V.I.P. Massacre

1 - ANSIA

Piove abbondantemente nella grandissima e affollatissima Londra. Louisa è a casa sua assieme a Sam e Charlie e il tour inizierà a fine mese, quindi è il momento adatto per provare un po'.

"Charlie, sei pronto?" gli chiede Loui.
"Sì, io ci sono, aspettiamo Sam però. Da cosa hai intenzione di iniziare?"
"Non saprei... sicuramente non una triste, magari Amazing o Body Talk, ci gasiamo un pochettino prima di passare alle altre"
"Eccomi, ci sono!" grida Sam, spaventando gli altri due e posizionandosi accanto al pianoforte.
"Perfetto, un bell'infarto prima di iniziare era ciò di cui avevamo tutti bisogno..." - dice Loui sorridendo - "...comunque, partiamo da Body Talk!"

Un telefono squilla. Sam e Charlie controllano, ma non è il loro, difatti è quello di Louisa che si allontana dal microfono e corre a rispondere. Appena vede chi è a chiamarla, sorride perché è da molto tempo che non parla con quella persona. Tra l'altro, la foto nello sfondo della chiamata è quella assieme alla persona in questione.

"Ciao, Anton!"
"Ehi, volpe! Tutto ok?"
"Sì, è tutto ok. Tu stai bene?"
"Non c'è male, dai. Sto scrivendo il mio terzo album e volevo congratularmi per il tuo secondo. All I Need è strepitoso, non vedo l'ora di vederti!"
"Grazie mille, anch'io non vedo l'ora di vederti e di sentire il tuo nuovo album, Anton"
"Facciamo un'altra traccia assieme?"
"Se c'è ancora spazio in questo ipotetico terzo album, perché no?"
Entrambi ridono.
"Dai, dimmi - continua Loui - qual è il motivo di questa chiamata? O era solo per i complimenti e per parlare un po'?"
"Non solo, ho lavorato con Adam Levine per una delle tracce del nuovo album e vorrebbe conoscerti"
"Oh, mio Dio. Dimmi che stai scherzando. Io amo i Maroon 5!"
"La settimana prossima va a casa di Paris Hilton, perché quest'ultima ha invitato un sacco di VIP per una festicciola senza paparazzi o altro. Adam aveva intenzione di chiederle di invitarti, per conoscerti lì e perché adora la tua musica"
"Ah..."
Louisa ci pensa un attimo, perché crede di non esserne all'altezza. Decine di persone milionarie in una sola casa con lei, una cantante famosa in Inghilterra ma molto meno all'estero e che non vende molto.
"Io... non saprei... Anton..." balbetta la ragazza.
"Qualcosa non va?"
"Non saprei se andarci o meno"
"Ma vacci! È anche una bella occasione per conoscere dei VIP"
La ragazza ci pensa ancora e batte i piedi a terra in preda all'ansia e alla più totale agitazione.
"Hai ragione, Anton, potrebbe essere un'occasione irripetibile!"
"Grande, perfetto!"
Inizia ad esserci qualche interferenza nella chiamata.
"Dai, Loui, ti lascio perché qua c'è un tempo orribile! Ci risentiamo, ok? Ciao!"
"Ciao!"

Dopo aver appoggiato il telefono, la cantante si avvicina ad uno scaffale sopra il quale si trova un bellissimo e luminoso Grammy Award e un certificato del Guinness World Record. I due premi che la rendono fiera di essere una cantante. Il Best Dance Recording per Clarity, la canzone che ha cantato per Anton, il DJ noto col nome d'arte di Zedd e il certificato di più concerti in una sola giornata, con sette tappe in dodici ore. Loui, guardando quei bellissimi trofei pensa "Beh, dai, saranno tutti popolari, ma io non sono una persona né peggiore né migliore di loro". Guarda anche la foto che ha impostato come sfondo per le chiamate di Anton, la foto del momento nel quale a tutti e due è stato consegnato il Grammy per Clarity. Questo bel momento in cui Loui è avvolta nei suoi pensieri viene rovinato dai due amici, rimasti nella sala-prove, che gridano a squarciagola il suo nome e lei, giustamente, torna giù da loro. Adesso è più carica di prima. Il giorno dopo, poco prima di iniziare a pranzare, la ragazza si ritrova una mail nella posta elettronica.

"Ciao Foxes, o Louisa, come preferisci. Il prossimo sabato sei invitata ad una festicciola a casa mia! Adam mi ha consigliato di invitarti e io ho voluto farlo anche perché le tue canzoni mi piacciono davvero tanto, quindi spero davvero tu riesca a venirci e che non ti dispiaccia volare da Londra a Los Angeles, xx" - Paris Hilton.