CAPITOLO 2

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POV TRAFALGAR

Sono ancora fottutamente stanco però finalmente è arrivato il mio giorno libero. Voglio solo riposarmi in santa pace sdraiato su questo letto nonostante sia pomeriggio, ovviamente però qualcuno suona il campanello disturbando il mio riposo e mi sembra inutile tentare di ignorare il rumore e visto che sono solo in casa mi tocca anche alzarmi.
Mi sveglio e mi alzo dal letto dirigendomi all'ingresso e apro la porta mentre un sorriso malizioso mi si allarga sul volto.

Appoggiato allo stipite della porta c'è Eustass con un ghigno sul volto e una cartella gialla tra le mani. Indossa un paio di jeans neri attillati, una maglietta rossa, un giubbotto di pelle nera e un paio di occhiali da aviatore che gli tengono in su i capelli rosso fuoco.

T: Sei venuto a continuare quello che abbiamo interrotto ieri?

E: Purtroppo no, ho un impegno e sono già in ritardo. Sono solo venuto a darti questi documenti che hai dimenticato ieri

T: Che peccato!

Prendo la cartella e la poggio sul mobile all'ingresso. Poi lo afferro per la maglietta spingendolo contro il muro lui però ghigna invertendo le posizioni

E: Non ho tempo Doc

T: Invece io credo di si

Il mio sorriso si allarga e in un attimo le sue labbra sono sulle mie, mi morde il labbro inferiore e me lo lecca spingendomi ad aprire le labbra e lo faccio; la sua lingua entra nella mia bocca esplorandola giocando con la mia lingua. Le nostre lingue si intrecciano e danzano insieme con passione mentre una goccia di saliva scivola lungo il mio mento. Ci stacchiamo ansimanti e lui lecca via quella goccia di saliva tornando poi a mordermi dolcemente il labbro inferiore

E: Sono in ritardo

T: Questo lo hai già detto

E: Lo so

Io rido e gli avvolgo le braccia intorno al collo tirandolo di più verso di me avvicinandomi al suo orecchio

T: Vuoi lamentarti o vuoi scopare?

E: Io ti odio

Mi apoggia le mani sul sedere sollevandomi e io gli circondo i fianchi con le gambe mentre lui chiude la porta d'ingresso con un piede

T: Vuoi rimanere qua all'ingresso o ti muovi?

E: Se vuoi giro tutta la casa finché non trovo la tua camera oppure potresti dirmi dove si trova

Io rido ancora togliendogli il giubbotto e buttandolo a terra

T: Non mi importa entra nella prima stanza che trovi

Lui non se lo lascia ripetere due volte che inizia a dirigersi verso una stanza qualsiasi mentre ci baciamo con passione e io chiudo gli occhi assaporando ogni istante di questo bacio. Finché non mi appoggia su qualcosa

E: Ho trovato la cucina

Apro gli occhi osservando la cucina intorno e il tavolo sotto di me. Allargo le gambe facendogli spazio mentre lui mi bacia e mi lecca il collo fermandosi poi di colpo prendendo il telefono digitando alcuni numeri

E: Hey Killer non credo di poter venire ho avuto un contrattempo

Io ghigno avvicinandomi al suo collo e inizio a succhiargli la pelle candida mentre lui strozza un gemito e allora sento la voce dall'altro capo del telefono urlare

K: MI STAI PIANTANDO IN ASSO PER SCOPARE?!

E: Si scusa

Chiude la chiamata e io mi lascio scappare una risata

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