In trappola

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Jessica

Quando quattro volanti della polizia di Los Angeles arrivarono nei pressi del liceo , l'auto d'epoca rossa fiammante dietro la quale ero rimasta nascosta assieme a Kevin- che nel contempo aveva terminato tutte le sue munizioni- era cosparsa di fori di egual forma e dimensione .

Aveva praticamente assunto le sembianze di uno scolapasta gigante .

Non era rimasta una sola piccola parte in cui non era stata danneggiata da quella cascata di proiettili , che continuavano a riversare verso di noi senza pietà .

Un ragazzo biondo , un poliziotto in borghese , urlò ad alcuni agenti di rispondere al fuoco con la stessa prontezza ed aggressività .

" Finalmente Gabriel è arrivato con i rinforzi " constatò Kevin seduto sui talloni accanto a me , aveva ancora la sua pistola scarica in pugno , ma adesso il suo volto era decisamente più sereno .

" Gabriel è il ragazzo biondo ? E' davvero affascinante , anche la voce per telefono era decisamente bella " risposi io senza pensare , riportando lo sguardo sul detective che continuava a sparare contro quei balordi da sopra la portiera di una volante con i lampeggianti accesi .

" Ehi. " mi richiamò con tono infastidito " Punto primo. E' sposato con mia sorella, quindi è uno uomo già impegnato , levagli gli occhi di dosso . Punto secondo. E' un padre di famiglia , ha un secondo figlio in arrivo , quindi ancor di più evita di farti venire strane fantasie in testa . Punto terzo. Non sarà mai carino quanto me e mai ti amerà quanto ti amo io "

Mi voltai verso di lui e lo guardai dritto negli occhi , erano così profondi e caldi : " Ho detto che è un tipo carino , non che vorrei sposarlo ." precisai , e lui sospirò di sollievo .

Risi piano, nonostante la sparatoria tra poliziotti e criminali fosse ancora in atto , ero decisamente più calma e rilassata : " Mi ami davvero così tanto ? Tieni davvero a me in modo speciale ?"

Lui mi guardò serio e mi prese il mento tra le dita : " Ti amo in modo stupendo . Come non ho mai amato nessuno in terra . Ti basta ?"

Scossi al testa: " Non mi sembra possibile" sussurrai a fiori di labbra

Kevin non ascoltò le mie parole , troppo occupato a capire che tipo di sostanza si stesse allargando sull'asfalto .

"Oddio" esordì deglutendo , era spaventato "benzina" urlò

Mi afferrò una mano in un nanosecondo e mi tirò immediatamente su assieme a lui : " Dobbiamo andare via da qui , questa macchina sta per saltare in aria."

Corsi così a perdifiato al suo fianco , per allontanarmi il più possibile dal posto che mi aveva protetta fino a quel momento .

Fu come se all'improvviso mi avessero tolto uno scudo di dosso . Mi sentivo più vulnerabile , forse lo ero realmente .

Urlai con tutto il fiato che avevo nei polmoni quando una pallottola mi passò ad un soffio da sopra la testa ed un'altra a due centimetri dal mio fianco destro .

Grazie a Dio , entrambi i proiettili erano passati senza procurarmi alcun tipo di ferita .

Poi , ecco che un' altra pallottola fu indirizzata all'auto rossa , ormai parecchi metri distante da noi , e questa schizzò in aria simulando l'esplosione di una bomba .

Rifugiandomi dietro il primo angolo di un palazzo lì accanto , vidi i poliziotti acquattarsi dietro le loro volanti per ripararsi dai numerosi detriti e schegge di vetro che schizzarono per aria ad una velocità esorbitante .

La potenza dello scoppio aveva causato un bel pò di trambusto , ovviamente desiderato dai criminali per garantirsi in qualche modo una via di fuga .

Oltre il mare del mio cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora