Paparazzi

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CAPITOLO 11

"Emiii, siamo sui siti di gossip!"mi mandò un sms Claudia, ma di che parlava? La chiamai per capire meglio.
"Ciao Cla di che parli?"
"Ti mando il link.. In pratica ieri giù dai gemelli c'era qualche paparazzo appostato."
Guardai quell'articolo intitolato 'Il bel Josè con la sua nuova fiamma: la dottoressa Sarnelli"
"Ommioddio questa non ci voleva! Che cazzo, non ci siamo accorti di nulla?"
"No io no.. Non farne una tragedia, non avete fatto nulla di male"
"È un guaio invece.. Scusa chiamo Josè". Attaccai con lei e chiamai subito Josè.
"Hei Emi, buongiorno"
"Buongiorno Josè.. Non ho buone notizie, guarda" e gli inoltrai il link che mi aveva mandato Claudia.
"Oh, bene.. Ci hanno scoperti" mi disse quasi come se non fosse successo nulla.
"Josè è un guaio, nessuno doveva saperlo!" Mi incazzai.
"Si lo so.. Ma che possiamo farci ora?"
"Neghiamo tutto"
"Ma se ci sono le foto.. E poi non è maturo nè corretto. Noi ci lavoriamo a Napoli, non possiamo passare per bugiardi"
"Allora che facciamo?"
"Non lo so, vediamo come va e basta. Calmati ora"
"Come fai a stare così.. A me per poco non veniva un infarto"
"Non abbiamo ucciso nessuno, ci stiamo frequentando e siamo adulti"
"Va bene, forse hai ragione. Ci sentiamo dopo"
"Ok a dopo dottoressa"
Che casino!
Chissà quando in società avrebbero visto quelle foto cosa sarebbe successo. Andai a lavoro con quel dubbio che mi attanagliava la mente.

**************************

Entrai nel centro sportivo e mi avviai verso gli spogliatoi. Non c'era ancora nessuno, anche oggi come al solito ero il primo. Non avevo incrociato neanche Tommaso, Emi o il mister. Arrivai negli spogliatoi e iniziai a spogliarmi, poi arrivarono gli altri.
"Josè ho letto, per me non c'è nulla di male, puoi stare tranquillo" mi disse Raul appena mi vide.
"Neanche secondo me, ma volevo essere io a dirvelo, ragazzi"
"Quindi è vero?" Mi chiese Lorenzo.
"Si ci vediamo ma solo da qualche settimana" precisai.
"Hai capito il Caballero triste" mi disse Hysaj dandomi una spallata giocosa.
"Sei fortunato che contro la Juve abbiamo vinto o ti avrei ammazzato Calleti" ringhiò Gonzalo.
"Si dai, mi è andata bene" gli risposi, Gonzalo era sempre stato uno dei miei migliori amici e sapeva sempre come prendermi. Gli volevo un gran bene, per lui ci sarei sempre stato, così come lui per me.
"Ragazzi, tutti in campo! " disse il mister "Tranne Josè, devo parlarti"
Me lo aspettavo, il mister era un tipo schietto.
"Allora, da quanto va avanti?"
"Solo qualche settimana, ve l'avrei detto non appena fossimo stati più sicuri. Mi dispiace di avervi messo in difficoltà ma non era mia intenzione mister"
"Josè, io l'ho capito dalla trasferta di Bologna e per me non ci sono problemi, è la vostra vita privata. Voglio solo ricordarti che ci stiamo giocando lo scudetto e non voglio distrazioni qua dentro"
"Assolutamente no, mister. Lei non mi distrae. Il mio obiettivo è vincere e nessuno può distrarmi da questo. Poi se le cose non dovessero andare bene tra di noi siamo comunque due professionisti, non ci saranno problemi"
"Lo spero.. Vorrà parlarti anche l'ufficio stampa e non saranno clementi come me, ti avverto"
"Me lo aspettavo"
"Va bene, andiamo che devo mostrarvi degli schemi nuovi"
E andai ad allenarmi anche io.

*****************************

Ero nel mio studio e per il momento era tutto tranquillo, nessuna mi aveva detto nè chiesto nulla. Sbrigai alcune faccende, feci l'inventario e poi mi preparai per i massaggi dopo-allenamento per i calciatori.
TOC TOC
"Avanti" non aspettavo nessuno, non sapevo chi potesse essere.
"Dottoressa, vi vogliono all'ufficio stampa" mi disse Tommaso.
"Ah, ciao Tommaso. Si ci vado subito, grazie"
"Di niente dottorè" e se ne andò.
Mi avviai verso l'ufficio stampa con un po' d'ansia anche se non ero stupida, sapevo di cosa volevano parlarmi.
"Salve"
"Prego dottoressa, si accomodi" era il capo dell'ufficio stampa.
"Grazie" e mi misi difronte a lui.
"Credo che lei sappia perché è qui" mi disse e aveva ragione.
Ci fu un silenzio imbarazzante per qualche secondo, poi ricominciò a parlare
"Per un po' non vogliamo vedere in giro vostre foto, per non destabilizzare l'ambiente" mi disse subito.
"Quindi non possiamo vederci? E per quanto?"
"Dottoressa è la vostra vita privata, non ho detto che non dovete vedervi. Con il Presidente abbiamo solo deciso che è meglio se non escono foto di voi fuori dal campo, almeno fino a quando non finiremo questa tasck force di impegni. È per la squadra"
"Ah certo, va bene. Per la squadra sia io che Josè saremo d'accordo. L'importante è che non ci imponete di non vederci" avevo il cellulare tra le mani e iniziò a squillare, era Josè e il mio interlocutore se ne accorse.
"Certo che no, non impediamo le storie. Siamo per l'amore, rende i calciatori più tranquilli"
"Ottimo allora.."
"Può andare" mi disse alzandosi e porgendomi la mano.
"Grazie mille, è stato gentilissimo"
"E di che" mi salutò con un sorriso cordiale e io ricambiai.
Appena fui fuori chiamai Josè.
"Josè"
"Dottoressa ma dove siete? Stiamo aspettando per i massaggi" mi disse.
"Ero all'ufficio stampa, arrivo"
"Ci sono stato anche io prima, tutto ok?"
"Sì tutto apposto. A tra poco"
Arrivai fuori al mio studio e c'erano ad aspettarmi Josè, Manolo e Jorginho.
"Salve ragazzi, scusate ero impegnata"
"Si figuri dottoressa" disse Jorgi.
"Allora chi vuole essere il primo?" Chiesi.
"Io, vado di fretta" disse Josè e mi sorprese un po'.
"Dai se vuoi resti per ultimo, non ci sono problemi Josè" disse Manolo.
"No davvero, devo raggiungere Juanmi"
"Ok allora,prego"
Lo feci sdraiare e nel frattempo dissi agli altri ragazzi di iniziare a sciogliere i muscoli con dei movimenti specifici.
"Hai i muscoli accavallati, corri troppo" gli dissi seria.
"È il mio lavoro, quello che so fare meglio. Correre" mi disse abbozzando un mezzo sorriso.
"Sì ma ti ripeto che non sei un supereroe. Devi riposarti"
"Certo, ora vado a fare questo"
"Ottimo allora"
"Josè è uno stakanovista dottoressa, non lo convincerà facilmente"
"No infatti" dissero sia Gabbiadini che Jorginho sorridendo.
"Ragazzi, riposarsi è importante quanto allenarsi, ricordatelo" puntualizzai.
"Ovvio.."
"Josè puoi andare, sei pronto"
"Ok, ci sentiamo dopo" e mi diede un bacio a stampo davanti agli altri che mi spiazzò.
"Ciao ragazzi" disse a loro e prima di chiudere la porta mi fece l'occhiolino.
Oddio, non ero abituata a queste cose, arrossii leggermente.
"Ciao Calleti e riposati!!" Scherzarono i due.
"Avanti il prossimo dai.."
Proseguii nel mio lavoro e con Jorginho mi accordai per visitare il fratello il giorno dopo, avevamo avuto il consenso della società.

La sera ero a casa da sola, Claudia non c'era stasera. Non mi dispiaceva stare un po sola.. Quando  all'improvviso suonarono al campanello.
"Sorellina!" Era mio fratello.
"Hei Vitto, entra. Qual buon vento"
"Sei cattiva, non mi hai detto che Callejòn è diventato mio cognato"
"Wow, tuo cognato eh.. È una cosa iniziata da poco, non volevamo farlo sapere ancora. Poi quelle foto.."
"Già ma forse è un bene, no?" Mi chiese convinto.
"Chissà forse" non volevo dargli troppe certezze.
"Allora, cosa mi offri per cena sorellina?"
"Pizza?"
"Ok affare fatto.."
"Quindi vuoi dirmi che sei qui per cenare con me, non hai altri fini?"
"In realtà una cosa dovrei dirtela.."
"Dimmi allora, poi chiamo le pizze"
"Io e Claudia vogliamo riprovarci" mi disse velocemente quasi per non farmelo sentire bene.
"Ah.. E sei qui per chiedere il mio permesso? Perché l'ho già detto a Claudia, per me non ci sono problemi"
"No volevo solo fartelo sapere" mi disse.
"Ok va bene allora.. Ordino le.." Suonò il citofono.
"Chi è?"
"Josè" mi disse come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Oh, sì sali" gli dissi.
"Volevi conoscerlo, no? Eccoti Callejòn." Dissi a mio fratello aprendo la porta.
"No, davvero? Potevi dirmi che lo aspettavi, vado via senza problemi.."
"Non lo aspettavo in realtà.."
"Ciao querida" entrò con uno splendido sorriso e mi baciò sulle labbra. Poi si bloccò quando vide mio fratello.
"Ehm.. Scusa non sapevo avessi ospiti" mi disse sospettoso.
"Non è un problema" gli dissi imbarazzata.
"Piacere, sono Vittorio il fratello di Emilia. Fratello maggiore.." Precisò.
"Fratello maggiore eh? Meglio questo che amante dai, almeno non devo picchiarti che sono negato" scoppiammo a ridere.
"No per l'amor del cielo, niente risse"
"Stavo per ordinare le pizze, tu quale prendi?"
Chiamai la pizzeria, si prospettava una bella serata.

Tutto con te, niente con qualsiasi altro/ "Todo contigo, nada con nadie"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora