"La nuova Signora Oscura?! No! Non voglio che mia figlia diventi un mostro come lo sono diventata io a causa tua!"
"Nemmeno io voglio che accada, tengo molto alla mia nipotina"
"Sì ho visto come ci tieni, ci tieni talmente tanto che le hai impedito di crescere con la sua famiglia!"- le dico con tutto l'odio possibile negli occhi.
"So che sei arrabbiata e sei ancora parecchio sconvolta ma lascia che ti spieghi come stanno le cose"- sembra davvero che Cora abbia buone intenzioni ma ora come ora non mi importa, ero riuscita a perdonarla per ciò che aveva fatto a Daniel ma non posso sopportare il fatto che mi abbia portato via anche mia figlia.-"Sentiamo, allora"
"Tu ami tua figlia?"- mi domanda
"Ma certo che amo mia figlia"- .
Solo in quei minuti che l' ho vista poco fa già mi ero affezionata a lei in qualche modo, ma ora che so che sono stata proprio io a darla alla luce provo un sentimento ancora più forte nei suoi confronti."Bene. Allora devi continuare a farlo"
"Non c'è alcun bisogno che me lo dici.
Ma ad ogni modo perché me lo stai dicendo?""Quando Anais era appena nata le feci, con l'aiuto della magia, una voglia sul polso a forma di corona, ma a distanza di anni venni a sapere dal Signore Oscuro che nel momento in cui compii quel gesto le avevo trasmesso una parte della mia oscurità, lui mi disse anche che quella parte oscura sarebbe rimasta dentro di lei nascosta per diciannove anni e una volta arrivata a quell'età avrei dovuto riportarla da te, in caso contrario la sua oscurità avrebbe preso pieno possesso della sua anima diventando così più cattiva del Signore Oscuro stesso"
Non riesco a credere a quello mi sta dicendo- "E c'è un modo per impedire che ciò accada?".
"È quello che stavo cercando di dirti, Regina. Devi essere tu ad impedire che l'oscurità in lei prenda il sopravvento"- detto ciò scompare in una nube rossa.
Pov Anais
Emma Henry ed io siamo arrivati al negozio di un certo Signor Gold, entriamo e al bancone vedo una ragazza intenta a sfogliare un libro
"Ciao nonna"
"Henry quante volte ti ho detto di non chiamarmi nonna" dice la ragazza ridacchiando.
"Ciao io sono Anais"-le dico sorridendo
"Piacere di conoscerti Anais io mi chiamo Belle"-dice ricambiando il sorriso- "Allora, cosa posso fare per voi?"
"Ti faccio vedere"-dice Henry appoggiando il libro sul tavolo e aprendolo-"guarda questa pagina, non c'è mai stata all'interno del libro è apparsa solo ora, volevamo sapere il perché, puoi aiutarci?"
"Non saprei, forse posso..."
"Allora chi è venuto a farci visita"-un uomo arriva interrompendo Belle, non è molto alto, ha i capelli grigi
"Non ci serve nulla da te Gold"-esordisce Emma in maniera piuttosto brusca
"Oh non sia così scortese Miss Swan"-risponde l'uomo con un ghigno che non mi fa una buona impressione.
Il suo sguardo è poi rivolto a me
"E questa giovane fanciulla chi è?""Lei è Anais"-gli risponde Belle.
Una volta pronunciato il mio nome l'uomo si gira di scatto e mi guarda-"Anais"-sussurra-"sei arrivata finalmente"-continua sussurrando con quel suo ghigno inquietante, sembra che già mi conosca.
"Scusa che hai detto?"-domanda Henry
"Oh nulla , ora se volete scusarmi ho delle faccende da sbrigare" - e se ne va, quell'uomo non mi convince molto.
"È parso solo a me o sembra che Gold conosca già Anais?"- Emma deve avere qualcosa contro quell' uomo e la cosa non mi sorprende, ha un'aria malvagia.
"Bhe ad ogni modo tornando al libro, proverò a vedere cosa riesco a scoprire, magari lasciamelo qui per qualche giorno poi vi farò sapere se ci sono novità"
"Ok. Grazie per l'aiuto Belle". Emma saluta seguita da Henry e me, ci avviamo verso la porta ed usciamo
"Hey ragazzina a che pensi?"-mi chiede Emma vedendomi con uno sguardo piuttosto perso
"Oh niente, pensavo solo a dove potrei dormire stanotte, magari posso cercar..."
"Hey, Anais non devi cercare nessun posto puoi venire a dormire a casa mia"- mi propone Henry
"Ti ringrazio Henry ma mi sembra di aver già disturbato abbastanza per oggi"
"Niente storie, stanotte resti a dormire da me"
"Grazie, non sono abituata ad essere trattatata con una tale gentilezza"-gli sorrido, lui fa lo stesso e poi ci avviamo verso casa Mills.
Pov Regina
Una volta essersene andata prendo la mia giacca blu elettrico, la indosso, ed esco a fare una passeggiata ho bisogno di una buona boccata d'aria per schiarirmi le idee.
Non so che fare, insomma, se dire la verità ad Anais o aspettare un po'di tempo, certo lei merita di sapere come stanno le cose ma la mia paura più grande è che, magari, una volta venuta a sapere chi sono io lei possa odiarmi e la cosa mi distruggerebbe in maniera spropositata, ma magari mi sbaglio, magari...dio come posso pensare che mi voglia bene è chiaro che mi odia non ci sono mai stata nella sua vita come potrebbe mai amarmi, d'altro canto però vorrei dirglielo, farle sapere che qui ha una madre che la ama anche se non è mai stata presente nella sua vita, ecco appunto non sono mai stata presente nella sua vita, non c'è uno spazio per me nel suo cuore. Ancora una volta le lacrime cominciano a scorrere sul mio viso senza fermarsi, iniziano a bruciarmi gli occhi e sento le guance calde, so che non dovrei farmi del male in questo modo eppure non riesco a fare a meno di pensare che Anais non mi accetterà mai non mi vorrà mai come madre, voglio dire ha vissuto ben diciannove anni senza di me perché mai dovrebbe volermi adesso. Proseguo con la mia camminata continuando a pensare a come comportarmi riguardo a questa faccenda, basta un niente per sbagliare e mandare all'aria ogni piccola speranza.
Raggiungo una panchina e mi siedo,
mi passo le mani sul viso asciugando le lacrime che tutt'ora non hanno smesso di scendere, forse è meglio se torno a casa perché inizia a farsi buio ed Henry sarà già rientrato, ma tornare a casa significherebbe affrontare tutto ciò è per il momento non mi sento pronta, decido di rimanere li a guardare il sole che tramonta.
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Evil Queen's Daughter {OUAT FF}
FanfictionAnais, ragazza che ha perso la fiducia in chiunque, ha vissuto tutta la vita in orfanotrofio aspettando qualcosa che non sarebbe mai arrivato : sua madre, che l' abbandonò quando era piccolissima. Il giorno in cui deciderà di andarsene ed essere pad...