Nessuno dei componenti dei One Direction mi appartiene e con questo mio scritto non intendo dare rappresentazione veritiera della loro persona. Inoltre, questa storia non viene scritta a scopi di lucro.
Louis ha tredici anni, una passione sconfinata per il calcio e un'incredibile propensione alla recitazione. È snello e abbastanza alto per la sua età, gli occhi chiari sono piccoli e le labbra sottili sono piegate quasi sempre in un sorriso beffardo. La maggior parte del tempo gira insieme ad un bambino di appena undici anni, più basso di lui, dai capelli ricci e luminosi occhi verdi. Non si sa bene il perché, ma Louis e Harry sono sempre insieme ed è difficile separarli.
Harry, invece, ha undici anni e passioni ancora non chiare. Canticchia ogni tanto e gli piace andare a scuola, fiero della sua cartella rossa.
Louis conosce Harry quando quest'ultimo è ancora piccolo, appena sei anni, e lui otto. Le loro madri si dovevano parlare e quella di Louis decise di portare con sé il figlio in modo tale che il bambino di Anne non le disturbasse. A Louis è piaciuto subito Harry, con le sue guance arrossate e la coroncina di fiori, fatta dalla sorella, tra i capelli disordinati. Ricorda con chiarezza che Harry gli ha sorriso ampiamente e poi gli ha proposto di fargliene una anche per lui. Louis ha annuito distrattamente e Harry l'aveva già portato in giardino a raccogliere fiori, blaterando qualcosa sul fatto che fosse la prima. Effettivamente, la coroncina non è uscita fuori un granché, ma si sono divertiti e, quella coroncina fatta male, Louis la possiede ancora, nascosta tra le pagine di un grosso libro di narrativa che non ha mai letto.
È abitudine per Louis accompagnare a casa Harry, finita la scuola. Le loro madri sono d'accordo e la maggior parte delle volte finisce che Louis si fermi a pranzo da Anne e successivamente aiuti Harry a fare i compiti, mentre lui svolge i propri. Non è un peso, perché gli piace passare tempo con il bambino dai capelli ricci. Spesso a scuola lo prendono in giro: non è normale passare così tanto tempo con un moccioso, ma Louis non vi presta troppa attenzione. Gli piace stare con Harry e tanto gli basta come buon motivo, quello che dicono gli altri non conta nulla per lui. L'undicenne, però, non sembra dello stesso avviso. In mezzo alla massa di bambini che escono qualche minuto dopo le terze, supera velocemente Louis, che si ritrova costretto a corrergli dietro, confuso. Si sistema la cartella in spalla, mentre tiene il passo spedito di Harry. Gli chiede cosa non vada, perché lo ignora in questo modo, ma il bambino non risponde e con sguardo corrucciato si dirige in fretta verso casa propria senza guardare in faccia nessuno. Louis continua a parlargli e continua anche ad essere ignorato. Questa situazione dura per tutto il tragitto, finché non arrivano nel giardino di casa di Harry. Louis chiude velocemente il cancelletto prima di bloccare Harry, afferrandolo per un polso, e inchiodare il suo sguardo contrariato con il proprio.
« Che hai, si può sapere? » domanda con tono astioso. Harry aggrotta lo sguardo, ma dalle sue labbra non esce alcun suono. Arriccia le labbra e volta la testa di lato.
Louis sospira frustrato, allentando la presa sul polso esile dell'undicenne.
« Hazza, per favore - inizia con tono raddolcito - dimmi cosa ho fatto, così cerco di porvi rimedio » conclude. Harry alza subito gli occhi su di lui e gli sfugge un singhiozzo, mentre sussurra un flebile scusa, appena udibile alle orecchie del ragazzo.
« Non importa, - lo rassicura Louis, lasciando libero il braccio di Harry. Si siede sull'erba, spostando la cartella vicino al fianco sinistro, mentre sbatte piano una mano nella parte destra per invitare l'altro bambino a sedersi - ma ora mi dici cosa è successo? » domanda con tono dolce, mentre Harry prende posto vicino a lui.
Il bambino abbassa lo sguardo sulle proprie ginocchia, iniziando a giocherellare distrattamente con i lacci della felpa larga che indossa.
« Mi hanno preso in giro, oggi. Dicono che nessuno mi vuole, che sono brutto e che tu mi permetti di starti vicino solo perché ti faccio pena e io ... ». La voce di Harry si incrina leggermente al pensiero che le parole di quei bambini possano essere vere. E, se Louis non gli volesse veramente bene, lui come potrebbe fare?
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Better In Time [Larry, Ziam, Nosh]
FanfictionHarry ha appena undici anni quando Louis trova il coraggio di baciarlo. È un bacio da bambini: a stampo, labbra che si scontrano goffamente, cercando di capire come si fa, e guance che si arrossano troppo velocemente. Louis, invece, ha solo tredici...