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«Sette e in quarto, sette in quarto. Tutti giù dal letto!» gridò Fiona venendoci a svegliare. Papà aveva bevuto ancora, quindi per quella notte dormii dai Gallagher. Carl come al solito mi costrinse a dormire con lui e di conseguenza mi addormentai sul suo petto. Poco importava, tanto a lui non poteva far altro che piacere.

Scesi dal letto in fretta e cercai di entrare in bagno insieme a Debbie, ma Lip, come al solito, ci fregò il posto. «Sempre il solito!» gridò Debbie, dicendomi anche di andare a tirare giù dal letto il mio fidanzato, che nemmeno quella mattina aveva voglia di alzarsi.

«Su dai Carl alzati, c'è la scuola» lo implorai, ricevendo comunque la stessa risposta di sempre «Che si fotta la scuola» disse cercando di tirarmi su nel letto, ma dimenandomi, riuscii a ritornare da Debbie, che nel frattempo era riuscita ad entrare in bagno.

Presi l'asciugamano nella borsa e i miei trucchi, mi lavai e poi mi vestii. Mi misi un paio di shorts strappati e una maglia a maniche corte. Per essere inverno, faceva fin troppo caldo. Debbie indossò i miei stessi jeans, però abbinandoci una camicetta grigia.

Scendemmo in cucina e mangiammo velocemente qualcosa, ringraziai Fiona dell'ospitalità e dell'affetto che continuavano a darmi, con un piccolo bacio sulla guancia. Quella ragazza era una roccia. Ne aveva passate delle belle e aveva sacrificato tutto per i suoi fratelli, diventando loro tutrice.

Presi lo zaino e chiamai per l'ultima volta Carl, minacciandolo. «Se non ti metti quei cavolo di pantaloni non ti faccio un pompino per una settimana!» cosa che, non li facevo comunque hahaha. Cosí se li mise in un batter d'occhio, ormai lo conoscevo e in nemmeno un minuto eravamo fuori di casa. Appena in tempo per prendere il pullman. Di solito prendevamo i posti in fondo, ma quella mattina stranamente erano occupati. Sinceramente, a me non facevano ne caldo ne freddo, ma Carl li voleva a tutti i costi. Credo che li fossero utili per spacciare o roba del genere. «Sono fiero di te. Sedici anni e già spacciatore!» parole di Frank, suo padre. Mi ricordo che da piccola odiavo il fumo, figuriamoci la droga, invece ora è una delle tante cose che mi aiuta a dormire la notte.

«Alzatevi» disse Carl ai ragazzi che erano seduti «o vi faccio scoppiare quei piccoli cervelli che vi siete ritrovati» okay, stava esagerando, ma d'altronde come sempre ed io c'ero abituata. Ovviamente otteneva sempre dei gran risultati, i ragazzi si alzarono e andarono a sedersi davanti.

Mi sedetti e mi misi le cuffie, non ero in vena di ascoltare altre minaccie di morte o cazzate varie da parte di Carl, anche se forse è propio questo che mi aveva fatto innamorare di lui. Il comportamento violento e il fascino sono sempre stati i suoi pezzi forti. E poi, diciamoci la verità, a chi non piace sentirsi protetta?

Più o meno impiegavamo un quarto d'ora ad arrivare a scuola. Alla prima ora io avevo il corso di biologia, alla seconda quello di matematica seguito dalle due ore di letteratura inglese e poi il pranzo.

Verso mezzogiorno e mezza trovai Carl e Nick già al tavolo e mi misi accanto a loro, visto che Debbie se ne stava con alcune troiette del liceo. Odiavo quella gente, insomma, io non ero come loro. Amavano sbattersi chiunque anche per cinque dollari, delle volte anche per niente, le bastava sentirsi volute. A me invece piaceva 'sbattermi' (per modo di dire, perchè io lo chiamavo più comunemente fare l'amore) il mio ragazzo, quindi solo una persona, non trecento.

Nick e Carl si erano conosciuti al riformatorio, dopo che Carl fu arrestato. A Nick non piaceva far ricadere tanto l'attenzione su di lui, parlava poco, ma era un bravo ragazzo. Con me non si è mai comportato da stronzo e li piaceva girare insieme a me. Non si poneva nessun problema e ovviamente cercavamo di non farlo sentire il terzo incomodo. Qualche volta li presentavo delle ragazze che frequentavano i miei stessi corsi, ma nessuna sembrava piacerli tanto da starci insieme, erano più da una botta e via. E questo mi dispiaceva tantissimo.

Ciao!
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, se è così, fatemelo sapere con una stellina e se vi va andate a dare un'occhiata anche alle altre mie storie. Grazie☺️

She brought the rainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora