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Appena arrivati alla stazione scendo dalla macchina ed entro, lasciando Fede e Luigi a parcheggiare.
Il treno per Milano arriva tra due minuti al binario 12. Corro seguendo le indicazioni per il binario 12.
Quando arrivo il treno è appena partito.
L'ho perso, l'ho perso per sempre.
Sono stata una fottutissima cogliona.
Volevo per forza fare la stronza.
Ho sbagliato tutto, come sempre.
Di nuovo le lacrime mi rigano il viso.
Non ho mai pianto così tanto in tutta la mia vita.
Questa scena somiglia molto a quando ho accompagnato Ale all'aeroporto, solo che questa volta non ci siamo abbracciati prima che lui partisse.
Questa volta però non dovevo farlo partire, lui è tornato per me, ha sempre pensato a me in questi anni e io l'ho trattato una merda.
"Cosa ci fai qui?" chiede una voce spezzata alla mie spalle.

Alessandro Pov
Dopo venti minuti di fila al bagno torno al binario. Spero che il treno non sia partito senza di me.
Appena sono lì il treno e le persone che aspettavano con me non ci sono. Merda. Ho perso il treno.
C'è solo una ragazza bionda che piange e fissa i binari.
Ma io quella ragazza la conosco... È Sofia.
Cosa ci fa qui?
"Cosa ci fai qui?" chiedo cercando di rimandare le lacrime indietro.
Lentamente si gira, mi vede, io la guardo, per un attimo il mio sguardo è fisso nei suoi occhi, poi un sorriso si fa largo sul suo viso e dopo due secondi me la trovo addosso che mi abbraccia. La stringo forte tra le mie braccia, ho paura che sia un sogno, che tra poco lei svanisca.
"Ti amo" sussurra.
"Io di più"
"Impossibile" mi prende il viso tra le mani e mi bacia con passione.
Quanto ho sognato questo momento?!
Dio... Sembro una ragazzina adolescente che vede i suoi sogni avverarsi... Sono diventato troppo emotivo.
"Il tuo libro è magnifico"
"Tu sei magnifica, l'ho scritto pensando a te"
"Tra poco lo sapranno anche altre ragazze"
"Che intendi?"
"Il tuo libro verrà pubblicato"
"Cosa?"
"Hai capito bene"
"Ma... Ma come hai fatto?"
"Ho un amico che lavora in una casa editrice" sorride.
"Un amico?!"
"Gelosone" mi bacia e mi prende la mano.
"Dove si va?" chiedo avviandomi verso la sua macchina.
"A casa"
"Posso entrare nella tua stanza?"
"Era la tua stanza e poi ora siamo fidanzati..." si mette al posto di guida.
"Okay" sorrido.
"Credi nelle storie d'amore perfette?" chiede dopo un attimo di silenzio.
"No... Ma credo nelle storie d'amore, non ha importanza che siano perfette o meno"
"Ti amo" sorride.
"E io amo il tuo sorriso"
"Solo quello?" fa la faccia da cucciolo.
"Beh... Anche la tua vagina" le accarezzo la gamba.
"Io sono la pervertita della coppia okay? Okay" ride e contagia anche me.
Arriviamo a casa e prendo la mia valigia dal porta-bagagli.
"Ora devo riportare tutta la mia roba in camera" sbuffa lei.
"Non ti ho mai detto di cambiare stanza"
"Ma dopo sarò stanca e non avrò la forza di fare nulla" allude al sesso.
"Mhh... Allora trasferiremo le tue cose domani..." la prendo in braccio e la porto in camera.


N/A nuovo aggiornamento! Scusatemi se è corto ma lunedì ho gli esami e non ho molto tempo per scrivere. Fatemi sapere cosa ne pensate e se vi va andate a leggere Quattro settimane con lui.

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