13. "è una ladra"

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-sei proprio sicuro di volerlo dire questa sera dopo cena?-
-quante volte devo ripetertelo? Certo che sì, è stata una mia idea, Francisca. Come potrei non volerlo?-
-è solo che temo la loro reazione- ammise infine.
-Francisca, se a loro non andrà bene, non dovranno far altro che andarsene da casa mia- detto questo, la bació con passione e se ne andó.

-con chi diavolo stavi parlando al telefono?- Rita aveva aspettato Sandra fuori dallo studio e non vedeva l'ora di sapere che cosa stesse tramando.
-con nessuno di importante- la sua faccia trionfante la tradì, ma sua cugina sapeva bene che se non voleva riverarle niente, non l'avrebbe fatto, quindi lasció perdere. Sandra peró non aveva terminato:
-preparati, questa sera la cena andrà di traverso a un paio di persone- ora sì, se ne andó al piano superiore.

-dici sul serio? Ma è fantastico!- Francisca aveva appena raccontato ad Antonia l'idea di Raimundo di rivelare a tutti della loro storia e l'amica ne era entusiasta.
-perchè sono più felice io di te?- le chiese, vedendola preoccupata. Entrambe si sedettero attorno al tavolo della cucina e Francisca decise di spiegarle ció che la tormentava.
-ho paura che stia commettendo uno sbaglio.. e non solo dicendolo a tutti, ma stando con me- terminó la frase sottovoce, come se le facesse male anche solo pronunciare quelle parole.
-ma se lui è sicuro, perchè devi preoccupartene tu?-
-perchè ho la sensazione che stare con me gli porterà solo dispiaceri- Antonia prese le mani di Francisca tra le sue e cercó di infonderle quel coraggio che evidentemente le stava mancando.
-so che sei tesa per questa sera, ma non devi esserlo, andrà tutto bene- le sorrise e la guardó fino a che Francisca non fece lo stesso.

A cena Raimundo era particolarmente euforico e tutti si scambiavano sguardi confusi cercando di capire a cosa fosse dovuto.
Francisca li stava servendo e proprio in quel momento Alejandro si decise a chiedergli cosa avesse.
-questa sera vi vedo di ottimo umore, don Raimundo. C'è un motivo in particolare?-
-perchè mentire? Sì, c'è e vi assicuro che è la cosa migliore che mi sia mai capitata- Alejandro sorrise, Francisca diventó rossa per l'imbarazzo e Sandra lo fulminó con lo sguardo.
-e non hai intenzione di dirci quale sia questa cosa?- intervenne Ricardo, curioso.
-ma certo, dopo cena- rispose Raimundo, raggiante.

Raimundo le aveva chiesto di cambiarsi e di raggiungerlo in salone insieme agli altri per dare loro la bella notizia. Non aveva molti abiti e nessuno era all'altezza di quelli di Sandra e Rita, ma decise di indossare il migliore che aveva. Color rosa carne, le arrivava all'altezza del ginocchio e le faceva le curve. Soddisfatta, scese in salone, dove tutti rimasero stupiti di vederla vestita in quel modo. Raimundo le si avvicinó e le sussurró "sei bellissima". Lei rispose con un sorriso ammagliante e finalmente Ulloa prese la parola.
-famiglia, amici, è questa la notizia che non vedevo l'ora di darvi. Mi sono innamorato di una donna meravigliosa- disse, aspettando la reazione dei suoi ospiti, anche se francamente non gli interessava.
-congratulazioni- Alejandro fu il primo ad avvicinarsi a loro per congratularsi -sono molto contento per voi-.
Anche Ricardo si avvicinó e fece i complimenti a suo fratello e alla donna che amava. Sandra e Rita, invece, non si mossero, furiose. Proprio in quel momento bussarono alla porta.
-Antonia vai ad aprire- le disse Raimundo. Pochi istanti dopo entrarono tre uomini della guardia civile.
-buonasera, cosa desiderate?- chiese Ulloa.
-siamo stati avvisati che in questa casa è avvenuto un furto- disse uno di loro. Raimundo li guardó stupito.
-io non vi ho chiamati, deve esserci stato un errore-
-nessun errore, li ho chiamati io- Sandra avanzó di qualche passo.
-è da questo pomeriggio che non trovo più una delle mie collane e il paio di orecchini più prezioso che ho e questo significa che qualcuno li ha rubati-. Francisca era impallidita; Sandra si era ricordata di lei e sicuramente aveva fatto in modo di toglierla di mezzo.
-comunque, agenti, vi risparmieró il disturbo di cercarli, li ha trovati uno dei garzoni de la Traba appena prima di cena, chiedeteglielo, ve lo confermerà-
-e dove li avrebbe trovati?- chiese una guardia.
-in una delle stanze della servitù, quella occupata dalla donna che avete davanti a voi- indicó Francisca, che potè solo negare con la testa.
-no, io non ho preso niente!- cercó di difendersi.
-purtroppo non è la prima volta che questa donna commette questo reato. Vedete, circa trent'anni fa lavorava per una facoltosa famiglia di Madrid e anche lì fu arrestata per aver rubato i gioielli della sua padrona. Potete controllare se non credete alle mie parole e se vi servono le prove della sua colpevolezza per la sparizione dei miei gioielli, li ho lasciati dove li ha trovati il garzone, nascosti nella sua stanza-.
Due delle guardie si avvicinarono a Francisca per portarla in caserma, ma Raimundo si mise davanti -prima voglio essere sicuro di quello che ha appena detto mia cognata- detto questo, si giró verso Francisca e la guardó negli occhi -dimmi che ha mentendo, che tu non sei una ladra e io ti crederó-
-io non le ho rubato niente!- ribadì Francisca.
-e alla donna da cui lavoravi trent'anni fa?-
Francisca spostó lo sguardo, non aveva fatto niente, ma non poteva rivelare la verità, almeno non davanti a tutti.
-ho già pagato per quello-
Raimundo era deluso e ferito dal fatto che non gli avesse raccontato nulla, ma se lei gli aveva detto che non aveva rubato i gioielli di Sandra, lui le credeva. Purtroppo per lui, le guardie non avevano intenzione di aspettare oltre e lo spostarono per poterla ammanettare.
-no, io sono innocente, credimi!- urló, mentre invano cercava di non farsi portare in carcere.

una nuova vita - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora