Quarto Capitolo

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Eren era abbastanza agitato, ogni volta che vedeva Levi riusciva solo a sentirsi così.
Passò quasi un mese da quel bellissimo episodio (o almeno così gli piaceva descriverlo ad Eren).
Ogni martedì mattina i due si allenavano e Levi notò quanto era migliorato il castano,mentre quest'ultimo era felice di aver instaurato un bel rapporto con la squadra e con alcuni suoi compagni di classe, diventando quasi amici.

Era una domenica, giorno libero per gli studenti che concede anche di uscire fuori dalla scuola, entro un certo limite ed orario. (Se non ritornavi verso le nove di sera, subivi una punizione).
Levi aveva deciso di portare Eren fuori da quella struttura, anche se erano le 5.00 di mattina e non era sicuro di poterlo svegliare con le buone, infatti aveva portato un secchio per precauzione.
Entrò nella sua camera e vedendolo dormire, decise di fargli una foto, pensando "Non capita tutti i giorni di vederlo così sereno e spenzierato".
"Eren, svegliati" gli disse mentre lo squoteva. "Mmmm, Levi fammi dormire mmm" disse mentre si girava dall'altra parte del letto. Era raro quando il castano lo chiamava per nome,perciò rimase un po' sorpreso.
"Ti porto da una parte" gli disse poi. "Di domenica ? E dove? Sarà prestissimo! Ma tu la mattina non vorresti dormire?" " E tu la mattina fai così tante domande? Dai su svegliati!" Rispose con un tono di voce un po' più alto. "No" "Bene". Levi andò a riempire il secchio che aveva portato ed una volta in camera gli urlò "Eren hai tre secondi per svegliarti o ti bagno!!" "Sì si" "Tre" "Ma voglio dorm. . ." "Due". Il castano si girò e lo vide con un sorriso malizioso ma ciò che lo spaventò, fu il secchio con dell'acqua "Va bene, mi alz. . ." Ed ecco che si ritrovò completamente bagnato "Sono una persona di parola" "Me la paghi" sussurrò il più piccolo. "Che hai detto!" "Ci sarà il giorno in cui potrò avere la mia rivincita" "Che ragazzo ambizioso, comunque, preparati che ti porto fuori dall'istituto" "V-va bene".
Mentre il castano si stava preparando, Levi stava cambiando le lenzuola e nel frattempo gli aveva preparato un borsone con dei vestiti di ricambio, dato che si sarebbero sporcati in quella giornata, anche se ciò non gli andava molto a genio.
Vide Eren entrare in camera, era vestito con una maglia a maniche corte bianca con sopra una felpa beige,jeans neri ed un paio di converse del medesimo colore. "Andiamo" disse il moro, lanciandogli la borsa. "S-si" disse mentre metteva una sciarpa rossa."Capisco che sia autunno, ma non fa poi così freddo" lo riproverò il moro e, per tutta risposta il più piccolo disse "S-sono freddoloso". Il moro non gli credette più di tanto, poiché se la portava sempre, ma lasciò perdere, per il momento.
Si incamminarono fuori dalla scuola, mentre Eren stava facendo molte domande a Levi, il quale non rispondeva neanche ad una. "Hai una bella parlantina per esserti appena svegliato, non so se te l'ho già detto" "Sì, poco fa in camera mia".
"Uffa, posso sapere almeno dove stiamo andando?" Disse poco dopo Eren, interrompendo il silenzio creatosi "Ti va di fare un dolce?" "Eh?" "Hai capito bene, oggi ho intenzione di fare un dolce o anche più. Quindi ora stiamo andando al supermercato per comprare il necessario" "Eeeeh? Ma non avevi detto che non ti piacevano?" "Ho detto che non mi piacciono in maniera particolare." "In ogni caso, non so neanche che dolce fare." "Uff, pensa ad un dolce che hai già preparato" "Più facile a dirsi che a farsi" borbottò in risposta il castano.
Arrivarono a destinazione ed Eren disse ciò che serviva, al moro.La cosa più buffa era che Levi essendo diversamente alto, non riusciva ad arrivare alle cose poste in alto e di conseguenza, al castano capitò più volte di doverlo aiutare.
Finito di fare compere se ne andarono.
"Ora dove andiamo?" "Nel mio appartamento, mi sembra ovvio" "Ma non vivi al dormitorio?" "Ci sono dei vantaggi a fare le missioni" "Oh. . .".

Colori monotoni dominavano la sua casa. Appena entrati, si poteva vedere una sala con due divani in pelle nera ed una poltrona bianca,i quali, erano posti attorno ad un tavolino in vetro. Inoltre c'erano tantissime librerie grigie con molti libri,però Eren non ebbe il tempo di avvicinarsi per vedere più o meno che generi di libri leggesse il più grande . Non c'era la TV, però si potevano notare dei quadri con paesaggi di vario tipo, oppure di cieli notturni,poggiati sopra muri color bianco.
Camminarono sopra il pavimento di parquet nero, fino a raggiungere una porta grigia in legno, che una volta aperta, mostrava una cucina ad isola.
"Iniziamo?" "Non posso credere che alle 6.00 del mattino stia facendo una torta" "Smettila di lamentarti ed iniziamo".
Levi seguiva alla lettera ciò che gli diceva il castano per fare una torta al cioccolato e, qualche volta capitava che le loro mani si sfiorassero.

"Stai cantando From Eden?" Chiese ad un tratto Levi mentre cucinavano "S-Sì, ti piace Hozier?" "Ha il suo stile" "Ho provato a fare qualche suo pezzo alla chitarra" "Se vuoi, dopo mi faresti sentire qualcosa? " "Se vuoi. . . Suoni anche tu la chitarra?" "Ho imparato a suonare qualche strumento tra cui il pianoforte, il violino e la chitarra. Mia madre era una un'insegnante di musica e devo dire che la mia passione per la musica parte da lei e . . . Sto parlando troppo" "M-ma no. Mi fa piacere sentirti parlare"
Levi notò che Eren arrossì violentemente "Può fare il cosplay di un pomodoro o di qualsiasi cosa sia di color rosso" pensò il più grande. "Non sono molto bravo ad utilizzare questi arnesi" disse Levi "Almeno mischia gli ingredienti con il mixer, è facile"
Quando il moro provò ad accendere "l'arnese", l'impasto gli venne tutto in faccia." Come non detto" disse Eren, fermando una grossa risata, guardando la faccia schifata del più grande. Si avvicinò con un fazzoletto per pulirlo ma poco dopo si accorse di quanto fossero vicini. In tutto ciò Levi rimase un po' sorpreso, ma non mutò la sua espressione disgustata per essersi "autosporcato".
"Come mai ora sei rosso? Comunque per la cronaca so pulirmi da solo, se mi aspetti finiamo insieme".

Levi's pov
Quel moccioso, ma che gli salta in mente ?!
Capisco che l'acqua come risveglio non sia molto piacevole, ma lui ha esagerato! Non puoi avvicinarti così tanto a me, è imbarazzante. Forse sono l'unico tra i due a farsi dei problemi e, probabilmente lui neanche sa cosa si prova ad essere innamorati.

"Essere innamorati". . . Chi se lo aspettava poi,che io freddo come sono, mi potessi sciogliere per un moccioso. Avvolte accadono delle cose che neanche per sogno ci possiamo immaginare.

Una volta che Levi ritornò dal bagno, misero la torta in forno, ma questa volta nella cucina regnava un silenzio imbarazzante.
"Levi" lo richiamò il castano,dopo un bel po' "Mh" "Qualche volta mi hai accennato di alcune missioni che svolgi anche insieme alla squadra, in genere cosa fate?" "Non ti riguarda" "Invece si. Hai detto tu che i miei poteri potevano risultare utili per . . ." "Ho detto che non ti riguarda" "Invece si!" Urlò il ragazzo. "Senti, calmati nel frattempo, non voglio una crepa nella mia cucina. Comunque te lo spie. . ." "Ti preoccupi per una fottuta crepa nella tua cucina ?!?!?!?" "Non sto. . ." "Ah Capisco, sono solo un oggetto che ha un potere che ti serve, e niente di più. Speravo fossi dive. . . L-Levi p-perché ti stai avvicinando?" "Prendo un paio di pezze dietro di te per cacciare la torta dal forno, vorrei evitare di ustionarmi e di mandare a fuoco la casa. Comunque ti spiegherò tutto, ma non oggi."
Eren era molto imbarazzato e voleva uscire per riprendersi un'attimo. Era abituato alle figuracce, ma questa volta aveva esagerato. Inoltre non aveva coraggio di chiedergli scusa.
"Esco un'attimo, manca il burro" disse mentre prendeva la sciarpa rossa. "Burro? Ma sta qui" pensò Levi "Eren" lo chiamò il moro. "Eren ascoltami" disse mentre scendevano le scale. "Eren fermati" cercò di fermarlo mentre correvano sul marciapiede. "Eren!" Urlò mentre il castano si fermò. "Che succede? Se è per prima. . ." "Mi spiace" disse quest'ultimo quasi sul punto di piangere, interrompendolo.
"In fondo hai ragione, però stai sicuro che ti verrà spiegato tutto" "Ma ho esagerato" "Non fa niente, torniamo indietro. Infondo dopo mi Debi far sentire come Suoni la chitarra e poi dobbiamo fare tante altre cose. La giornata è ancora lunga" disse Levi in maniera quasi felice "Va bene" rispose Eren contento di aver trovato una persona speciale come Levi . . . Già speciale.

Curva autrice:

"Perché curva autrice?"
"Sono strana e non mi piacciono gli angoli (specialmente quando ci vai a sbattere con il mignolo del piede)"

A quanto pare, anche se non vado al mare, non aggiornerò ogni giorno. Uff. . . Va be.
Però dai, sto già lavorando al quinto capitolo, yee(?)

"Ti piacciono i chibi per caso?"
"Io?Ma come te ne sei accorto? Sei un genio!"

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