Capitolo 16

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Dopo essere stata ai bagni sono andata di fuori ed è circa un'ora che sono seduta su una panchina con la speranza che James esca, o anche David. Il mio intento era quello di tornare a casa, poi mi sono resa conto di non sapere dove sono e, visto che la fortuna non sa nemmeno della mia esistenza, ho il telefono scarico.
Piano piano ogni parte del mio corpo si sta congelando e addormentando...
Sto quasi prendendo in considerazione l'opzione di dormire su questa panchina, mi sta salendo così tanto il sonno che potrei dormire ovunque.
Mi sdraio, chiudo gli occhi per farli riposare ma, come mi succede spesso, mi addormento.

***

James pov
(primo ed ultimo)
Esco finalmente di fuori,non riuscivamo più a trovare l'uscita. Saluto David e mi incammino a casa, ma come alzo lo sguardo vedo una ragazza dormire su una panchina. Chissà quanto avrà bevuto...
Curioso mi avvicino e vedo un angelo.
Il mio angelo.
Lei.
Bellissima come sempre.
Non posso lasciarla qua. La prendo come si prenderebbe una principessa. So che casa mia non è proprio dietro l'angolo ma per lei farei qualsiasi cosa, inoltre è fredda, potrebbe ammalarsi se non arriva a casa presto.

Il percorso non è stato neanche lungo, ero troppo preso dalla sua infinita dolcezza per pensare al tempo che passava. Cercando di non svegliarla la porto di sopra, entro nel palazzo, nell'appartamento ed infine nella mia stanza. La appoggio delicatamente sul letto, le metto qualcosa di comodo, la copro e mi stendo accanto a lei. La abbraccio forte, la stringo a me e le accarezzo i capelli. Il cuore comincia ad accelerare i battiti, non provavo questa emozione da quando ha smesso di venire a casa mia a dormire.
Le lascio un dolce bacio sulla fronte, mi appoggio delicatamente a lei per poi addormentarmi.

***
Back to Viky's pov

Mi sveglio con la luce dritta negli occhi, sotto le calde coperte, delle braccia che mi circondano e una serenità di cui avevo dimenticato l'esistenza.
Un attimo. Braccia?! Coperte?! Ma io sono sicura di essermi addormentata da sola su una panchina.
Il cuore comincia a battere fortissimo e la serenità se ne va lasciando spazio ad ansia e terrore. Ruoto lentamente la testa, piano piano, come se non volessi essere scoperta. La prima cosa che vedo è un ciuffo biondo, un tuffo al cuore, poi vedo il suo viso e perdo un battito. Chiudo gli occhi e mi stringo a lui, la serenità prende di nuovo il sopravvento delle mie emozioni. Potrei restare così per il resto della mia vita, sembra proprio di stare in paradiso.
Apro gli occhi, mi giro verso di lui e lo osservo, ammiro tutta la sua bellezza, cerco ogni minimo particolare, non è cambiato di una virgola solo ha un po' di barbetta. Con una mano vado ad accarezzare il suo viso, lentamente. Sorrido.
«Sei così bello... » sussurro sulle sue labbra, lo bacerei.
«Tu piccola sei bellissima.»
Sussulto leggermente, non credevo fosse sveglio. Mi stringe più forte, io mi rannicchio facendomi stringere il più forte possibile e assaporo il suo profumo. Vorrei tanto che fosse mio. Mio solo mio.
Lo amo, senza ombra di dubbio. Se solo lui provasse lo stesso.
«Mi sei mancata tanto.»
«Anche tu mi sei mancato.»
Si allontana leggermente, mi guarda sorridendo e poi mi lascia un tenero bacio sulla fronte. A questo gesto semplice non posso che sorridere. Gli accarezzo una guancia, il collo e il petto. Il cuore accelera e io mi stringo più forte a lui.
«Te ne andrai di nuovo?» dico con un po' di malinconia.
«No, piccola. Resto.»
Mi accarezza i capelli lasciandomi un bacio sulla testa.
Mi rilasso, alzo il viso verso di lui, ci guardiamo negli occhi e un attimo dopo la distanza che c'era tra noi scompare diventando un dolce bacio.
Ci guardiamo di nuovo negli occhi sorridendoci, io mi stringo di nuovo a lui e lui mi tira verso di sé.
Rimaniamo così per un tempo indefinito.
Mi è mancato.
«James! Sei in casa?» si sente gridare dall'altra stanza. Sembra Edward. Ma cosa ci fa qui?

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