16. Un nuovo aiuto

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Mauricio la accompagnó fino alla locanda, dove eseguì gli ordini e le affittó una camera; avrebbe dovuto anche pagargliela, ma Francisca glielo impedì, l'ultima cosa che voleva era un favore da Raimundo.

-e ora che cosa farete?- Emilia si era avvicinata al tavolo per portarle la colazione e non aveva potuto fare a meno di preoccuparsi per una persona a lei cara.

-cercheró un lavoro nei dintorni, non ho nessuna intenzione di andarmene da qui-

Emilia non ci pensó due volte e le offrì un posto come cameriera alla locanda

-non preoccuparti, non devi sentirti obbligata, non voglio essere un peso- puntualizzó Francisca.

-nessun peso, mio marito passa molto tempo nei campi e io da sola non ce la faccio. Certo, la paga non sarà alta, ma non ti faró pagare il conto della camera-

-bene, se hai davvero bisogno di me non posso rifiutare, questo lavoro sarebbe perfetto- Francisca non poteva credere alla fortuna che aveva avuto nell'aver subito trovato un altro lavoro a Puente Viejo, "finalmente qualcosa va per il verso giusto", pensó.

Dopo aver finito di fare colazione, Francisca decise di andare a riposare un po' nella sua stanza. Mentre era in carcere aveva dormito poco e male e aveva bisogno di rimettersi in forze.

-grazie di tutto Mauricio, sei un caro amico- Francisca lo salutó con un bacio sulla guancia e a Emilia non passó inosservato il rossore che si intravedeva sotto la barba di Mauricio, anche se la cosa non la sorprendeva: Francisca era una bellissima donna con una personalità dirompente, chiunque ne sarebbe rimasto colpito.

Finalmente si sdraió sul suo nuovo letto e chiuse gli occhi per riposare, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu pensare a Raimundo e a quello che era successo. Non aveva avuto fiducia in lei, non l'aveva difesa e questo per lei era peggio di un qualunque altro tradimento. Senza che lei potesse fermarle, le lacrime cominciarono a scenderle dagli occhi. Decise allora di prendere la foto che don Anselmo le aveva portato in carcere e cercó di calmarsi guardando quella donna giovane e felice che teneva in braccio il suo bambino. Poco a poco il sonno prese il sopravvento e riuscì ad addormentarsi con la foto ancora tra le mani.

Finalmente Mauricio tornó a La Traba, Raimundo lo stava aspettando da diverse ore, impaziente di sapere se Francisca fosse finalmente libera.

-perchè ci hai messo così tanto?- quasi urló contro il povero Mauricio

-scusatemi signore, ma ci hanno messo più del dovuto a liberarla e poi l'ho accompagnata alla locanda come mi avete ordinato voi-

-quindi è libera..e sta bene?- si interessó Ulloa

-sì signore, non preoccupatevi, anche se non ha voluto che io le pagassi la camera dell'albergo. Fortunatamente Emilia le ha offerto un lavoro come cameriera e quindi non dovrà pagare nulla-

-chi è Emilia?- chiese Raimundo. Andava così poco in paese che non conosceva quasi nessuno

-la moglie del proprietario della locanda, sua madre lavorava qui a la Traba come cameriera molti anni fa, non so se vi ricordate di lei, si chiamava Natalia-
Raimundo ebbe un sussulto, certo che si ricordava di Natalia, l'unica donna che avesse mai amato prima di Francisca

-vagamente..- mentì -bene Mauricio, ti ringrazio, puoi tornare ad occuparti dei tuoi doveri-

Appena Mauricio se ne andó, Sandra, che aveva ascoltato tutto da dietro la colonna, si avvicinó a Raimundo.

-ho saputo che la cameriera è tornata in libertà. Fossi gli ospiti dell'albergo chiuderei bene a chiave la mia stanza, o rischierebbero di non trovarci più nulla dentro- disse sarcastica.
Raimundo furioso sbattè i pugni sul tavolino della sala e si giró verso di lei, che istintivamente retrocedette di qualche passo.

-NON OSARE MAI PIÙ PARLARE DI LEI IN QUEL MODO O NON RISPONDO DI ME, CHIARO??-
Sandra non l'aveva mai visto così arrabbiato, era davvero spaventata, tanto che riuscì solo ad annuire e a tornare in camera sua chiudendo la porta a chiave. Odiava quella donna, soprattutto dopo essersi ricordata di lei. Non poteva permettere che rovinasse i suoi piani, doveva fare in modo che se ne andasse, a qualunque costo!

Dopo essersi riposata, Francisca si presentó alla locanda pronta per cominciare a mettersi al lavoro

-non c'è fretta, potevate cominciare anche domani- disse Emilia affettuosamente

-mi sento molto meglio e non so stare con le mani in mano- disse mentre prendeva il grembiule e si avvicinava a Emilia dietro al bancone

Dopo averle spiegato dove trovare le cose, Emilia andó in cucina a dare una mano alla cuoca, lasciando così Francisca con i clienti. La Montenegro stava riempiendo le brocche con il vino, quando vide Raimundo e Alejandro entrare e andare verso di lei.

-buonasera Francisca, sono contento di rivedervi- le disse Alejandro baciandole la mano.
Francisca guardó Raimundo nella speranza che anche lui avesse delle parole gentili per lei, ma Ulloa non si avvicinó nemmeno, si fissarono per alcuni istanti, e mentre i loro sguardi si gridavano tutto l'amore che provavano l'uno per l'altra, Raimundo decise di andare a sedersi al tavolo, con grande dispiacere di Francisca.

-Emilia, scusa se ti disturbo, potresti andare tu a servire ai tavoli, io preferisco stare in cucina- Francisca non riusciva a sopportare oltre l'indifferenza di Raimundo e sperava che Emilia potesse aiutarla.

-ma certo, tanto so che sei una cuoca eccezionale, non ci saranno problemi- e così andó di nuovo lei dietro al bancone e ci mise pochi minuti a notare che Raimundo continuava a fissarla..

una nuova vita - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora