| IL MIGLIORE AMICO DI MIO FRATELLO 2 |

capitolo 18

Mi sveglio di colpo, guardo l' ora è sono le 4 di mattina, il telefono sta suonando, chi caspita mi chiama a quest' ora?

Numero sconosciuto, prendo il telefono e rispondo subito.

Io《 pronto?》
N.S《pronto parlo con Angel Ferrari?》
Io《 si lei chi è?》
N.S《 sono il dottore dell' hospital brian's California, deve venire subito qui, è urgente sua madre ha avuto un incidente, ha bisogno di lei》
Io《 c-cosa? I-io a-arrivo》
N.S《l'aspetto》

Non mi accorgo nenache e cado in un pianto, non riesco a muovermi, continuo a piangere, mia mamma è in ospedale, è tutto per me ce la deve fare non posso stare senza di lei, è la persona più importante e che amo di più al mondo.

Dylan《 piccola che succede perchè piango?》
Io《 D-Dylan d-dobbiamo a-andare in C-c-california m-mia m-m-mamma ha fatto un incidente》
Dylan《 shh vieni qui, si risolverà tutto, vieni》
Io《 D-Dylan voglio vederla》
Dylan《 andiamo all'aereoporto》

Mi prende in braccio, andiamo in macchina verso l'aeroporto...devo chiamare Leo...non smetto di piangere.

Dylan《 ei basta piangere piccola》
Io《 devo chiamare Leo》

Io《 p-pronto Leo?》
Leo《Angel!?》
Io《 si sono io..devo prendere un aereo per la California ora subito》
Leo《perché?》
Io《 Lei è in o-ospedale》
Leo《chi?》
Io 《 l-la m-m-mamma ha avuto un i-i-incidente》
Leo《ci vediamo all'ospedale, si forte piccola non accdra nulla di brutto》
Io《 o-o-ok》

Siamo in aereo, abbiamo preso il primo volo disponibile, non vedo l'ora di andare da lei, la voglio stringere a me, magari è l'ultima volta...no non deve esserlo, non può esserelo, io la voglio con me, al mio matrimonio, la voglio al mio fianco, la voglio con me sempre, non può andarsene così.

Sono tra le braccia di Dylan, piango non riesco a smettere, lui mi bacia, mi accarezza mi rassicura ma io sono in un altro mondo non lo ascolto, ho perso papà non posso perdere anche lei è la mia vita, con lei ho passato momenti indimenticabili, lei per me è come una migliore amica, parlavamo ci raccontavano tutto, mi mancava volevo andarla a trovare se fossi stata con lei non sarebbe successo invece sono andata via da lei, come ho potuto e solo colpa mia.
Come faccio senza di lei?
Non ce la faccio è impossibile non ce la farei mai, non riuscirei ad andare avanti.

Dylan《 piccola vieni, siamo arrivati》

Davanti a me l' ospedale in cui sono nata..non guardo più è corro verso l'entrata, trovo Leo e gli corro incontro lo abbraccio forte non mi stacco più da lui, le lacrime si fanno vedere ancora, non ho mai pianto così tanto...

Dottore《 siete i figli della signora che ha subito l'incidente?》
Noi《 si》
Dottore《 l'abbiamo operata era in grave condizioni, adesso però è entrata in Coma non sappiamo e si sveglierà o no, mi dispiace ragazzi abbiamo fatto di tutto, adesso tocca a lei, sta solo a lei decidere se combattere i no》
Io《 possiamo vederla?》
Dottore《 uno alla volta》

Guardo Leo e mi fa cenno di andare, lo ringrazio con un lieve sorriso.

Apro la porta della camera, mia mamma distesa su un lettino bianco, piena di tubicini attaccati a lei.

Mi avvicino, mi siedo sulla sedia le prendo la mano da inzio a parlarle, dicono che faccia bene ai pazienti.

《 Mamma, mi manchi, apri i tuoi occhi verdi, devi svegliarti, fallo per me fallo per Leo, ti prego non posso andare avanti senza di te non posso farcela.
Sei la personsa che ce sempre stata per me, abbiamo condiviso momenti bellissimi insieme e ne mancano ancora tanti.
Mamma perfavore fallo per noi, apri gli occhi, torna a sorridere come fai tu, torna qui da noi, saluta la nonna e il nonno ma tu torna qui da noi...Non hai ancora finito qui giù, mamma ti prego.》

Appoggio la testa e piango non smetto è incredibile come una persona in un nano secondo non faccia più parte della vita che viveva, succede tutto in fretta e alle persone sbagliate.

Esco dalla stanza, nella sedie ce Leo, Bea, Dylan, Stefano, i genitori di Bea e di Dylan.

Vado da Stefano e lo abbraccio forte.
Io《 si sveglierà promesso》
Stefano《 è tutta colpa mia》
Io《 no non è colpa tua》
Stefano《 Angel spero si svegli, non saprei come fare senza lei, mi ha ribaltato la vita mi a reso più felice non so cosa farei senza lei》
Io《 si sveglierà》

Torno da Dylan e Bea, Leo è dentro con la mamma.

Bea《 mi dispiace amore vedrai che si sveglierà è forte tua mamma》
Io 《grazie Bea per essere qui sia per me che per Leo》
Bea《 non devi ringraziarmi Angy, vieni qui》

La abbraccio...mi mancavano i suoi abbracci,mi mancava lei, non ci siamo mai divise.

Dylan《 piccola, vieni qui》

Mi siedo nelle gambe di Dylan, mi appoggio con la testa alle sue spalle.

Dylan《 andrà tutto bene, te lo prometto》

La ultime parole che sento dopo aver chiuso gli occhi ed essermi addormentata.

LEO

Sono qui in ospedale, ad aspettare che la mamma si svegli, ci sono tutti, Angel non smetteva di piangere adesso dorme tra le braccia di Dylan il mio migliore amico.
Ci sono tutte le persone a cui voglio più bene, ce Bea che mi aiuta a calmarmi e mi abbraccia, bacia; ma non riesco a pensare a nulla se non a mia mamma che si svegli.

Io,Bea, Dylan, Angel e Stefano siamo qui ad aspettare i genitori di Bea e Dylan ritornano domani.

Io non voglio andare a casa a dormire anche perchè non riuscirei.

Com'è potuto succedere? Io rivoglio mia madre, pensare che volevo invitarla al mio matrimonio perché voglio chiedere a Bea di sposarmi, percui di deve svegliare lo deve fare, lascio tutto e ritorno qui in California per lei.
Non ne ne frega un cazzo troverò lavoro qui, ma non me ne voglio più andare.
Lei mi ha cresciuto, mi ha insegnato un miliardo di cose, mi ha protetto dal male, mi ha fatto capire le cose sbagliate, mi ha insegnato ad andare avanti, mi ha insegnato ad andare in bicicletta, mi ha insegnato a voler bene, mi ha insegnato a scrivere il mio nome, mi ha insegnato ad amare le cose che mi circondano, mi ha dato una sorellina fantastica, mia mamma è tutto per me non saprei cosa fare senza di lei, rideva, scherzava non era mai triste, apparte qualche volta ma me ne accorgevo solo io.
Mi ricordo ancora quando mi ha portato al primo giorno di scuola, quando facevamo i compiti insieme, quando si preoccupava per me se tornavo tardi, giocava a calcio con me nel giardino, quando ha conosciuto Bea.
I compleanni, il Natale, le vacanze che facevano insieme, la nascita di Angel, non potrei vivere senza lei, è la donna più importante della mia vita, la donna che mi ha amata nel bene e nel male e che mi ha cresciuto.

Da ora le starò vicino sempre.