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«Ciao Papà» dissi alzando il viso per guardarlo. Aspettai una sua risposta, una sua emozione, che ovviamente non arrivò. Prese la bottiglia di birra dal tavolino e ne bevve un sorso, poi la lanciò a terra vicino ai miei piedi e venne verso di me. Mi spinse e caddì,  propio sopra i vetri.

Alcuni, mi entrarono nel braccio e sentii un forte bruciore, iniziai a piangere. Poi, come se non fosse successo niente, aprì la porta e se ne andò, di nuovo. Ero sola.

Stavo entrando nel panico, ma trovai lo stesso la forza di alzarmi e di andare in bagno. Mi guardai allo specchio e pensai "Mi merito davvero tutto questo?" poi alzai il braccio e lo appoggiai lentamente sul lavandino. Cercai di levarmi i vetri e alla fine ci riuscii. Disinfettai e misi sopra dei cerotti.

Tra poco sarei dovuta andare a lavoro e dovevo evitare che mi si vedessero il più possibile.

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"Ciao Bonnie, come stai? " mi disse Lily appena aprii la porta del ristorante. Era bello che mia madre fosse stata la sua migliore amica.

Mi limitai a sorriderli, per poi andare a cambiarmi nella piccola stanza in cucina. Quella sera mi sarei fatta venire a prendere da Carl, visto che era un Venerdì sera e lui sarebbe stato sicuramente in giro da quelle parti.

Mi misi il grembiule bianco e la cuffia.
Iniziai a lavare piatti, posate e bicchieri, poi mi presi dieci minuti di pausa per andare a fumare una sigaretta fuori.

Dopo ciò tornai a lavorare.
Il tempo quella sera sembrava non passare mai, ma finalmente arrivò la mezzanotte e dopo essermi cambiata di nuovo andai fuori ad aspettare Carl, che arrivò con zio Sean.

«Ciao piccola, com'è andata a lavoro?» mi dissero tutti e due insieme, scoppiai in una risata. Quei due erano qualcosa di stupendo.

Entrai in macchina e andammo a casa.

Ciao!
Come state? Spero bene.
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She brought the rainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora