8. Una confessione inaspettata

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Antonia sarebbe arrivata solo qualche ora più tardi, così, dovette alzarsi presto per preparare personalmente la colazione e il pranzo al sacco per i fratelli Ulloa.
Servì loro la colazione e tornó in cucina a finire di preparare. Dopo qualche minuto sentì dei passi, così si giró per vedere chi fosse.
-buongiorno signore, avete già finito?- Raimundo si avvicinó di qualche passo.
-sì, abbiamo fretta di andare- le rispose con un sorriso che disarmó la donna; non lo aveva mai visto così di buon umore e doveva ammettere che lo trovava molto più affascinante.
-è quasi tutto pronto, in un paio di minuti potrete partire- ricambió il sorriso con il quale lui l'aveva sorpresa pochi istanti prima.
Raimundo si sedette in una delle sedie attorno al tavolo e aspettó, Francisca peró si sentiva a disagio sapendo che lui la stava fissando.
L'avrebbe osservata per ore: più passava il tempo e più la trovava irresistibile, ma quando aveva provato a baciarla lei si era tirata indietro e non aveva più voluto parlarne.
-ecco qui- le parole di Francisca lo distrassero dai suoi pensieri.
-buon appetito- gli disse, raggiante.
Sentì l'impulso irrefrenabile di darle un bacio, ma scartó subito l'idea: non voleva che lo respingesse un'altra volta.

-la signora Ulloa vuole che le venga portata una tisana in giardino, gliela porti tu?- chiese Antonia.
-non puoi farlo tu?- Francisca era riuscita ad evitarla fino a quel momento e voleva continuare a farlo, non poteva permettere che la riconoscesse.
-mi ha ordinato di rifare i letti..- rispose Antonia. Francisca sbuffó contrariata, ma dovette cedere.

-buongiorno signora, vi ho portato la tisana- Sandra stava leggendo un libro e Francisca si auguró che non alzasse lo sguardo da quelle pagine.
-puoi lasciarla qui sul tavolo- rispose la donna.
Francisca obbedì e servì la tisana velocemente.
-chi ha cucinato ieri sera?- le chiede Sandra.
-io signora-
-forse Raimundo dovrebbe assumere una cuoca come si deve, invece di continuare a sperare che tu possa servirci un pasto decente-
-potreste proporglielo allora- Francisca stava cominciando a perdere la pazienza, ma non potevi permettersi di essere scoperta.
-ti permetti addirittura di rispondermi?- Sandra si alzó in piedi, furibonda.
-mi dispiace signora, cercheró di cucinare meglio- Francisca taglió corto e se ne andó.

-allora, che ne pensi?-
-pensavo di trovare i campi più danneggiati, così non rischiamo nemmeno di perdere il raccolto- rispose Raimundo.
-vedo che sei di buon umore, c'è un motivo in particolare?- chiese Ricardo.
A Raimundo scappó un sorriso.
-no, almeno non ancora- rispose.
-perchè non glielo dici?- Raimundo si giró verso il fratello, incredulo di essere già stato scoperto.
-non credo di interessarle- ammise.
-glielo hai chiesto?-
-no, ma ho le mie ragioni per crederlo-
-non ti costa niente confessarle quello che provi- Ricardo tentó di incoraggiare il fratello. Lo conosceva bene, non era mai stato un esperto in quel genere di cose e sapeva che gli sarebbe costato molto farsi avanti.
-ho paura che possa andarsene dopo averlo saputo-
-Rai, io ho visto come si è presa cura di te quando stavi male, era molto preoccupata per te-
-ci penseró- concluse Raimundo.

-finalmente siete tornati- Sandra salutó i fratelli non appena varcarono la porta de la Traba.
-ti sono mancato?- scherzó Ricardo.
-perdonatemi, vi lascio soli, ho delle faccende da sbrigare in giardino- detto questo, Raimundo se ne andó.

-che cosa ti succede? È da qualche giorno che ti vedo strana. È ancora per lui?- Antonia voleva aiutarla, ma le era impossibile; Francisca non le diceva nulla.
-dopo cena devo andare in paese, ti dispiace?- disse solamente Francisca.
-no, assolutamente. Ma cosa devi fare?-
-devo parlare con don Anselmo-.
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-vi dispiace se dopo cena vi lascio soli? Devo recarmi in paese- disse Raimundo.
-ma certo che no, non ti preoccupare- rispose Ricardo.
-signori, la cena è pronta- Francisca entró in salone e Raimundo non potè evitare di rivolgerle un dolce sorriso.
-grazie, servici pure- rispose Sandra.
Una volta servita il primo, Sandra si lamentó della cena.
-ti avevo chiesto di servirci del cibo decente, non questa schifezza-
Francisca abbassó lo sguardo, non voleva fare una scenata davanti a tutti.
-per me è ottimo- intervenne Raimundo -e dato che il servizio è mio, non credo che tu dovresti permetterti di criticare nessuno- concluse.
-lo dico solo per il tuo bene- si spiegó Sandra
-non credo ti faccia bene mangiare sempre male-
-basta! Ti ho appena detto che non voglio sentire altri rimproveri!- tuonó Raimundo. Non appena ebbe il permesso per farlo, Francisca se ne andó in cucina.

Selló il cavallo e si diresse verso la chiesa del paese. Sperava di poter parlare con don Anselmo, anche se era il primo a sorprendersi del fatto che sentisse il bisogno di parlare con lui.
Entró in chiesa, ma non trovó nessuno, solo la perpetua che stava sistemando l'altare per la funzione della mattina.
-scusatemi, potreste avvisare don Anselmo che ho urgente bisogno di parlare con lui?-
-sì, aspettate qui don Raimundo-.
Ulloa si guardó intorno; erano anni che non entrava in chiesa e non ci sarebbe entrato se non avesse avuto bisogno di confessare a don Anselmo quello che provava.
Entró nel confessionale, ma non essendo pratico si confuse, entrando dalla parte in cui si siede il prete.
Francisca riuscì a farsi dare un passaggio dall'autista de la Traba, così da non dover fare il tragitto a piedi.
Non trovando nessuno, decise di entrare nel confessionale, dove vide, di fronte a lei, la figura di un uomo. Non riuscì a capire chi fosse, ma pensó si trattasse di don Anselmo.
-buona sera padre- disse.
Raimundo capì di non essere nel posto giusto, ma qualcosa lo convinse a non dire nulla.
-mi dispiace disturbarvi a quest'ora, ma devo parlare con qualcuno o ho paura di esplodere- continuó Francisca.
-vedete, da quando sono arrivata qui sono successe tante cose inaspettate e una in particolare che non riesco a spiegarmi-
Francisca non capiva come mai don Anselmo non dicesse nulla, ma preferì continuare.
-io..io credo di essermi innamorata-

una nuova vita - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora