Tredicesimo Capitolo

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Il castano, appena vide quella scena, scoppiò una sonora risata.
Si avvicinò a quell'individuo, per poi scoprire che era. . . AURUO.

Eren rimase sbigottito ma subito dopo ricominciò a ridere. Possibile che poteva essere così stupido?

"Eren, sai che ancora trovi la base a differenza degli altri?" gli disse l'uomo,domandandosi sul perché il ragazzo davanti a sé ridesse.
"Oh, è vero ! Ancora ci entro!"
Esclamò per poi immobilizzare l'uomo davanti a sé e, con voce roca gli sussurrò all'orecchio "Infatti mi porterai tu"
"Altrimenti?"domandò il biondo un po' sorpreso dal suo atteggiamento.
"Ti impedirò di tornare indietro" rispose come se fosse la cosa più normale da dire.

Così Auruo lo portò all'interno di una struttura dietro alla cascata, da cui il nostro protagonista si era tuffato.

Appena superata una porta in ferro, Eren vide delle figure che, sotto il dominio di Levi,stavano pulendo ogni parte dell'entrata.
"Sasha! Quelle ragnatele sul lampadario non si puliranno da sole!"
"Sì Levi" rispose qust'ultima impaurita,iniziando a volare per pulire tutto il soffitto.

Vide anche che Jean stava spostando alcuni mobili con l'aiuto di Marco e, Connie stava spazzando per terra.

Quando lo sguardo del castano, incrociò quello del più grande, quest'ultimo gli disse
"Era ora! Prendi la scopa che sta nello scantinato e aiuta a pulire per terra".

"O-ok" gli rispose un po' malinconico, poiché il tono utilizzato dal più grande era stato molto freddo, senza una nota di accoglienza o di mancanza nei suoi confronti.

Si stava dirigendo verso una porta aperta, dove si potevano intravedere degli utenzili per pulire, ma fu fermato dalla voce di Levi.
"Anzi no, sei bagnato. . .ti accompagno nella tua camera così potrai cambiarti."

"Forse lì mi darà un bacio? Aw che dolce, si vergogna a fare effusioni amorose davanti a tutti. . ."

Uscirono da una porta situata dalla parte opposta rispetto alla cantina e, davanti a loro si presentò una rampa di scale di marmo nero con sopra un tappeto grigio, che si divideva in altre due rampe di scale, le quali portavano in due posti differenti.
Se alzavi lo sguardo, potevi vedere un grosso lampadario in vecchio stile.
La cosa che colpì Eren furono le varie opere dipinte direttamente sul soffitto, come anche per le pareti.
Le finestre erano lunghe e strette, con ai lati una tenda biancha.

Presero la scalinata di destra e, una volta voltato l'angolo, si ritrovarono a camminare in un lungo corridoio, con alla fine una larga finestra.
Entrarono in una delle ultime stanze e, quest'ultima era spoglia e . . .aveva un'aria triste.

C'era un letto matrimoniale in vecchio stile fatto di legno, un ampio armadio e una finestra abbastanza grande da far entrare molta luce.
Vicino all'armadio era situata una porta e, quando Levi prese in mano il pomello di essa, rivelò un bagno abbastanza moderno per alcuni versi, ma con colori abbastanza scuri.
"Le-"
"Mi devi chiamare 'Capitano' e inoltre non mi dare più del 'tu'"
"Perché? Stai scherzando!?"gli domandò acido Eren, ancora incredulo su quell'affermazione.
Come risposta ricevette uno shiaffo da parte dell'altro e, come se nulla fosse, il moro gli disse "Fatti una doccia e cambiati. Poi scendi e aiuta a pulire. Chiaro?".
Nessuna risposta.
"Rispondimi"
Ancora nulla. Eren aveva ancora il volto girato e la sua mano posta sulla guancia.
"Jaeger!"gli urlò spazientito Levi, mentre si avvicinò al castano per poi far incrociare i loro sguardi. . . ma il loro contatto visivo durò poco, poiché il più piccolo abbassò la testa, per poi dire :
"S-Sì, ho capito . . . Lev- Capitano"
A quelle parole, il più grande uscì dalla camera.

Eren pov'S
Lacrime amare scorrevano lungo le mie guance, mischiandosi con l'acqua "leggermente" fredda . . . Proprio come i suoi occhi, come le sue parole, come i suoi gesti. . . Come il suo cuore.

Ci misi poco per asciugarmi e vestirmi con abiti in vecchio stile, proprio come quella casa, che nonostante fosse situata dietro una cascata, non era per niente umida e non dava segni di cedimento, inoltre mi chiedevo da dove proveniva tutta quella luce. . .

Scesi le scale, notando solo ora due corridoi ai lati della rampa di scale principale.
Perfetto, se questa notte non dormirò potrei vedere dove portano. . . La scelta difficile sarà se andare a destra o a sinistra.

Quando entrai all'entrata (non mi veniva un altro modo per scrivere questo), c'erano ancora molte cose da fare e, così mi rimboccai subito le maniche per dare una mano.

Parlammo molto, soprattutto del 'capitano' e, mi feci raccontare dagli altri cosa era capitato loro, una volta che ci eravamo separati.

"Stavamo camminando per il percorso più 'buio' e, ad un certo punto abbiamo visto quest'edificio dietro una cascata. Ci eravamo avvicinati e una volta entrati . . . Levi ci ha obbligato a cambiarci ed iniziare a pulire."disse Jean ma poi Marco aggiunse una cosa che il biondo si era 'dimenticato' di dire "Lo racconti come se non ti stessi per cacare sotto. . . Sia per il buio presente durante il cammino, che per lo sguardo inquietante di Levi".

Tutti risero, eccetto Eren. . . Nessuno chiamava il moro 'Capitano' o gli dava del 'lei'. . .neanche quando passava per vedere a che punto stavano con le pulizie.

Anche Sasha e Connie raccontarono ciò che li era accaduto, anche se quest'ultimo con un velo drammatico ma. . . fu divertente ascoltare l'esperienze altrui.

Si fece sera e, per tutto il tempo, pulirono la maggior parte della dimora.
"Che faaaameeee" urlò Sasha, una volta arrivati in biblioteca.
"Tanto per cambiare" sussurrò in risposta Connie, il quale per sua sfortuna, fu sentito dalla ragazza e iniziarono a bisticciare.

Furono bloccati dalla voce di Hanji, il che sorprese un po' tutti dato che non la vedevano da quando erano scesi dal furgone.
"Scusate se vi abbiamo fatto pulire tutto l'edificio, ma non lo utilizzavamo da molto e. . . Dato che siete le nuove reclute, toccava a voi."
Si sentirono vari borbottii contrari a ciò, ma la castana li ignorò, annunciando che potevano andare a cenare.

Tutti uscirono, meno che Eren e Hanji.
"Non vai con loro?"
"No, voglio rimanere a pulire. . ."disse malinconico.
Infondo aveva un carattere sensibile e il fatto che Levi lo stesse trattando così, non lo faceva sentire bene.
"Va bene, però non sai che ti perdi! Levi cucina molto bene e poi oggi ha fatto una torta!"

Eren pov's
Cosa? Che significa che ha fatto una torta?
Prima mi tratta di merda, ed ora fa le torte? È uno scherzo? (No dato che non sei su scherzi a parte)
"Preferisco pulire, ma grazie dell'informazione"

Hanji se ne andò ed io iniziai a pulire.
C'era molta polvere e la biblioteca era mooolto grande e, comprendeva anche una scala a chiocciola che portava al piano superiore.

Mi limitai a pulire solo il piano inferiore, dato che arrivò Levi incazzatissimo. . .

"Perché non sei a cena?"mi domandò con voce ferma, ma "leggermente" irritata.
"Non ho fame" risposi, quasi annoiato. . . Non ci volevo parlare con lui.
"Bene. . . Hai tre secondi di tempo per andare in sala e mangiare"
"Ho detto di non avere fame, sei sordo? Oppure non ti va di ascoltare le parole di un'ipocrita!? E poi perché questa mattina mi hai trattato così, se ora ti stai preoccupando per me !?"gli urlai contro quasi sul punto di piangere.
"Eren. . ."

Curvetta:
Non ammazzatemi per aver interrotto il capitolo così ed anche per aver pubblicato con un ritardo stratosferico . . . Spero che non ci siano troppi errori e che sia di vostro gradimento . . .

(Vorrei ringraziare le persone che stanno leggendo e votando questa storia, mi rende felice e soddisfatta)

Momento spam:
Ascolti  gli 1D e sei fissata con le "Larry", passa a leggere la mia nuova storia "Tutto partì da un libro" . . . Vedrai che te ne pentirai !

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