capitolo 2.

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-Elena lui è Giulio-
-piacere- allungo la mano verso il ragazzo con i capelli ricci.
Il tipo non si muove di un centimetro. Okay amico, non presentarti!
Accenna un 'piacere' e un con movimento con il capo.
Che tipo poco educato, pff.

-ho un disperato bisogno di bere- annuncio dopo circa due ore agli altri due e annuiscono mentre io mi dirigo verso il bancone.

-un Martini- ordino al barman.
Quando mi arriva inizio a sorseggiarlo guardandomi intorno: nemmeno un ragazzo fico.

-sai che sei la fan più tranquilla e sexy che io abbia mai avuto?-
Giulio si siede sullo sgabello accanto al mio e lo guardo confusa.
-eri tu la tipa che ha scattato la foto con me e la tua amica-
Ah ora capisco dove l'avevo già visto.
-ti sbagli. Uno: non sono una tua fan. Due: se credi che io sia una puttana hai cannato in pieno- sputo acida lanciandogli il drink addosso.

Esco fuori dal locale e siedo su un muretto lì vicino.
Tiro fuori dalla borsetta il pacchetto di Camel blu, il clipper nero rubato probabilmente a qualcuno e mi accendo una sigaretta mentre penso.
Uomini, tutti uguali. Appena la loro fidanzata non li guarda si sentono in diritto di provarci con qualsiasi cosa respiri: uno dei vari motivi per cui io non mi fido degli uomini, certo ho avuto delle brevi storielle ma nessuna importante, durate al massimo un paio di mesi; forse la più importante è durata sei mesi, quando avevo 16 anni, lui probabilmente si chiamava tipo Matteo, oggettivamente è un ragazzo dolcissimo, prima che facessi l'amore con lui per la mia prima volta dopodiché è diventato uno stronzo, bastardo e menefreghista quindi ci siamo mollati. Ci sono stata malissimo per la seguente settimana, poi ho compreso l'unica cosa che il sesso maschile vuole: SCOPARE.

-sai, oltre ad essere una gran pezzo di figlia sei anche una coi coglioni- esclama.
-il Martini di prima non ti è bastato?-
Ridacchia.
-sei acida, te l'ha mai detto nessuno?-
-quasi tutti i miei ex fidanzati l'hanno notato-
-ah ed io pensavo che fossi lesbica, vista la tua rigidità quando un ragazzo flirta con te!-
-di solito io ci sto al gioco, tranne se il ragazzo in questione è fidanzato-
-stai parlando di Linda?-
-sì-
-oh dio no, lei è solo una distrazione- mi informa con nonchalance.
-ma sei puttaniere sul serio. Le donne non sono degli oggetti che butti via appena ti sei stancato. Cazzo abbiamo dei sentimenti anche noi!-
-dipende:se la donna in questione sei tu. Dubito che tu possa provare qualsiasi emozione!-
-ti sbagli, io delle emozioni positive le provo quando mi apro veramente alle persone!-
-apriti con me allora-
Abbassa il tono di voce visto che prima stavamo urlando.
-mi dispiace. Non sei il mio amico ideale-
-non intendevo come amico, magari come qualcosa in più- ammicca malizioso.
-se devo essere sincera: non mi metterei mai con uno che in dieci minuti mi ha: dato della puttana, accusato di essere acida e scambiata per lesbica- elenco con le dita.
-e pure pignola sei-
-mi sembri una preda difficile ma io sono una persona testarda quindi, non mi arrenderò per nulla al mondo- continua mettendo una mano sulla mia coscia nuda.
-se non togli all'istante quella tua manaccia, urlo-
Lui non accenna a spostarsi.
Caccio un urlo fortissimo e lui di slancio tappa la mia bocca con una mano.
-bhe almeno sei una di parola-

Non posso crederci, davvero ho una sua mano sopra la mia bocca?
E non vuole toglierla.

Dischiudo leggermente le labbra, quel che basta per far uscire la lingua e lecco le dita: hanno una sapore schifoso ma deve levare la mano.
-bellezza, io vorrei la tua lingua da un'altra parte- ridacchia malizioso, leva la mano e la pulisce sui suoi skinny.
Faccio una faccia disgustata.
Che sfacciato...
Mi alzo diretta di nuovo dentro al locale; però il riccio mi si para davanti.

-non fare la verginella schifata, non ti riesce bene- mi informa con un sorriso da sberle.
Bastardo, schifoso, cafone, puttaniere, idiota e chi più ne ha, più ne metta.

Accecata dalla rabbia gli mollo un ceffone talmente potente da lasciarli, quasi per ricordo, il segno delle mie cinque dita.
-ahiah ma che te passa per la mente?!-
-così impari-

Lo supero e torno dentro alla discoteca e appena trovo Linda, mi congedo con un 'la Ale non si sente bene, vado a vedere come sta'

Vado alla macchina e non notevole sollievo noto che sia l'auto, sia le ruote sono integre; perché prendetemi anche per matta ma ho seriamente temuto che quel ragazzo strano facesse qualcosa alla macchina di Ale.

Guido fino a casa e quando arrivo alla mia stanza mi butto di peso suo letto.
È stata una lunghissima serata..

-hey ti ho sentito arrivare, com'è andata?- chiede Alessandra facendo capolino da dietro la porta.
-male- biascico con la faccia contro il materasso.
-perché?-
Sto per rispondere che quel rapper che le piace tanto in realtà e un poco di buono ma sono sicura che Alessandra andrebbe a torturare sia me sia Linda.
-il nuovo moroso della Linda, è un cafone, ipocrita, puttaniere e tutti gli altri aggettivi dispregiativi che ti vengono in mente-
-maddai, non può essere così pessimo-
-tu dici? C'ha provato con me tutta la sera, dopo mi ha scambiato per lesbica e mi ha dato dell'acida. Tutto questo in venti minuti-
-poco bipolare mi dicono-
-anche io l'ho pensato-
-bhe oggi l'inquilino nuovo dell'appartamento di fronte non ha né attaccato la musica né ha urlati per due ore al telefono- sto tizio è un nuovo inquilino, io non l'ho mai visto, ma ho sentito la musica a palla e le sue sfuriate contro qualcuno. A dirla tutta, non ascolta brutta musica, certo che sentirti Eminem alle tre di notte non fa certo piacere.
-ti lascio dormire, immagino che sia stata una lunga giornata per te- dice poco dopo.
Annuisco.

A tentoni cerco le salviette per struccarmi, tolgo quel vestito scomodo e lancio da qualche angolo della stanza i tacchi, tutto questo da distesa.

Mi metro sotto le coperte perché, essendo in intimo fa freddino, poi ripenso a tutto quello che è successo oggi.
Giulio, o come diavolo si chiama, può anche essere il ragazzo più stronzo del mondo ma è proprio un gran figo: con i suoi capelli ricci, i grandi occhi scuri che brillano di un luccichio strano quando dice qualcosa di malizioso, quell'aria da bello e maledetto, poi quelle labbra, così carnose.....no. Lui è uno stronzo.
E poi, come hanno fatto a rimanermi impressi questi dettagli se ci ho parlato, anzi litigato, venti minuti? Bho, coincidenze.

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