente diverso.
«Ma la meta non dovrebbe essere sconosciuta? » dico interrompendoli.
«Viky ha ragione. » dice Edward
«Ma se ci pensiamo bene... dobbiamo avere una mezza idea di dove andare!» dice Elly.
«Anche questo è vero.. » ribatte Edward.
«James e Will voi volete andare al mare giusto? »
Annuiscono.
«Invece Elly ed Ed volete andare nel bosco?»
Anche loro annuiscono.
«Allora potremmo andare ad un lago oppure nel giardino di Ed... »
«Io dico giardino di Ed! » dice James
«Concordo.»dice Will.
«Anche io. » dice Elly.
Ora guardiamo tutti Edward che non è tanto d'accordo ma poi facciamo gli occhi dolci.
«Oh va bene! Faremo nel mio giardino. Ma vi avverto, Olivia è a casa. »
«Perfetto! Così posso parlarci.» dico io contenta.
Tutti mi guardano come per dire che sono pazza e io rido.
«Tranquilli, ho tutto sotto controllo! Ora andiamo a divertirci! »

Prendiamo giusto il necessario e andiamo, con l'auto di Edward, a casa sua.

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