9-Joe, mi spezzi

37 8 0
                                    

-Presentameli, ora!-
-Domani, ho mal di pancia....-
Dico mentendo spudoratamente.
-Se mi hai mentito verrai sospesa, sappilo- oh cazzo. Come sospesa?! Ho bisogno assolutamente del mio Joe. No aspettate, io ODIO Joe! Vago un Po per quella strana scuola affinchè non lo trovo e cerco di farmi notare, ma nonostante mi vede, lui beh... lui mi ignora totalmente. Comincio a piangere, da brava stronza, e vado al lago perchè nessuno mi veda. Scoppiò in lacrime e urlo:
-Perché ioo? Percheeee? In Argentina sono finita... Con questa gente...!-
Il mio pianto continua finchè non senti dei passi, mi giro e vedo quegli occhi marroni, bellissimi. Vedo l'oceano dentro di lui. È Joe.
-Cosa è successo principessa?- mi dice con il suo fare dolce.
-Sono il tuo giocattolo?- gli urlo piangendo.
-Rispondi- urlo ancora più forte.
-Si- a quella semplice parola il mondo crollò. Ceh, devo ammetterlo, a me piace, COME AMICO, ma sentirsi dire una cosa simile è la cosa più brutta che c'è. La lacrime aumentarono e cominciai a fargli una bella predica:
-Ah si? Il tuo giocattolo sono?- iniziai piangendo, -E pensare che io ti immaginavo come una persona a cui fidarsi, qualcosa di speciale da non perdere, ma mi sbagliavo!- urlai.
Lui cominciò a dire:
-Oh mia cara, hai troppa ragione. Io non sono e non voglio essere nessuno per una come... te!- è la prima volta che qualcuno mi dice una cosa simile.
-Bene, ora sono rotta e con un giocattolo rotto non si gioca più- dissi in modo deciso e me ne andai. Nel tragitto per tornare a casa continuavo a piangere e sentivo le risate di Joe, che mi risuanavano come una grande presa in giro. Sto male. Troppo. Ho tanta voglia di sapere che era ubriaco, ma so che non succederà. Vado a letto senza cena, tutta sola, aspettando la chiamata di mio padre per dirgli che sto bene e tutto il resto.
Continua, spero vi sia piaciuto!!💕

Un Errore PerfettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora