Prologo parte 2

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Mi ero trovata un lavoretto da Lily, una vecchia amica di mia madre. Lily aveva un piccolo ristorante sulla Easth Avenue dove andavano molte persone. Non essendo in grado di cucinare, il mio compito era quello di lavare i piatti e pulire la cucina. Entravo alle 7 ed uscivo a mezzanotte e mezza. Guadagnavo poco, circa 350 al mese, ogni tanto ero costretta a chiedere un anticipo, per via di mio padre. Ormai lui e Frank, il padre di Carl, si ritrovavano molto più spesso all'Alibi. Se non gli davo tutti i soldi che voleva iniziava a picchiarmi e quando tornava a casa, essendo ubriaco, lo faceva di nuovo. Nessuno si era mai accorto di niente. Nemmeno Carl, con cui, una volta uscito di prigione, avevo avuto la mia prima volta. Facevamo l'amore ogni volta che rimanevo a dormire da lui e essendoci la luce spenta, non riusciva a vedere gli innumerevoli lividi che mi aveva procurato. Fortuna? O sfortuna? Con i soldi che guadagnavo pagavo anche le bollette ovviamente e qualche volta ci prendevo pure un po' di cocaina. Tutto sommato stavo bene, avevo una migliore amica fantastica, un ragazzo e il resto dei Gallagher, che per me erano come una seconda famiglia. Beh, adesso che, sapete abbastanza di Bonnie, posso iniziare a raccontarvi quello che può essere successo nella vita di una ragazza comune, cosa l'ha portata ad avere così tante paure e tanto dolore e le difficoltà che ha dovuto affrontare durante questo viaggio.

She brought the rainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora