Decimo Capitolo

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~Passò molto tempo da quel giorno e, in tutto questo periodo, Eren stava riaquistando la memoria.
Di conseguenza anche il castano e Levi si stanno riavvicinando di più (anche se in maniera segreta, ovviamente)~

Era una giornata come le altre all'interno della scuola e,le lezioni procedevano come al solito.

"Che bello, adesso c'è combattimento" disse contento Connie, dato che era molto bravo in questa materia e, perché era l'unica ora nella quale si equivaleva molto con Sasha,mentre combattevano senza usare poteri.

D'altro canto, Jean e Marco non erano altrettanto contenti quanto il rasato, dato che venivano sempre messi insieme, durante quest'ora.

Una volta scesi in palestra, si formarono le coppie. (Eren stava in coppia con un compagno di classe, dato che Levi era più grande di lui e, quindi non stavano in classe insieme).

Appena la professoressa Annie diede il via agli allenamenti, tutti iniziarono a combattere.

Marco e Jean si stavano menando in maniera molto esagerata, ma nessuno disse niente.

"Gay di merda" disse Jean sottovoce, rompendo quel silenzio creatosi tra i due, da molto tempo.
"Ti ricordo che il gay di merda in questione, ti ha fatto troppi favori"
"Non c'era bisogno di baciarmi per dispetto. Guarda che hai combinato"

Marco prese Jean dalla maglia, mise una gamba dietro una del biondo, mentre l'altra era piegata in aventi e . . . Magicamente Jean si ritrovò a terra, mentre Marco lo guardava arrabbiato.
"Non sai proprio cosa significa amare una persona ma non poterla baciare, toccare e. . ."
"E, cosa ?"
"E mostrarle tutto l'amore che si prova. . . Specialmente nel tuo caso, dato che sei un omofobo, egoista"
"Non sono omofobo"rispose il biondo in tutta risposta.
"Beh, resti comunque un egoista"

Jean si alzò e guardò Marco direttamente negli occhi.
"Perché mi ami?"chiese quasi sussurrando.
"Ei ! Voi due! L'ora è finita da un bel po'! Se volete mangiare vi conviene muovervi a cambiarvi!"disse Eren, il quale di stava dirigendo verso l'uscita.(Non vedeva l'ora di vedere Levi e poterlo baciare).

Si sentì la porta chiudersi.

Marco si rese invisibile. Erano rimasti soli in palestra.

"Perché ti sei reso invisibile?"nessuna risposta.

Le luci si spensero,le serrande si abbassarono . . . Era tutto buio.
"M-marco" sussurrò.
"Marco! Ho paura del buio lo sai!" Disse quasi sul punto di piangere.
Jean ricevette uno spintone. . . un calcio . . . un pugno in pieno volto.
"STRONZO! ACCENDI QUELLA FOTTUTA LUCE! VIGLIACCO!"

"Sai. . . Quando ti baciai,ero felice . . ." Disse ad un certo punto l'altro. "Poi me ne pentii. . . Iniziai ad avere paura di te perché pensavo in una possibile vendetta da parte tua, ma me lo aspetto anche adesso. . .quando vidi che non t'interssava più nulla di me . . .mi arrabbiai molto, però ora sai cosa. . .penso che in realtà tu non mi abbia mai accettato neanche come amico"
"No, questo non lo devi pensare neanche lontanamente."
"Ovvio che dici ciò. Con tutti i favori che ti facevo . . . La nostra ipotetica amicizia è nata perché ti ho fatto un favore. . .ora come ora, vorrei non averti mai conosciuto. . ."
"Non è vero! Eravamo vicini di casa. . ."
"Pff e secondo te n-non me lo ricordo?"
"La prima volta che ti parlai . . . Eri così triste,dicevi sempre di voler essere invisibile, così che nessuno vedesse la tua sofferenza. . . Poi capii quella frase che per me non aveva senso"
"Avevamo cinque anni, ci credo. . ."
"Sai non sapevo che i tuoi si menassero così forte, tanto da ammazzarsi. . . Lo scoprii solo due giorni dopo che eravamo diventati amici"
"E quindi? Non mi v-va d-di parlare del mio passato,specialmente se conosco il tuo."
"Ognuno di noi ha un passato diverso, ma il passato è il passato. Ormai mi sono abituato a dei genitori che mi ignorano. . . Soprattutto dopo quando mia sorella si è buttata da quel balcone. . . Davanti a me".
"Hai d-detto c-che i-il passato è il p-passato, ma il dolore rimane lo stesso. . .questo non lo puoi negare" ormai Marco stava piangendo e, fu accompagnato anche dal biondo.

Rimasero così . . . In piedi. . . Con i loro cuori pieni di dolore. . .

"Marco . . . T-ti prego, vieni di fronte a me"
Appena Jean allungò la mano di fronte a se, sentì una presenza che abbracciò.
"Che stai facendo. . . Staccati Jean"
"Non so se ti amo. . .ma . . .ti prego . . . Voglio conoscere il Marco che sei veramente"
Marco si staccò "Che vuoi dire con 'non so se ti amo'"
"Da dopo quel bacio . . . Sono rimasto confuso persino sui miei sentimenti. . . Su tutto. . . Non so se provo attrazione verso di te. . . Cioè. . ."
"In pratica stai diventando bisessuale da dopo un bacio a stampo che ti ho dato?"
"Forse . . ."

Marco baciò Jean. . .
Il bacio divenne più passionale, solo che il biondo si staccò.
"S-scusa, s-solo che è strana come cosa"
"Non ti preoccupare"

Si diressero in mensa, ancora aperta per loro fortuna e, si sedettero con i loro compagni di squadra,notando Levi ed Eren più . . . Vicini.
"Jean,che hai fatto?" Chiese Hanji, con tono preoccupato.
"Diciamo che Marco mi ha spiegato alcune cose" rispose poco convinto."Però ora è tutto risolto".
"Meno male. Almeno per la missione non litigherete" disse poi Petra.
"M-missione?"chiesero in coro Marco e Jean.
"Davanti al parco, questa sera alle 10.30. Vi spiegheremo tutto lì" disse poi Levi.

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Lo so, il capitolo è corto, però se sarò dell'umore, aggiornerò presto.

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