Approdarono alla casa di Peter e dei bambini sperduti.
Era una casa sull'albero! Molto importante, spiegò Peter, perché oltre a viverci, potevano ammirare ed amare la natura. Aveva travi di legno come pavimento, con tante altre travi da supporto. Aveva un porticato semiaperto, parzialmente oscurato da innumerevoli foglie. All'interno c'era una scalinata a pioli fissa e congiungeva tanti alberi, grazie anche alla passerella fatta di liane, corde e legno. Incredibile, pensò Wendy, che dei semplici bambini riescano a fare una cosa simile: perché quella non era una semplice casetta di legno, era una villa sull'albero! E sorprendentemente solida! C'erano alberi con la giusta struttura e sani; scoprì in seguito che una sana costituzione dell'albero forniva alla casa una struttura solida e robusta ed erano perfetti per fare la base della casa perché possedevano un tronco forte e robusto, con ramificazioni possenti e radici saldamente ancorate al terreno. Nessun albero presentava alcun segno di malattia o parassiti, a testimonianza del fatto che in quell'isola non poteva insediarsi il male in alcun modo. Da lodare come siano riusciti ad innovare una semplice casa sull'albero. Da una parte le travi di supporto della piattaforma erano avvitate in posizione diretta rispetto al tronco dell'albero. Attraversando le scalinate, le travi erano ancorate a dei rami forti e vi erano corde per passare da un albero ad un altro. C'erano due travi infilate nel terreno in prossimità di un secondo arbusto, e vi era abbondante spazio attorno alla piattaforma. Peter spiegò che quando il sole era troppo alto ci si spostava in questa parte della casa, perché con il tipo di costruzione fatta, l'albero era in grado di muoversi liberamente con il vento e quindi si aveva la sensazione di freschezza. Tutte le stanze unite tra di loro e neanche troppo in alto, con recinzioni e balaustre di sicurezza, oltre al posizionamento di materassi sul fondo per attutire la caduta qualora ce ne fosse stata una. Tutti i bambini erano seduti nella sala principale aspettando che tornassero Peter e Wendy dal loro giro della casa; il primo si sedette sul trono di legno mentre la nuova arrivata, in ginocchio, tra il gruppo e pian piano cominciava a sentirsi in soggezione perché tutti la fissavano e lei non capiva il motivo. Peter prese parola "Non a tutti i bambini piace leggere, eppure tutti, ma proprio tutti, amano ascoltare le favole, soprattutto quando è la mamma a farlo!" Wendy finalmente capì e si mise in una posizione un po più eretta in modo da poter guardare tutti, e quest'ultimi scelsero le migliori posizioni per ascoltarla. Con l'inizio della favola, come d'incanto, il sole cominciò ad attenuarsi e la luce diventò soffusa ed il gioco ombra-luce creato dalle foglie ne regolava la magia, con tutti i bambini vicini a lei. Mentre lei continuava la sua favola, i bambini agitati si calmarono, chi si dimenticò perché stava piangendo, chi delle cose che doveva assolutamente fare. Il respiro si regolarizzava, e tutte le energie rimaste si concentrarono per far prendere vita ai personaggi e alle loro avventure. In quel momento c'era tanta intimità naturale, si respirava l'amore e l'affetto, mentre si vedeva dai loro occhi come la fantasia e l'immaginazione venivano lasciati a piede libero. E i loro occhi si chiusero con la voce di Wendy che risuonava nella loro testa e la favola ancora in mente, mentre il sorriso si estendeva sempre più sul loro viso: finalmente avevano la loro mamma.
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L'AMORE NON HA LIMITI ( #Wattys2016 )
Lãng mạnL'amore che ci unisce, che unisce Peter e Wendy. Questi due protagonisti così simili all'apparenza ma così diversi nel profondo. Ed è nel profondo che proprio ci dirigiamo con questo libro.