Secondo Capitolo

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Eren in quel momento si sentì molto a disagio, poiché non sapeva dove sedersi, ma alla fine si ritrovò in mezzo a Levi e Hanji.
"Piacere, Petra Ral" si presentò una ragazza con i capelli rossicci seduta davanti a loro.
A fianco a lei, c'era un uomo con il taglio di capelli biondo cenere, simile a quello di Levi.
"Oi, moccioso, io sono Auruo Bossard" "Smettila di imitare il capitano Levi! È in questi momenti che preferisco quando ti mordi la lingua!" Intervenne la ragazza, in difesa del moro.
Ad Eren scappò una piccola risata, che agli altri due non sfuggì, mentre discutevano. Poi però chiese "Perché lo hai chiamato 'Capitano Levi'?", ma se ne pentì poiché si sentì in soggezione. Hanji disse semplicemente "Perché è come il nostro 'Leader', se così si può dire" "Non sono il vostro leader, smettetela di affermare ogni volta ciò. Ed ora mangiamo".
In effetti nessuno aveva ancora toccato cibo. Tutti iniziarono a mangiare, scherzando qualche volta su quanto fosse basso Levi e lui ricambiava con sguardi severi. Eren si sentiva a suo agio in quel momento e, si perse nei suoi pensieri, ricordandosi quante volte fosse stato allontanato dai suoi coetanei, fin da piccolo. Una voce lo richiamò dai suoi pensieri, ma non avendo prestato attenzione, chiese "s-scusa, p-potresti ripetere?" "Ti ho chiesto perché non hai toccato cibo" "oh . . . Non ho fame" ma in quello stesso istante,si sentì la sua pancia brontolare. "Non avevi fame eh . . . Muoviti a mangiare, tra poco la mensa chiude". Nel frattempo Auruo, Petra ed Hanji si alzarono e salutarono Eren.
"Perché sei ancora qui?" chiese il castano con la bocca piena di riso. "Già ha le guance paffute, con il cibo in bocca sembra un castoro" pensò Levi."Mi va, inoltre ti spiego cosa faremo domani mattina alle 4.30". Il ragazzo sgranò gli occhi dopo che sentì l'ora in cui si sarebbe dovuto alzare la mattina seguente "Non fare quella faccia moccioso. Metterò alla prova la tua forza e la tua pazienza, dato che ormai avrai capito che voglio che ti unisca alla nostra squadra.Quindi ci vorrà del tempo" "Non ho molti muscoli, quindi non riuscirò a solleva . . ." "Forza mentale" "Oh . . . Capisco. Ma allora perché devo venire in tuta" "Ogni mattina corro, quindi verrai con me, hai qualcosa da ridire ?" "Nfh ngdj da ridifre" "Che hai detto?" "Non ho nulla da ridire" disse mentre ingoiava il boccone di riso,che aveva prima in bocca."Perfetto".
Il moro fece per alzarsi ma fu bloccato da Eren che lo guardava con quei suoi grandi occhi verdi, da far impazzire chiunque.

Pov's Eren
Perché diamine l'ho fermato!?!?!? Non posso mica dirgli che lo stalkeravo da tipo due anni,perché mi sembrava di averlo visto piu volte prima di entrare in questo istituto .Che scusa mi invento?!?!? Uff, oggi è la giornata delle figuracce, però quella di stamani è insuperabile.
Immagino che ora sia un pomodoro, va be dai, per concludere in bellezza ne farò un'altra "Dovresti dormire, sai. . . Resterai basso se passi le notti in bianco o almeno, bevi del latte ". MA CHE CAVOLO !?!??!?! Non so se ridere o piangere per ciò che ho detto.Però stranamente ero abbastanza tranquillo, forse mi potevo fidare di lui . . . Almeno così speravo.

Il moro lo guardò con sguardo quasi divertito. Non si aspettava una battuta del genere, detta così seriamente. Disse semplicemente "E tu smettila di essere sempre agitato ed intimorito, potresti fare invidia ai pomodori" . Detto ciò se ne andò, lasciando il ragazzo perplesso ma allo stesso tempo felice del fatto che gli avesse risposto in quel modo quasi scherzoso, nonostante il suo tono di voce freddo.

Una volta alla settimana gli alunni dovevano fare dei determinati test, per vedere fino a che punto riuscivano a controllarsi.
Per Eren non era facile, perché ogni volta gli facevano prendere delle pillole e,una volta finito, non si ricordava nulla di ciò che aveva fatto.(Ciò lo preoccupava anche un po').Era inutile fare questi test(a suo parere), perché così il castano non sarebbe mai riuscito a fare nulla!! Però a quelle persone non interessava più di tanto, o almeno così la pensava lui.
"Chissà come li fa i test Levi", si domandò mentalmente il castano. Già, ogni alunno aveva un test diverso, dato che le qualità di essi erano differenti rispetto a quelle altrui.

Una volta finito, si fece sera. Eren non aveva molta fame, bensì sentiva dolore al collo "Pazienza, non ci vado in infermeria. . . Cribbio !!! Domani mattina devo andare con Levi a correre, non posso assolutamente farmi vedere in questo stato!!!" Pensò il castano.
Si diresse quasi zoppicante in infermeria, dato che man mano che camminava, ogni parte del corpo doleva.
Quando arrivò, riconobbe una seconda figura famigliare, oltre ad Annie che era l'infermiera, ed anche l'insegnante di combattimento.
"Che male agli occhi, Annie hai qualcosa per allevia. . . Ciao Eren!" Lo salutò la figura, con un gran sorriso. "C-ciao Hanji" ricambiò Eren, anch'egli con un sorriso, ma a differenza sua, er un sorriso timoroso (?). "Come mai qui? Quanto tempo è passato dall'ultimo test? spero non sia nulla di grave " chiese Annie "Questa volta sono venuto subito (ma i doppi sensi non li metto appositamente), domani ho delle cose da fare" "Capisco".
Passarono dei secondi, che per il castano furono infiniti dato che si sentiva un po' a disagio. Quel silenzio si interruppe grazie ad Annie, la quale porse una scatola di antidolorifici ad Hanji.
"Per gli occhi vedi di mangiare mirtilli o carote" "Come mai deve farlo?" Chiese Eren inconsciamente e preso dalla curiosità. Senza dire che diventò rosso provò a chiedere delle scuse, ma fu fermato dalla castana che disse "Ho una vista abbastanza sviluppata" " Sei ipermetrope?" "Meglio, posso vedere le cose veloci in maniera lenta, se voglio, ed inoltre sono anche ipermetrope, come avevi detto prima" "Allora perché porti gli occhiali" "Hanno delle lenti speciali . . . Diciamo che sono da riposo" "Oh. . ." "Uhhh che fame, vado in mensa, vuoi che ti aspetti ?" "No grazie , ho già mangiato" mentì spudoratamente il castano. "Allora vado! Ci vediamo !" "Ciao".
Quando la castana se ne andò, si tolse la maglietta, facendosi curare da Annie ed una volta finito se ne andò, non prima di aver salutato l'infermiera.
Andò in dormitorio, mentre pensava alla giornata trascorsa,per lo più pensava solo a Levi, ma sono dettagli.
Prima di stravaccarsi sul letto e mettersi a dormire, si preparò lo zaino per il giorno successivo.

La sveglia suonò ed Eren si alzò subito , poiché pensò a quanto la mattina potesse iniziare bene, se passata con Levi, ragazzo che stalkerava non da qualche mese signori, ma ben due anni.
Quando si presentò davanti alla biblioteca, Levi lo prese per mano, senza proferir parola, ed andarono in mezzo al parchetto della scuola, dove c'erano molti alberi. Lo sbatte contro uno di essi e . . .

La sveglia suonò ed il castano,si accorse che era frutto di un suo sogno.Pensò a come doversi comportare quella mattina con Levi.

Angolo autrice (?):
Mi sento un po' cattiva ad aver scritto l'ultima parte. Va bien.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto (lo spero davvero) eh niente.
Ciao :3

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