Capitolo 15

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Vedo la sua macchina in lontananza, è molto strano che non l'abbia parcheggiata dove la parcheggia di solito, ma non importa.
Apro la portiera e salgo in macchina abbracciandolo e augurandogli buon Natale.
Thomas scioglie subito l'abbraccio in modo freddo, senza sorridere, blocca le portiere e mi guarda.
Ma cosa?
<<Rhiannon mi dispiace, io non..>> sussurra.
Una voce sconosciuta da dietro l'auto dice: <<Parti.>>
Mi giro e riconosco l'uomo del famoso capannone.. Non sto capendo..
Thomas parte.
<<Thomas dove mi stai portando?!>>
Non risponde.
<<Thomas ferma la macchina!>>
Non risponde.
<<Thomas dimmi che cazzo sta succedendo!!>> urlo disperata.
<<Lo scoprirai presto!>> dice l'uomo afferrandomi da dietro e facendomi respirare una sostanza tossica sopra un fazzoletto.
Svengo.

Mi sveglio in un letto, vedo un cuscino bianco, delle lenzuola bianche e un muro grigio, dev'essere stato un sogno, penso. Mi giro e mi rendo conto che quel sogno era reale: intorno a me ci sono quattro mura grigie, e una è sbarrata, in modo che io non riesca ad uscire.
Sono in prigione.
Mi affaccio guardando oltre le sbarre: davanti a me c'era la cella di Deanna che dormiva nel suo letto.
Perché sono qui?!
Non ho mai fatto parola con nessuno di questa società, e perché Thomas mi ha portata qui?!
Sicuramente Thomas sarà stato ricattato per guidare l'auto fino a qui, e magari avranno catturato anche lui, spero di no! Dio.
Lui non mi farebbe mai nulla di male, mi ama, ne sono certa.

Le mie certezze crollano quando Thomas si presenta (Libero davanti alle sbarre).
All'inizio ero felice di vederlo, di sapere che era libero.
Ma poi scoprii tutto.
<<Rhiannon, non so come dirti quanto mi dispiace.. Voglio tu sappia che quando ti ho conosciuta, non sapevo tu fossi coinvolta, non sapevo che tu sapessi..>>
<<Cosa?! Mi stai dicendo che tu fai parte di tutto questo?!>> dico incredula.
<<Si.. Cioè.. Sono costretto. Mio padre è il capo. Sono obbligato a lavorare qui. Mi dispiace.>>
<<Perché sono qui? Perché mi hai portata qui? Brutto stronzo mi hai mentito per tutto questo tempo!>>
<<Avresti dovuto dirmi che eri coinvolta! Non ne sapevo niente! Ora tuo fratello è morto, e tu resterai chiusa qui dentro finché non farai la sua stessa fine!>> il sangue mi si gela nelle vene.
<<Cosa cazzo hai detto?! Cosa vuol dire che Jamison è morto?!>>
<<Ha fatto la spia.. Mio padre era costretto, per il bene della società, non sapevo fossi coinvolta.. Fino a quando..>>
<<Vai via!>> Urlo. <<Vattene via! Bastardo! Dicevi di amarmi, hai ucciso mio fratello! Ti odio! Vai via, vai via, via!>> mi sento svenire, voglio soltanto che quello stronzo se ne vada.
Dopo aver insistito a lungo, a Thomas scende una lacrima -forse per compassione- e decide di andarsene.
Mi sdraio sul letto e sprofondo in un pianto senza fine.

Despite all - Nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora