Vacanze: rosso di sera...

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Buonsalve!

Finalmente estate e, per chi non ha gli esami, finalmente vacanza! Il caldo insopportabile, il bel tempo, i soldi della nonna per la promozione e tanta tanta voglia di mare e piscina. Ma c'è ancora una cosa pronta a fermarvi proprio quando avete finito di preparare tutto ed avete già il costume addosso: IL CICLO.

Proprio così; perché, se siete fortunate come me, capita sempre nei momenti in cui meno ve lo aspettate. Non importa se lo avete avuto da appena una settimana o se vi deve venire la settimana prossima. Tanto decide lui.

Quelle più fortunate di voi diranno:"Pfff, ma che sarà mai! Il ciclo? Tanto in acqua si ferma!"

Invece quelle più sfortunate come me non hanno nemmeno il tempo di pensare questo perché sono costrette a stare nelle posizioni più assurde che nemmeno i contorsionisti esperti per non morire dal dolore ai reni ed alla pancia. Io ormai credo di averle provate tutte: pancia sotto, pancia sopra, di lato, sotto il cuscino, sopra il cuscino, abbracciata al cuscino, sopra il letto, sotto il letto, sul pavimento, nell'armadio, sul tavolo della cucina... e nulla che riesca a darmi sollievo per non più di 15 secondi! Figuriamoci andare al mare così; sopra la sabbia, sotto la sabbia, sopra l'asciugamano, sotto l'asciugamano, abbracciando il bagnino... non fa per me!

Fossi almeno abbastanza fortunata da non avere male, o da riuscire ad averle prima di partire per le vacanze.
Nulla.
Ogni volta a qualche ora dall'inizio del viaggio, in autostrada, nel bel mezzo del nulla, puntualmente appena passato l'unico sfigatissimo Autogrill... arriva il ciclo. Ma non finisce OVVIAMENTE qui.
Una volta trovato un nuovo Autogrill ed essere risalita in macchina, iniziano i dolori ed essendo che io non me ne faccio mancare una, patisco la macchina e quindi non posso stare sotto, sopra o abbracciare cose che mi diano sollievo, a meno che io non intenda avere nausea per tutto il resto del viaggio.
A questo punto con più fantasia di Neil, il grande artista; tanta ignoranza e delle forbici dalla punta arrotondata, cerco di distrarmi dal dolore contando le macchine, contando le nuvole, contando i numeri, immaginando una possibile storia d'amore tra le mie coppie preferite in serie tv o libri oppure contando gli alberelli.
Puntualmente queste cose sono utili come insegnare greco ad un pesce rosso e finisco per lamentarmi fino a che non arriviamo all'hotel o non ci fermiamo.
Ma il peggio non è ancora iniziato.

Appena scendiamo dall'auto realizzo: l'hotel scelto appositamente per l'enorme piscina e la vasca idromassaggio, la spiaggia a pochi passi di lì, il costume nuovo di zecca, il caldo africano... E' UN COMPLOTTO!

E così finisco a giocare a carte con anziani signori che barano come se non ci fosse un domani e l'unico sollievo al caldo torrido è mettere i piedi in acqua sperando che qualche bimbo non pensi di tuffarsi accanto a me bagnandomi completamente.

E voi? Avete un rapporto migliore del mio col ciclo e - a quanto pare - col karma?

Per ora è tutto,
-un granello di sabbia.

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