Non esco di casa per i successivi giorni, più o meno una settimana.
Forse per non incontrare Giulio o Linda, forse per la febbre a 40 che mi è venuta.
Comunque in questo periodo ho avuto modo di cambiare colore di smalto ben quattro volte; ora sono laccate di nero opaco.
Bhe, è ora di uscire, ho già perso troppe lezioni.Indosso una maglia a righe bianche e nere, dei leggins neri, le Superstar bianche con le striscette nere e il mio impermeabile grigio.
***
Wow, non credevo fosse così difficile tornare tra i banchi dopo una settimana.
Se tornare a studiare è complicato, non lo deve essere tornare a fare festa nel weekend.
Questa sera dei miei amici danno un party a casa loro, hanno detto che sarà una festa in maschera; che cosa infantile blah!
Vabbe, mi hanno invitato e devo andarci.Mi fermo in un bar per pranzare, ordinando una cotoletta e una Coca-Cola.
Prima di tornare a casa, passo per il negozio di parrucche a ritirare la mia composta da fili neri e lisci, molto realistici.
Appena apro la porta di casa trovo Alessandra seduta sul divano.
-mi aiuti con il costume. Mi aiuti con il costume. Vero?- si alza di scatto.
-emh...okay-Andiamo in camere sua, dove sono appoggiati vari costumi; recuperati dio solo sa dove: uno da vampiro, uno da fatina e l'ultimo da carcerato.
-quale scelgo?-
-sei tu che devi scegliere. Però ti consiglio quello da vampiro-
-anche io stavo pensando a quello- fa una risatina.Indossa il costume... Bhe il costume, il reggiseno e gli shorts un po' strappati e simil insanguinati.
Poi la trucco mettendo in risalto la sua pallidezza e creo un'ombreggiatura sulle guance per farle sembrare incavate.
Si posiziona i denti finti e lei è pronta. Rettifico: lei, io sono ancora in leggins e maglietta.Indosso il mio vestito nero con il colletto bianco e i dottor Martínez neri.
In bagno, passo qualcosa come una tonnellata di cipria, un po' di ombretto nero sotto gli occhi per simulare delle occhiaie, faccio due trecce laterali alla parrucca e il mio travestimento da Mercoledì Addams è completo.Ormai si sono fatte le 22, sì ci siamo preparate con molta calma.
Prendiamo l'auto di Ale e andiamo a casa di questi nostri amici.Già dal parcheggio si sente la musica a palla.
Entriamo dentro; alla faccia della festicciola, c'è più gente qui che nella mia università...Elena pensa a divertirti per stasera.-ciao!- mi abbraccia qualcuno.
E io detesto gli abbracci.
Quando si stacca capisco chi è: Giulio.
-emh...ciao- saluto con la mano.
Tutto questo sotto lo sguardo incredulo di Alessandra.
Oh cazzo è vero, lei è una sua fan: ora mi torturerà di domande su come ci siamo conosciuti e sul fatto che lui ha abbracciato me e non lei.
-Ale, lui è fidanzato della Linda- li presento.
-Ale...- la richiamo visto che mi sembra incantata.
-c- ia-ao, p-piac-cere-
Si stringono la mano e posso giurare di aver visto le guance della mia amica diventare di un rosso acceso, stravolgendo completamente il trucco.Dopo essersi presentati, lei va via chiamata da Sergio il suo moroso: un tipo alto, palestrato con più gel nei capelli rossi che lentiggini sul viso. Sarebbe anche carino, se non avesse quell'insopportabile 'r' moscia che mi dà tanto sui nervi.
-allora... Non ti ho visto durante questi giorni- si gratta il collo imbarazzato.
-mi hai cercato per caso?-
Come rigirare una frase...
-no, certo che no, è che abitando vicini mi faceva strano non vederti-
-nemmeno prima ci vedavamo, comunque sono stata chiusa in casa con la febbre a 40-
-ah, pensavo per quello che successo quella sera...nel senso...il bacio e-e tutto il resto- continua sempre più imbarazzato.
-tranquillo non è successo nulla, è stata solo una debolezza...cioè, mica siamo innanorati- ridacchio improvvisamente nervosa.
Annuisce.
-da che sei vestito?- cerco di sviare l'argomento.
-da Pugsley Addams, non si capisce?-
Solo ora nota la maglietta a righe bianche e nere e i jeans a pinocchietto.
Ah vabbe, sono solo coincidenze!
-tu invece...fammi indovinare, da Mercoledì Addams?-
-sì- rispondo acida.
-bhe non stai male, ti donano i capelli scuri-
-grazie(?)-
***
E fu così che ci ritrovammo a bere sul divano, okay no!
Siamo solo seduti su uno dei divanetti a parlare del più e del meno con un drink in mano.-secondo te la tipa dietro di te è scopabile?-
Faccio una faccia indignata.
-pensavi veramente che non volessi portarmi a letto una?-
Okay, contento lui.
Mi giro senza dare nell occhio. Giulietto, le belle ragazze le noti ma non i dettagli: ha l'anello di fidanzamento.
-fidanzata- sentenzio sorseggiando il mio drink scadente.
-impossibile. Dovevi vedere le occhiate che mi lanciava prima-
Sento qualcosa nascermi dentro, una specie di dolore.
-io ci provo lo stesso, al massimo ottengo due di picche-
Alzo le spalle e continuo il mio drink.Poco dopo torna Giulio, con la maglietta fradicia.
-hai ragione, era fidanzata-
Rido.
-dai vieni in bagno ché hai tutta la maglia sporca-
Lo prendo per mano e lo trascino in bagno.Prendo un piccolo asciugamano, lo bagno e tampono la grande macchia di vino rosso.
-che t'aveva detto?- cerco di fare conversazione.
-io intanto le ho detto un paio di cose carine all orecchio, lei all'inizio ci stava poi ha iniziato ad urlarmi contro che era fidanzata, che ero in porco e mi ha lanciato il bicchiere di vino addosso-
Rido.
-è fortunato chi riesce a capirvi voi donne-
Non rispondo e continuo a pulire.
Forse è vero che siamo complicate, ma sono gli uomini che ci confondono le idee.-sai è eccitante avere il tuo respiro sul collo-
Arrossisco come un peperone.
-scemo- gli tiro un pacca sul petto.
-ho finito- annuncio poco dopo.Cerco di spostarmi da lui ma qualcosa me lo impedisce: la sua catenina è incastrata nel mio vestito.
Sbuffo e cerco di slegarle ma Giulio continua a muoversi.
-non muoverti-
-e chi si muove-
Sposta le trecce dal viso, portandole dietro le spalle; ne segue tutta la lunghezza con le dita, fino al mio sedere e ci appoggia sopra le mani.
Perfetto: di male in peggio.
-non ce la faccio se continui a guardarmi con quel sorrisetto spastico e leva quelle mani-
-no-
-idiota- sussurro pianissimo.
-ehy ti ho sentito!- dice prima di tirarmi uno schiaffetto sul fondoschiena.
-ahia!- sussulto, avvicinandomi involontariamente a lui.
Mi lancia uno sguardo malizioso.
Squadro la posizione in cui siamo messi: ci saranno più o meno due centimetri di distanza dai nostri busti, però le gambe sono avvinghiate in uno strano groviglio e i nostri interni coscia si sfiorano.Riprendo tra le mani la collanina e il colletto del vestito.
Smanetto un po' e alla fine ce la faccio a staccarli.
Faccio per staccarmi da lui ma riesce a tenermi ferma con le mani ancora appoggiate sul mio sedere.
-levati- sussurro vicinissimo a lui.
-lo sai anche tu che non è quel che vuoi-
Rimango spiazzata.
Senza che me ne renda conto le sue labbra sono di nuovo sulle mie; questa volta con più desiderio e passione.
Mi sbatte contro il muro piastrellato del bagno, bloccandomi tra esso e il suo corpo, premuto contro il mio.Poi le sue labbra scendono fino ad arrivare al mio collo.
-fermo!- lo blocco.
-daje ancora con la storia 'facciamo del male a Linda'-
-no... Anche quello, ma io sono molto paranoica e vado in iperventilazione se qualcuno mi tocca il collo- spiego abbassando la testa.
È sempre stato un tasto dolente questo: le mie paure.
-non preoccuparti, ognuno ha le proprie fobie- mi consola prendendomi il mento tra indice e pollice.
Annuisco.
Mi lascia vari baci a stampo sulle labbra.
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Tu sai chi sono.||LowLow||
FanfictionSono troppro pigra per scrivere una bio, quindi non spoilero nulla! Cover by @_Sofilikemagcon_