11. Il passato che ritorna

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-vedrai, è un uomo straordinario- era da almeno mezz'ora che Sandra continuava a parlare a sua cugina di Raimundo, la quale era rimasta naturalmente incuriosita.
-buongiorno signore- Raimundo entró in salone e salutó cordialmente le due donne.
Rita allungó la mano e lui gliela bació
-voi dovete essere la cugina di Sandra. È un piacere conoscervi- disse cordialmente.
-il piacere è mio- Rita ricambió con un grande sorriso che non passó inosservato a Sandra.
-scusatemi, ma il lavoro mi chiama, ci vediamo a pranzo- così, Raimundo se ne andó.
-allora? Come ti è sembrato?- Sandra non perse tempo e interrogó la cugina.
-avevi ragione, è davvero un uomo affascinante, non posso negarlo-
-sapevo che ti sarebbe piaciuto- Sandra sembrava addirittura più entusiasta di Rita.
-e hai detto che è libero, giusto?- chiese Rita.
-ma certo che sì! Fossi in te non me lo farei scappare-.
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-il signore ha chiesto un bicchiere d'acqua e vuole che glielo porti tu- Antonia finì la frase guardando Francisca e facendole l'occhiolino.
Francisca la rimproveró con lo sguardo, riempì la caraffa con l'acqua e andó verso lo studio.
In salone vide Rita e Sandra chiacchierare tra loro e le salutó con un lieve cenno del capo.
-aspetta!- la chiamó Sandra.
-lei è Rita, mia cugina, sarà ospite a la Traba per qualche tempo e desidero che venga trattata come merita-.
-faremo del nostro meglio, signora. Benvenuta-. Dopo aver risposto, Francisca si diresse nello studio.
-non la sopporto- appena fu sicura che Francisca non potesse sentirla, Sandra decise di mettere in guardia la cugina -si crede una signora quando è solo una sguattera. Inoltre, mi sembra di averla già vista da qualche parte, ma non mi ricordo dove-.
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-devi smetterla di essere così bella- disse Raimundo tra un bacio e l'altro, facendola sorridere.
-e tu devi smetterla di farmi così tanti complimenti, mi fai arrossire- rispose senza volersi allontanare da lui. -ora devo andare, altrimenti tua cognata potrebbe sorprenderci-
-devi smetterla di pensare a lei, te l'ho già detto- Raimundo la bació di nuovo.
-ci proveró, ma devo comunque andare- gli diede un ultimo bacio e poi uscì, cercando di non far percepire a Sandra la sua felicità.
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Una settimana dopo..

Rita aveva approfittato di ogni momento che le si presentava per cercare di attirare l'attenzione di Raimundo, ma per quanto si fosse sforzata, lui non sembrava affatto interessato. In una di quelle occasioni gli aveva chiesto se suo figlio avesse potuto trascorrere il fine settimana insieme a loro e Raimundo, sapendo che altrimenti Sandra lo avrebbe stressato fino a che non avesse cambiato idea, aveva detto subito di sì.

Le cose tra Francisca e Raimundo non potevano andare meglio. Più il tempo passava e più avevano la certezza di aver finalmente trovato la persona giusta.
Dopo aver terminato le faccende, Francisca era già in camera sua; sapeva che probabilmente Raimundo sarebbe andato a salutarla prima di dormire e, infatti, sentì la porta aprirsi lentamente.
Dopo essergli andata in contro e averlo baciato, Francisca lo fece sedere sul letto.
-ho un regalo per te- prese dal cassetto un pacchetto e glielo porse.
-non era necessario- disse Raimundo mentre cominciava a scartare il pacchetto con il sorriso stampato in faccia.
-lo so, ma volevo regalartelo- rispose.
Raimundo tiró fuori il regalo: un orologio da taschino, proprio come piacevano a lui.
-ti sarà costato una fortuna, non posso accettarlo- fece per ridarglielo, ma Francisca lo fermó. -se te l'ho regalato è perchè posso permettermelo. Non è così prezioso come credi tu, quindi smettila di borbottare e dimmi se ti piace- si sedette accanto a lui e gli diede un bacio sulla guancia.
-è bellissimo, davvero- rispose. Si guardarono a lungo negli occhi, poi Raimundo sentì l'impulso di baciarla. Francisca non voleva che quella notte se ne andasse, non voleva dormire una sola notte di più senza le sue braccia che la stringevano forte..
-ti amo- gli disse prima di lasciarsi completamente andare.
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-tesoro, finalmente sei arrivato!- Sandra e Rita accolsero calorosamente il figlio di quest'ultima: un uomo alto, bello, con gli occhi e i capelli scuri, più o meno di trentacinque anni.
-scusate il ritardo, ma le strade non sono agevoli da percorrere-
-non ti preoccupare Alejandro, il padrone di casa non si è ancora svegliato- disse Sandra abbracciandolo.
-vieni in salone, daró ordine che ci preparino qualcosa per fare colazione-.

una nuova vita - Raimundo&FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora