Erano le 17.
Era una semplice giornata come le altre
O forse, così sembrava
Nel cielo non c'erano nuvole pur essendo a novembre, stavo tornando a casa
Ero una di quelle ragazze strafottenti e menefreghiste ero egoista e mi sentivo anche bella
Già
Ero.Stavo percorrendo la stessa strada di ritorno a casa
Casa
La mia forse non si poteva definire casa o comunque non era normale come tutte le altre
Passavo ogni giorno accanto a quel parco pieno di ricordi per me
Ricordo che da piccola andavo lì a fumare con altri bambini, non che fumavamo ma ci sentivamo grandi e questo andava bene
Accellerai il passo e alzai lo sguardo
Ero troppo sicura di me, riuscivo anche ad ammetterlo
Avevo un brutto presentimento mentre tornavo a casaIo sono Ero, ovviamente questo non è il mio vero nome, ma, ormai, è talmente poco importante da ricordare perché io c'ero e adesso non sono, ma ero.
Arrivata davanti casa vidi qualcosa di strano, c'era molta gente davanti casa mia, tutta con uno sguardo cupo, appena mi videro iniziarono a bisbigliare qualcosa e a farmi le condoglianze.
Condoglianze? Per cosa? Ripetevo fra me e me
Entrai e vidi mio padre piangere
Forse avevo capito.
Seguii le voci del corridoio per arrivare difronte la stanza di mio fratello.
Lo vidi lì, se ne stava sul letto con un'espressione quasi finta, sforzata, dormiente, brutto stronzo, lo odiavo talmente tanto!
Odiavo mio fratello con tutto il cuore, appena vidi quell'immagine corsi in camera mia a ridere, risi come non mai, come un'isterica penso, anche se non sapevo che il karma avesse fatto il suo lavoro...
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Ero: un misto fra fantasia e realtà.
Cerita PendekUna persona, un po' squilibrata, che si ritrova a dover superare problemi più grandi di quelli che ella stessa potesse immaginare.