Parte 6.

24 1 1
                                    

In carcere c'era una donna davvero carina che veniva a trovarmi di tanto in tanto, e faceva delle domande, diceva di essere una psichiatra e che forse stavo impazzendo, ma forse era lei quella matta, io stavo più che bene, parlavo con le mie compagne di cella, ma lei mentiva, diceva che fossi sola in quella cella, diceva anche che avevo bisogno delle cure, ma io, avevo solo diciotto  anni, come potevo averne bisogno? Ero in salute lo sapevo, non potevo dubitare anche di me stessa però tutto mi sembrava troppo strano, arrivai al punto di non capire più nulla, sarà perché non toccavo qualcosa da troppo tempo ed ero in astinenza, ma un giorno mi risvegliai in una clinica.

Non sapevo come avessi fatto ad arrivarci, i medici dicevano che avessi molto bisogno, doveva esserci qualcuno che mi volesse stare accanto per aiutarmi, ma chi poteva voler stare insieme ad una killer e forse anche un po' pazza?

Ero: un misto fra fantasia e realtà. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora