Capitolo 3

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I miei sonni tranquilli vengono interrotti quando un cretino mi tira una palla di carta in faccia.
"Che cavolo fai?"gli grido,ri-tirandogli la pallina.
"Scusami miss perfettina"mi dice il ragazzino alzando le mani in segno di difesa.
"Vedi di andartene a quel paese"gli rispondo.
Sono sorpresa quando non controbatte,beh almeno mi lascerá in pace durante questo cavolo di tragitto infernale.
"Gemma,va tutto bene?"mi chiede mio padre.
Non gli rispondo,non ho nessuna voglia di parlare con lui.
Non so che fare uff...
Decido di scrivere al diario,giusto per tenermi occupata.

Caro diario,
Sono in un cavolo di aereo a non fare niente..bello no?
C'è un cretino che aveva iniziato a lanciare palline di carta...neanche in un dannato aereo riesco a trovare persone normali.
Beh,apparte questo,tra poco arriverò a Los Angeles.
Eh si,Los Angeles:Hollywood,celebritá a non finire,strade sempre affollate...è un paradiso.
Da grande ho sempre sognato di trasferirmi a Los Angeles,e adesso quasi non ci credo che questo mio piccolo sogno si sta avverando.

"Tesoro stiamo per arrivare"mi sussurra mio padre.
Rispondo con un ok e comincio a guardare fuori dal finestrino:la vista è mozzafiato e non riesco a smettere di guardare il mondo sotto i miei occhi...dopotutto,sono solo un granello di sabbia in confronto a tutto questo.

Dopo 4 ore

"Eccoci arrivati"dice mio padre a mia madre.
Scesi dall'aereo,prendiamo i nostri bagagli e ci dirigiamo verso la strada per cercare un taxi.
Dopo questi estenuanti 30 minuti,che a me sinceramente sono sembrate ore,un taxi si ferma in una megavilla.
"Wow..cos'è tutto questo ben di Dio?"Chiedo sopresa,con un sorriso stampato sulle labbra.
"Amore,sapevo che ti avevano dato un lavoro importante,ma non credevo a tutto questo"dice mia madre a mio padre,il quale ricambia con un lieve bacio sulle labbra.
"Mi fate schifo" gli dico,ovviamente scherzando,e loro ricambiano ridendo a crepapelle.
Allora è così che ci si sente quando si interagisce con i propri genitori...dovrei farlo più spesso.
Quando varco la porta quasi non respiro:un salotto enorme è il centro della casa,più in lá c'è una cucina fantastica e la mia camera....la mia cavolo di camera è a di poco stupenda.
Ma,proprio quando pensavo che le sorprese fossero finite,ecco che vedo un giardino gigantesco con una piscina stupenda al centro.
"Allora,ti piace la nostra nuova casa?"dice mio padre.
"Se mi piace?La adoro!!!Grazie papá"Urlo di gioia e,prima che possa rendermene conto,le mie braccia stanno avvolgendo il busto di mio padre...io lo sto abbracciando?Non è assolutamente da me,quindi mi stacco subito e posso vedere mio padre con un triste sguardo.
Mi allontano da lui e mi dirigo verso camera mia,ma il pensiero che ho abbracciato mio padre si impossessa di me.
Non sono loro che non mi vogliono,sono io.

Spazio autrice
Ciao!☆Questo era il terzo capitolo,ho cercato di farlo più lungo rispetto agli altri,spero vi piaccia!♡♡

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