21. Una notte speciale

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Lei aveva le braccia intorno al suo collo e Raimundo la teneva stretta a sè, senza alcuna intenzione di lasciarla andare.
Gli era mancata, tanto!
Le era mancato, tanto!
Francisca si lasció scappare un dolce sorriso prima di baciarlo di nuovo. Entrambi peró sentirono un rumore alle spalle di Raimundo che li fece separare all'istante. E avevano sentito bene: Rita era andata in cerca di Raimundo per avvisarlo che la cena, alla fine, era pronta per essere servita.

-interrompo?- chiese scocciata

-no, certo che no, stavo solo dicendo alla domestica che non deve rispondere ai signori- mentì spudoratamente. Rita ne rimase soddisfatta e lo prese per un braccio per riportarlo in casa.
Francisca dovette sedersi un istante per riprendersi da quel bacio inaspettato e inevitabilmente non potè fare a meno di sorridere felice.

Come le aveva chiesto Alejandro, salì nella stanza del piccolo Tristan per stare con lui, anche se quella sera le sembrava triste.
Decise allora di prenderlo in braccio, sedersi sul letto e coccolarlo un po'.

-che cos'hai?- gli chiese dolcemente

-nente- rispose innocentemente

-sicuro?- insistette

-mmm..- il bimbo ci pensó un attimo e poi rispose -voio vedee i cavalli- disse

-vuoi vedere i cavalli? Quali?-

-di Aimundo!- gridó

-bhe se è questo che vuoi possiamo andare a chiedergli se puó farteli vedere domani, che ne dici?- Tristan le sorrise convinto e, tenendo la mano a Francisca per aiutarsi a scendere le scale, arrivo fino nel salone dove stavano mangiando per chiederglielo.

-don Raimundo- disse Francisca -Tristan vorrebbe chiedervi una cosa- sorrise

-come ti permetti di interromperci?- intervenne Sandra, seccata. Francisca non rispose, non per mancanza di voglia, ma perchè Raimundo la precedette

-suppongo che poi dovrà andare a dormire, no?- disse mentre si alzava per andare di fronte al bambino.

-allora, cosa dovevi chiedermi?- si inginocchió fino ad arrivare alla sua altezza per metterlo a suo agio

-posso vedee i cavalli domani?- chiese timoroso

-ma certo che puoi!- gli accarezzó la guancia dolcemente e gli fece l'occhiolino. Lo prese in braccio e fece per andare verso le scale per riportarlo in camera, ma Rita lo fece fermare

-dove state andando? Non avete ancora finito di cenare- gli fece notare

-non ho più appetito, vi ringrazio- disse cordialmente e riprese a salire le scale, seguito da Francisca.

-gazie Aimundo- gli disse Tristan mentre l'uomo gli rimboccava le coperte.

-figurati, ti aspetto domani dopo aver fatto colazione- rispose dandogli un bacio sulla fronte.
Raimundo lo coccoló fino a che non si addormentó, mentre Francisca guardava la scena imbambolata.

-grazie, ma non dovevi disturbarti tanto- gli disse sotto voce per non svegliare il piccolo.

-è stata una scusa perfetta per andarmene da quel tavolo- ammise ridendo -a parte Alejandro e mio fratello, le altre tre sono insopportabili- scherzó. Francisca scosse la testa sorridendo e si avvicinó a lui ancora di più, fino a prendere il colletto della sua camicia per attrarlo a sè e baciarlo.

-mi sei mancato tanto- confessó, restando a un centimetro da lui

-anche tu- ammise -perdonami per averti ignorata in queste settimane, ma ero deluso perchè non mi avevi detto niente del tuo passato e ho pensato che non ti fidassi di me abbastanza per confessarmelo-

Francisca lo guardó con lo sguardo pieno d'amore e di scuse: doveva ammetterlo, aveva avuto paura di raccontargli la sua storia per timore di perderlo. Lo bació di nuovo e Raimundo ricambió senza pensare che ci fosse Tristan che stava dormendo a pochi passi da loro. Francisca peró tornó all realtà e si separó.

-ti aspetto più tardi in camera mia, è di fianco a questa sulla destra- sorrise ammiccante

-non so se riusciró ad aspettare tanto- sorrise prima di baciarla di nuovo e uscire dalla stanza

Tornó in sala e si accorse che gli altri ospiti avevano finito di cenare e stavano prendendo un liquore. Cercando di dissimulare la sua felicità, si unì al gruppo.

-perchè ci avete messo tanto?- chiese Rita

-il bambino era troppo emozionato per domani- mentì con disinvoltura.

-vi ringrazio per averlo fatto addormentare e per fargli vedere i cavalli domani- disse sinceramente Alejandro

-nessun problema, è un bambino dolcissimo- rispose.
Mentre gli altri conversavano, Raimundo si accorse di un problema che non aveva considerato: come avrebbe fatto a tornare al piano superiore senza che nessuno lo vedesse? Per fortuna gli venne in mente in fretta una soluzione.

-vogliate scusarmi, ma io domani ho molte cose da fare e sono esausto, sarà meglio che me ne vada- disse.
Ringrazió Alejandro dell'ospitalità e poi se ne andó, aspettando fuori dalla porta sul retro della cucina che tutti andassero a dormire.
Dopo più di un'ora, finalmente riuscì a entrare e salire senza che nessuno lo vedesse e, stando attento a non fare rumore, bussó alla porta della camera di Francisca, che gli aprì all'istante trascinandolo dentro prendendolo per il collo della camicia.

una nuova vita - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora