13-Poliziotti

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Alla porta apparvero un numeroso gruppo di poliziotti che puntarono la loro pistola sui ragazzi in colpa. Ero lì che mi chiedevo che potesse aver avvisato ai soccorritori di arrivare... Joe, molto probabilmente. Quel ragazzo era tremendamente perfetto da creare un imperfezione nella mia vita. Un poliziotto con baffi e occhiali da sole specchiati mi prende per le braccia e mi trascina in macchina.... Il mio discorso parte così:
-Davvero grazie mille di avermi salvato! Quelli mi volevano uccidere- si grattò la testa e rispose:
-Non ho fatto altro che il mio lavoro- e sospirò.... -Non c'è di che ragazzina-. Mi sedetti più comoda e guardai la situazione fuori: Marko aveva le mani in alto ed era in primo piano, mentre gli altri lo seguivano a qualche centimetro di distanza. In macchina però c'è quell'odore di cannella che mi distoglie lo sguardo da quei pazzi. Improvvisamente entra un poliziotto, diverso da quello di prima,che mi mostra il suo sorriso a 24 denti. È molto più giovane e mi fa:
-Ciao, sono Jonathan! Cercherò di portarti lontano da qui, così sarai al sicuro da quella gente. Abiti a Cubãseř?- ha una voce squillante con un accento argentino. Mi scaldo la voce con un "ehmhh" e proseguo con un...
-Buongiorno sono Letixia... Non so dove abito, mi sono appena trasferita- annuncio abbassando la testa.
-Tranquilla ragazzina! Cercherò di portarti nel posto in cui penso sia casa tua- esulta felice. Accende il motore e ci dirigiamo verso quel paesino nella qualche abitavo! Confessiamo un pochettino...
-Uhm chi le ha detto di me?-
-È stato un ragazzo, Joe se non mi sbalglio!-
-Ora sa dove si trova?-
-Ha detto che doveva partire per un viaggio e andava in aereoporto-
-Un viaggio?!-
Continua! Lasciate un stellina qui e nei capitoli precedenti❤

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