1472.7 km//zarata

6 agosto 2016.

Scostò con dolcezza il minuto corpo di quello che era ormai suo figlio e si sporse verso il comodino per afferrare la foto che vi era poggiata da diversi mesi ormai: erano Lui e Alvaro nella loro spiaggia a Madrid.
Sorrise amaramente al quei ricordi, a quel giorno, il giorno in cui lui e Alvaro diventarono l'uno dell'altro definitivamente, quel giorno in cui fecero l'amore per la prima volta in una piccola spiaggia abbandonata.

Flashback
- Voglio portarti in un posto - il moro sorrise dolcemente prendendo la mano del fidanzato e guidandolo verso una meta sconosciuta al pelato.
Camminarono per circa 10 minuti tra le foglie, gli alberi e gli insetti del bosco di casa Morata finché non arrivarono davanti ad una piccola spiaggia.
- wow - quello del moro era un sussurro più a se stesso ma Alvaro lo sentì e sorrise contento dell'essere riuscito a stupirlo come voleva.
Simone gli prese il collo della t-shirt trascinandolo verso di se e baciandolo con una foga che raramente avevano provato insieme.
- la chiamo 'la spiaggia delle prime volte' perché qui ho baciato la mia prima ragazza, ho imparato ad andare in bici, mi sono fatto male.. Cose banali ma importanti - sussuró Alvaro abbassando gli occhi pieni di ricordi che gli scorrevano davanti.
- penso che meriti anche la nostra di prima volta - mormoró invece il pelato con voce insicura ma sempre potente.
- lo penso anche io -
- siamo un disastro, Alva -
- ti amo, mio disastro -
- ti amo anche io, mio disastro -
E l'avaveno fatto davvero l'amore quel giorno, sotto il sole cuocente di Madrid senza però contare di quel fatto climatico che al loro risveglio, ore dopo, li aveva marcati di rosso per via delle scottature che bruciavano da impazzire.
- cazzo se brucia, d'ora in poi a letto Alva - aveva riso il pelato mentre un imbarazzato alvaro aveva annuito semplicemente.
- siamo uno splendido disastro, e ci amo per amo questo - e ancora una volta si amarono ma, questa volta, sotto la luce della luna.

Fine flashback

Simone schiuse leggermente gli occhi per bloccare le lacrime e, dopo aver lanciato la foto contro la parete, prese un foglio pronto per sfogare tutto quello che teneva dentro da troppo tempo.