Stefano non riusciva a parlare,le lacrime,poste agli angoli dei suoi occhi minacciavano di uscire,facendolo crollare,mentre la sua mente venne risvegliata da un flashback
Flashback
Siamo alla seconda ora,c'è lettere e la prof riprende Sascha,chiedendogli poi,di spostarsi di fianco a me...non so perché ma mi sento felice,e,quando lo vedo avanzare nella mia direzione non posso fare a meno di sfoggiare un sorriso fin troppo amichevole,che viene immediatamente ricambiato...ci guardiamo negli occhi per qualche eterno secondo,poi io arrossisco e chino la testa,Lo sento ridacchiare compiaciuto dalla mia timidezza e torno a sorridere. Suona la campanella che da inizio al tanto atteso intervallo che io solitamente passo con la Marina,avvicinandomi alla sua aula e parlando di tutto ciò che ci è accaduto nelle ore precedenti ...purtroppo non siamo nella stessa classe perché è più piccola di me. Ma oggi non andrò da lei,voglio conoscere meglio Sascha,stringere amicizia con lui,e così faccio...tra una storiella,qualche battuta e tanti sguardi l'intervallo finisce,ma io e lui tralasciamo questo particolare e proseguiamo con la nostra discussione tanto che il prof.di greco,esausto ci accompagna gentilmente fuori dalla classe...ma né a me né a lui semnra interessare,il mio amico continua,non ha vissuto un bel passato e per poco non piango,effettivamente sono sempre stato molto sensibile. Decido di abbracciarlo e confermandogli che io per lui ci sarò sempre e sento i suoi muscoli facciali ampliarsi e tendersi in un sorriso nell'incavo del mio collo,facendo uscire il profumo di fragola tra le labbra dovuto alla chewing-gum che stava masticando...dopo poco alza la testa e mi guarda con quei suoi occhi grandi e selvaggi,scuri come la notte,come un bosco proibito nel quale però io entro perdendomi...apre la bocca e dice con tono insicuro"Quindi tu sei mio amico?",io gli afferro la mano e dico in tono di domanda"Migliori amici?" "Migliori amici"risponde allegro.
Fine flashback
P.o.v.Stefano
Salvatore aveva ragione,non potevo diventare il migliore amico di una persona e poi non esserci nemmeno nel momento del bisogno. Così mi scusai con lui,mi alzai dal letto piano per non svegliare la mia fidanzata e mi fermai a guardarla...era così bella: i capelli castani di media lunghezza erano disposti quasi con ordine sul cuscino,le sue labbra carnose erano socchiuse,i suoi occhi,ancora leggermente scuri dall' ombretto che li ricopriva erano chiusi,le folte ciglia curvate li contornavano,ogni parte del suo corpo esile era disposta in modo tale da farle assumere una posa principesca,le due braccia unite erano disposte sotto la guancia come ad accompagnarla,era stesa su di un fianco con la gamba sinistra che da dietro sporgeva leggermente in avanti piegandosi sul ginocchio. Mi dispiaceva lasciarla sola,ma non avevo altra scelta,così presi un post-it trovato sulla sua mensola e le scrissi poche righe "Ciao amore,sono le 3:15 del mattino,il mio migliore amico è stato investito da un ubriaco...devo andare da lui,mi spiace lasciarti,sei così bella mentre dormi. Grazie per la splendida serata passata assieme,spero tu non ti sia arrabbiata eccessivamente,ti amo. Stefano" lasciai il biglietto sul comodino e corsi all'ospedale,trovai Salvatore e Giuseppe stretti in un abbraccio fraterno,quest'ultimo piangeva scosso da numerosi singhiozzi,le lacrime uscivano copiose dai suoi occhi rigandogli le guance,scendendo fino allo scollo del maglione. Il primo si tratteneva a non scoppiare in lacrime,lasciando fuoriuscire solo piccoli ansimi, anche lui si era affezionato a Sascha,ma voleva essere forte,non voleva piangere,solamente per poter consolare al meglio Giuseppe,si mostrava forte per il suo amico,sopportando anche una situazione molto più grande di lui,è proprio questo che mi piaceva di lui,non si arrendeva mai,anche se era il più piccolo del gruppo cercava sempre di essere più forte per noi...pensai,ma non c'era più il tempo di pensare ,così decisi di scappare da loro e,quando Giuseppe si riprese leggermente iniziò a parlare "Sascha era in coma,poi ha avuto un arresto cardiaco e lo hanno portato in sala operatoria,forse non vivrà..." a quel punto non mi trattenni oltre,mi unii a Salvatore e Giuseppe e scoppiammo tutti e tre in lacrime. Dopo poco vennero i genitori di Sascha accompagnati da una ragazza molto magra,con i capelli rossi raccolti in tante trecce strette,grandi occhi verdi e un piercing sulla lingua,una certa Sabrina che si presentò come la fidanzata di Sascha,e non seppi perché ma quando disse quelle 5 parole "Sono la fidanzata di Sascha" il mio cuore si lesionò, sentii un masso all'altezza del petto che mi opprimeva a tal punto da formarmi un nodo in gola che nemmeno un'intera bottiglia d'acqua riuscì a sciogliere. Decisi di chiamare mia madre e avvisarla dell'accaduto,e,stranamente lei si mostrò molto comprensiva nei miei confronti dandomi anche il permesso di saltare la scuola il giorno seguente. Dopo qualche ora d'attesa finalmente venne un medico che purtroppo disse che per quel momento potevano entrare solo i parenti e la sua fidanzata e che al momento Sascha era fuori pericolo,ma ancora in coma senza alcun segno di miglioramento...e,dopo un' altra ora di attesa finalmente potemmo entrare a vederlo, Giuseppe si fiondò subito sul suo letto quasi a controllare effettivamente se i medici avessero mentito e,quasi sussurrando disse "scusa"al suo orecchio,Salvatore gli strinse subito la mano e iniziò a parlargli,diceva di aver sentito che anche se una persona è in coma ascolta tutto ciò che gli viene detto,io,non ebbi alcuna reazione,lo osservai e pensai solamente a quanto fosse fottutamente bello anche in quelle condizioni,le sue labbra erano socchiuse come quelle di Marina,ma non avevano assolutamente nulla in comune con queste,le sue erano sottili,non carnose, erano pulite e morbide,non appiccicose e coperte di rossetto, i suoi capelli erano lisci e lucenti,tenuti ancora su da quella piccola quantità di gel rimasta,i suoi occhi grandi e scuri chiusi e,se non fosse stato per i bip regolari del macchinario che registrava il battito cardiaco avrei pensato che fosse morto. Io mi avvicinai a lui e gli lasciai un leggero bacio sulla guancia e chiesi a Salvatore e Giuseppe di lasciarmi solo con il mio migliore amico per 5 minuti,loro acconsentirono e se ne andarono,io mi sedetti in un angolo libero del suo letto ed iniziai ad accarezzargli la guancia,la spalla,il braccio,il braccio...sentii qualcosa di leggermente duro e rugoso,dunque gli alzai la manica e rimasi senza parole. Un sacco di lividi violacei e tagli profondi spiccavano su quella pelle lattea,all' apparenza perfetta,io gli presi con delicatezza l'arto e baciai ogni ferita,lentamente...poi gli sussurrai all' orecchio "piccolo Saschino,non si fa,ma ora ci sono io con te. Non preoccuparti non lo saprà nessuno." E da come aumentarono i suoi battiti sembrava quasi che si stesse per svegliare...
Spazio Sara
Salve pei pampini!come va?io sclero ajahghdhdoochhx,voi che fate?come al solito se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina!alla prossima!
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Saschefano-e poi sei arrivato tu-
FanfictionAnima e St3pNy,due Youtuber molto famosi,ma soprattutto molto shippati...cosa potrebbe accadere se scattasse una scintilla? ATTENZIONE:STORIA A TEMATICA OMOSESSUALE SE SIETE OMOFOBI LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E VERRETE BLOCCATI. Buona lettura!