Prime impressioni

2.5K 82 2
                                    

CAPITOLO 2

Mi sentivo euforica ma allo stesso momento agitata e piena di paura. Questo sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro per la S.S.C. NAPOLI, la squadra che avevo sempre amato e avrei finalmente fatto la fisioterapista sportiva in un grande club e non solo in eccellenza. Iniziavo alle 9 ma alle 8:25 ero già fuori al centro sportivo di Castelvolturno. Alle 8:35 vidi arrivare le prime auto..
"Serve aiuto? Si è persa signorina?" Mi disse Maurizio Sarri.
"Ehm.. No in realtà sono la nuova fisioterapista ma sono un po' in anticipo mi sa.."
"Emilia, giusto? Ho molto sentito parlare di lei. Entri le faccio strada"
"Grazie mille, la seguo." Era un uomo gentile ma che manteneva le distanze, come è giusto che sia. Appena scesi dall'auto mi mostrò un po' i campi d'allenamento e gli spogliatoi. Mi piaceva quell'uomo sapeva essere rude ma diplomatico allo stesso tempo.
" Mister buongiorno! Caffè?" "Si grazie Tommaso"
"E lei signorina, lo gradisce?"
"Si grazie" dissi all'uomo che mi offrì da bere.
"Mi presento sono Tommaso il tuttofare della squadra"
"Piacere, Emilia" ma certo! Era Tommaso il simpatico uomo sulla sessantina che spesso vedevo nelle foto con i calciatori, come avevo fatto a non riconoscerlo!
"E che ci fa una signorina come lei qui?" Mi disse il tuttofare con un pizzico di curiosità nella voce.
"È la nuova fisioterapista, Tommaso. È una dottoressa, ho insistito io perché la assumessero, quindi mi raccomando"
"Allora in bocca al lupo per il primo giorno con i ragazzi, dottorè! E mister, non si preoccupi, è nelle mani di un professionista modestamente"
"Grazie mille Tommaso" e me ne andai nell'ambulatorio.. Mi sentivo già a casa mia.
Stavo sistemando le mie cose quando sento bussare alla porta.
"Dottorè, il mister vi cerca.. Potete scendere al campo principale? Vi vuole presentare la squadra"
"Certo Tommaso, un minuto e scendo." Ero al settimo cielo, non vedevo l'ora di conoscerli.
Il mister mi vide da lontano e mi chiamò, mi avvicinai e il primo che vidi fu Pepe Reina : fisico statuario, eleganza innata e  un sorriso contagioso. Poi vidi tutti gli altri, Insigne, Koulibaly, Jorginho, Raul Albiol.. Ma mi mancava qualcuno, non vedevo il Pipita. Lo cercai con lo sguardo e lo vidi più in là fare dei passaggi con un suo collega, Callejòn.
"Allora, bischeri, che fate venite a conoscere la dottoressa o no?" Urlò il mister ai due.
"Si mister, ci scusi arriviamo!" Dissero in coro.
"Finalmente.. Ragazzi questa è la dottoressa Emilia Sarnelli, la nuova fisioterapista. L'ho voluta fortemente perché l'ho vista fare delle cose eccezionali, quindi non fatevi ingannare dalla giovane età".
"Grazie mister. Piacere ragazzi.. Lo so voi non mi conoscete ma io conosco ognuno di voi, sono anche una gran tifosa, quindi toccherò i vostri muscoli sempre con grande attenzione"
"A me me li puoi anche rompere dottorè!" Urlò Insigne e tutti scoppiammo a ridere tranne il mister. "Lorenzo sei il solito, non voglio sentire cose del genere mai più. La dottoressa è una professionista."
"Non si preoccupi, sono abituata,sto al gioco. Si vede che sono dei bravi ragazzi e che scherzano". "Dottoressa è meglio se non gli dà troppa corda che non sono abituati ad un fisioterapista come lei, prima c'era Gianni di 56 anni, non un bello spettacolo. Quindi non vorrei che si gasassero troppo." tutti di nuovo scoppiammo a ridere.
Era come aver trovato la mia quadratura, il mio posto nel mondo.
" Dottoressa, sono serio. Le spalle mi fanno ancora un po' male.." Mi disse Higuain con un velo di dolore negli occhi. "Andiamo Pipita, sarai il primo che visiterò oggi" e andammo nell'ambulatorio.
Dopo una mezz'ora di massaggi lo liberai, era un ragazzo introverso ma simpatico e le sue spalle stavano abbastanza bene. Mi ringraziò una decina di volte perché, a detta sua, non sentiva più dolore ma solo un leggero fastidio. Ero soddisfatta del mio lavoro.

*************************

"Raga, ha delle mani d'oro, giuro che non ho più dolore"
"Dai Pipa, non esagerare. Sarà brava senza dubbio.. Ma sembra che ti abbia guarito dalla lebbra!" Disse Mertens appena uscito dal centro sportivo.
"Vi giuro raga!" Si rivolse anche agli altri.
" si ok Pipita, ci vediamo domani"
"Fatevelo fare un massaggio domani, statemi a sentire!"
"Guardate qui, ragazzi. C'è un articolo su di lei su un giornale online. C'è scritto che ha curato un calciatore del campionato d'eccellenza che aveva subito una doppia frattura alla gamba. Dio, che dolore" disse Callejòn leggendo dal cellulare.
"Allora ha le palle la dottoressa" esclamò Jorginho incuriosito.
"Ve lo dicevo io, è bravissima"
"Mi sembra giusto, altrimenti non poteva essere assunta qui" concluse Allan.
"Ovvio" dissero gli altri.
"Ok allora, ci vediamo domani"
E se ne andarono ognuno a casa propria.

**************************

Tornai a casa stanca ma contentissima, avevo già conosciuto molte persone e tutti mi erano sembrati gentili. Certo erano tutti uomini ma ero abituata: fin da piccola ero cresciuta tra i maschi e all'università avevo scelto una facoltà per di più maschile come
medicina sportiva. Tra i maschi stavo bene, non mi sentivo fuori posto.
Mi preparai un'insalata veloce e poi presi della frutta, per restare leggera. Feci una doccia veloce e chiamai mia madre per raccontarle il mio primo giorno di lavoro per il Napoli, in pratica il mio sogno.
"Mamma!"
"Tesoro, come è andata tuo padre stava per chiamarti"
"Tutto benissimo, sono tutti gentilissimi e professionali. Mi sono subito sentita a mio agio"
"Non avevo dubbi, sei nata per questo lavoro. Sono sicura che in poco tempo potrai dimostrare il tuo valore"
"Grazie mamma lo spero, dai un bacio a papà da parte mia. Vado a dormire ora, che domani la sveglia suona presto"
"Hai ragione Emi, buonanotte. Tuo padre ricambia il bacio"
"Notte Ma, a domani" e attaccammo.
Guardai un po' la televisione ma non c'era nulla che mi piacesse così misi dei video su youtube degli highlights delle partite del Napoli, così tanto per divertirmi un po'. Cercai di capire qualche schema ma ormai ero troppo stanca e quindi mi misi a letto.
Andai a dormire presto esausta ma felice.

Tutto con te, niente con qualsiasi altro/ "Todo contigo, nada con nadie"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora