9 - IL NASCONDIGLIO NEL GIARDINO

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Dopo aver chiuso a chiave la porta del salotto, Louisa si mette in tasca il coltello che ha staccato dalla schiena del cadavere dell'ereditiera. Tutti stanno piangendo, nessuno escluso.
"Oh, mi sento male..." riesce a dire Nicki, dopo vari conati di vomito.
"Ragazzi, ci siamo tutti?" chiede Louisa.
"Chiamaci uno per uno" le suggerisce Nicki, che continua a tossire e piangere.
"Nicki, ci sei. Adam, sei lì. Gaga, sì, ci sei. Harry, Liam, Niall e Louis, ci siete tutti quanti. Ariana, sei qui. Io, sono qui. Britney...". Louisa si interrompe e c'è un silenzio generale per un paio di secondi.
"Dov'è Britney?" si chiedono tutti.
Ariana ricomincia a piangere. "No, no, no, no, no!".

Britney corre per la casa, singhiozzando. Si è tolta le scarpe, così da non fare troppo rumore con i tacchi. Arriva in cucina, chiudendo la porta e cercando di non emettere il minimo suono. Si avvicina ai cassetti, che apre lentamente. Trova un gigantesco coltello da cucina e lo afferra subito. Apre la porta della cucina e guarda sia a destra che a sinistra. Non c'è nessuno. Dal piano di sopra, proviene un rumore secco che la fa saltare per la paura. Questa cosa la convince ad uscire subito dalla cucina e a girovagare per la casa, sperando di trovare una via d'uscita alternativa. Poi si ricorda della porta della piscina, che potrebbe essere una potenziale salvezza, sempre che non sia stata chiusa a chiave. Sente dei passi non molto lontani da lei. Dei passi sempre più vicini e sempre più inquietanti. Corre disperata, cercando la porta, che non dovrebbe nemmeno essere tanto lontana da quel punto. Non riesce nemmeno ad immaginare come sia d'aspetto questo assassino, dato che non ne ha visto i vestiti o la maschera. Nemmeno gli altri presenti hanno visto bene l'assassino. La porta è alla fine del corridoio nel quale si trova. Solo a vederla, fa un sospiro di sollievo. Esce e la richiude, senza che nessuno possa averla sentita in qualche modo.

C'è una siepe, ma dietro di questa c'è un muro. Scavalcarlo sarebbe troppo complicato, anche perché è alto. Purtroppo, non ci sono vere vie d'uscita in questa zona. Vede una luce accesa, proveniente da una delle stanze del secondo piano e vede anche un'ombra. Improvvisamente, i cani iniziano ad abbaiare e quell'ombra rimane un attimo immobile, prima di scomparire. L'assassino sta scendendo. I cani abbaiano contro Britney, che inizia a tremare e a piangere. Non sa come reagire, non sa cosa fare in così poco tempo. Il tempo stringe, ma continua a pensare ad un nascondiglio. L'assassino esce. Non c'è nessuno lì, malgrado i cani continuino ad abbaiare insistentemente. Ne arriva qualcuno anche verso il killer, che, infastidito, li calcia per allontanarli. Britney è nascosta. Si copre la bocca con la mano sinistra, ormai bagnata dalle lacrime. Con la mano destra tiene il coltello da cucina. Sente che i passi si fanno sempre più vicini. I cani hanno finalmente smesso di abbaiare e sono tornati a non fare niente che non sia girovagare per il giardino, proprio come prima. L'unico punto di riferimento per capire dove sia il killer, sono proprio i passi. Una canzone di Britney, Body Ache, parte a massimo volume, dato che il killer ha riacceso la consolle. Come mai proprio una canzone di lei? Come sa che è proprio lei ad essersi nascosta in questo giardino? Britney preferirebbe non pensarci, anche perché ormai ha ancora più paura di prima. Con tutta questa musica, non riesce a sentire i passi dell'assassino. Potrebbe essere ovunque, adesso.

"Lo stronzo si sta anche divertendo!" dice Ariana, asciugandosi le lacrime. Nicki si alza dal pavimento, balbettando: "Già, v-voleva festeggiare a-anche lui...". Ricomincia a tossire. Tra tutti è sicuramente quella che sta peggio.
"Ragazzi, che cosa facciamo con Britney? Non possiamo lasciarla là fuori!" esclama Liam.
Niall ha un'idea: "In caso dovessimo uscire da questo salotto, dovremmo assolutamente dirigerci verso la cucina, almeno prendiamo qualcosa di appuntito per proteggerci, così potremmo cercarla armati".
"Hai ragione" condivide Louisa, che continua: "Dobbiamo trovare la cucina al più presto e rifornirci".
"Ma io non voglio uscire da questo salotto! Vi prego, ragazzi, è troppo pericoloso!" singhiozza Ariana.
"Non possiamo restare qui per tutto il tempo. Equivarrebbe a morire. Potrebbe entrare e noi qui non abbiamo nulla per proteggerci" ricorda Nicki.
Harry considera anche un'altra cosa: "Se è vero che l'assassino è fuori dalla piscina, abbiamo solo questi minuti per cercare la cucina, dato che abbiamo la casa libera!".
"Quando usciamo dalla cucina, non possiamo semplicemente andare verso la porta d'ingresso e romperla con ciò che abbiamo preso?" chiede Louis.
"Non usciremo da qui senza prima aver trovato Britney. Se è viva, andiamo via tutti assieme. Se è morta, facciamo ciò che hai detto tu" gli risponde Adam.
"Avete intenzione di spaccare una porta di ingresso enorme come quella con dei coltelli presi in cucina? Ci servirebbe qualcosa di decisamente più grande o più potente. Potremmo anche forzare la porta, ma io non ho niente per farlo e suppongo nemmeno voi. Escludiamo di prendere le chiavi, perché tanto le avrà quel tipo" ipotizza Louisa, che è già pronta ad aprire la porta del salotto.
"Intanto, andiamo, ragazzi! Andiamo in quella maledetta cucina e cerchiamo Britney al più presto!" grida Gaga. Dopo questa frase, Louisa apre la porta e, tutti assieme, circolano per i corridoi alla ricerca della cucina.

La musica continua ad andare. Questa volta è Til It's Gone, un'altra traccia piuttosto movimentata di Britney, che continua a tremare per la paura e che continua a non sentire i passi dell'assassino. Una pugnalata colpisce la parete della casetta dei cani nella quale la cantante si era rifugiata. Dopo vari colpi, la parete viene squarciata e il misterioso soggetto si fa mostrare alla cantante. Ha una maschera color pelle con i contorni degli occhi neri e un lungo sorriso decisamente inquietante e dello stesso colore. Britney grida, mentre l'assassino entra da quello squarcio. La cantante fugge verso la porta ed esce, inseguita da un'orda di cani abbaianti. Il più grande le salta addosso, facendola cadere. Vuole semplicemente giocare, difatti la lecca, ma lei non vuole restare distesa sul pavimento. Il killer si avvicina e lei, mentre tenta di rialzarsi, viene pugnalata alla schiena. Il dolore di quella ferita raggiunge vette talmente elevate tanto da farla gridare per diversi secondi. Ma in ogni caso, la musica è troppo alta perché gli altri possano sentirla...

V.I.P. MassacreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora