Thirteen. Dream or reality?

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"Il sogno è l'infinita ombra del Vero."
Giovanni Pascoli.



Vedo arrivare Ari e mi alzo di scatto.

"Non devi avere paura di me, piccolina; adesso ci sono io con te", dice, porgendomi un pezzo di cioccolato.

Lo afferro e ne mangio un morso, mentre l'uomo mi guarda contento.

"Sei stata proprio brava prima"

Io gli sorrido: ogni minuto con Ari è importante e voglio renderlo speciale.

Sento aprire la porta, l'uomo nasconde la cioccolata ed entra Menhit: la sua chioma è ribelle come sempre, ma i suoi occhi sono...vuoti.

Al posto di essi ci sono due terrificanti incavi neri.

A un certo punto diventa tutto come la sostanza di quei due buchi:tutto così buio, oscuro.

E io cado nel vuoto.

Mentre succede questo, riesco a vedere Ari che mi chiede aiuto.

Poi vedo i miei compagni di laboratorio unirsi a lui.

...

Mi sveglio con un gemito strozzato.

"Tutto bene?", mi chiede Stephen.

"Ho avuto un incubo", rispondo.

Il ragazzo si tira su e si mette a sedere a indiano, rivolto verso di me, i pantaloni larghi sul cavallo, il petto nudo, le garze un po'sporche e lo sguardo paziente.

La luna accentua i suoi lineamenti.

Mi tiro su sui gomiti sotto il suo sguardo, con i capelli che mi ricadono dietro le spalle.

"Me ne sono accorto"

"Non ho fatto nessun rumore...non forte, almeno"
"Non stavo dormendo"
Ci fissiamo per un po' fino a che lui non allunga una mano e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Diciamo che ti preferisco mentre sei tra le braccia di Morfeo", dice sorridendo.
La sua mano ricade sulla sua gamba e io decido che ho necessità di cambiare discorso.
"Ho sognato Ari e gli altri che mi chiedevano aiuto"
Stephen torna serio.
"Dobbiamo fare qualcosa", dico convinta.
"Ormai Menhit si sarà accorta che siamo scappati"
"Lei è tutto, ma non stupida"
Stephen si allontana un po', spostandosi sullo spigolo del letto.

"Vuoi tornare là?", mi chiede.

Into your mind.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora