Quinto Capitolo

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"Certo che ne hai di fantasia per inventarti scuse. Il burro stava davanti a me." Disse Levi mentre rientrarono dentro l'appartamento. "Preferisco non parlarne" rispose Eren, quasi sussurrando.
Cacciarono la torta dal forno , la quale per poco non si bruciava.
"Prendi la cioccolata che abbiamo sciolto prima a bagno maria, farà da glassa alla torta. Poi dobbiamo metterla in frigo." "Va bene".
Una volta fatto ciò, Levi disse "Io pulisco la cucina, tu invece vai in sala. Ti raggiungo dopo".

Eren finalmente poté vedere che generi di libri leggeva il più grande.
C'erano tantissimi libri e mensole, le quali occupavano quasi tutte le pareti assieme alle librerie grigie.
La maggior parte dei libri erano dei romanzi, ed alcuni erano di Wulf Dorn, oppure c'erano libri di letteratura gialla. Notò anche dei manga,così ne prese uno e si sedette sulla poltrona, ma venne subito assorto(?) nei suoi pensieri.

Eren's pov
Levi Ackerman . . . Levi . .
Come mai penso che l'ho già visto? Sua madre era un'insegnate di musica . . . Mia madre conosceva una donna che faceva questo mestiere, ma non ricordo se aveva figli o meno.

"Come mai indossi sempre quella sciarpa?" Chiese Levi, distraendo il più piccolo dai suoi pensieri. "È un regalo di una persona che . . . per me era molto cara" "Era? Che è successo ?" "È morta" disse Eren quasi sussurrando.

Levi's pov
Non capita tutti i giorni che le persone ti confidino questo genere di cose. Non so che dirgli.
"Anch'io avevo una sorella, solo che ora non so dove sia" ma che genio, dirgli i cazzi miei non può aiutarlo, ormai il danno è fatto "In che senso?" "Io e la mia famiglia eravamo in macchina. Ad un certo punto un camion ci prende in pieno . . . mia madre morì sul colpo mentre io e mia sorella ci salvammo, solo che non la vidi più da quel giorno. . ." "S-scusa, non pensavo avessi un passato così triste" Perché, il tuo non lo è? Possibile che abbia un carattere così menefreghista nei suoi confronti. Perché mai deve dispiacersi per me? Uh,ovvio, non sa che dopo mia sorella e mio padre (che non ho accennato) hanno fondato quella scuola di merda,dove va pure lui . . . In ogni caso, non devo dirgli nulla.
"Non dispiacerti per me. Non serve" "V-va bene".

Eren abbracciò Levi, prendendolo un po' di sorpresa, ma fu quasi subito ricambiato. "Levi, ti aiuterò a trovarla. Non penso che sarà morta" " Non ti ho apoena detto di non dispiacerti? E poi sei tutto matto. Se mi presentassi a casa sua dicendole di essere suo fratello, penso che non mi crederebbe". Il più piccolo si staccò dall'abbraccio e, guardandolo dritto negli occhi, gli disse "Invece no. La famiglia è importante e. . . " "Eren, non ti preoccupare, piuttosto . . . Mangiamo la torta ?". Il castano annuì, mentre Levi si alzò per andare in cucina.

"Non ti piace? " chiese il moro, notando l'espressione di Eren quasi in segno di disgusto. "No no, anzi, il contrario. Solo che . . . Nulla,mi ricordo che era un dolce che faceva sempre mia madre. Era una pasticciera molto famosa nel paesino dove vivevamo" "È una cosa negativa?" "Affatto. Sono contento che sia riuscito a fare questa torta oggi. Dopo la sua morte provai a rifarla tante di quelle volte, ma non ci riuscivo. Pensavo che non fossè come la sua. Inoltre, un giorno,delle persone mi presero e mi portarono nell'istituto e così non mi potei più esercitare nel farla. Ma non solo questa, anche tanti altri dolci che lei faceva." (Mi spiace per la ripetizione dei "mi") "Sei troppo attaccato al passato" "Sarà, ma non me ne pento." Detto ciò, ricevette la torta fatta, in faccia. "Se farai sempre questi ragionamenti, arriverai ad un punto in cui non accatterai più il futuro e. . ." "Ackerman! Levi Ackerman! Prima l'acqua, ora anche la torta." Eren interruppe il più grande mentre prendeva la farina. "Non avrai intenzione di lanciarmela addosso spero" "Peggio" disse ciò mentre Levi iniziò a correre per la casa. "Non mi sfuggirai, Levi!".

Stavano correndo per tutta la casa da molto tempo e, ad un certo punto, Levi si fermò e il castano, inciampò trovandosi sporco anche di farina. "Fammi indovinare, dopo mi avresti lanciato l'acqua ?" "Sì, mi sembra ovvio, ma dato che ora non posso più farlo. . .". Eren balzò in piedi ed abbracciò il più grande. Caddero a terra, causando un tonfo abbastanza forte. "Che stai facendo?" "Ora sei sporco anche tu". Il moro sorrise pensando fino a quanto potesse essere infantile il castano. "Dai ora alzati" "Nah, sei comodo, perché dovrei?" "Per chi mi hai preso? Per un letto". Eren alzò la testa "Probabile". Ora i loro volti erano molto vicini. Tutti e due volevano ridurre quella distanza a 0, ma non successe nulla. Il castano si alzò aiutando anche l'altro ,il quale lo porto in un'altra stanza, il bagno.
"Ci facciamo una doccia ed usciamo" "Perché ?" "E me lo chiedi pure ?" "Ah. . . Ehm. . . Però . . . C'è un solo box doccia" "Tanto nelle docce comuni, ci laviamo abbastanza vicini, quindi non vedo il problema".

Eren's pov
Levi si sta spogliando davanti a me. Ha tante cicatrici. . . Troppe.
"Come te le sei fatte?" "Cosa?" "Le cicatrici" "Fatti gli affari tuoi" "Scusa".
Molto evidentemente non gli piaceva parlare di questo tipo di cose . . . Forse neanche avrei dovuto chiedergli una cosa simile.

"Ti fai la doccia vestito per caso?"
Era. In. Boxer. Sento sranamente caldo "Hai un ventilatore ?"
Che cazzo ho appena detto . . . O mamma . . . "Certo che i mocciosi d'oggi sono strani". Almeno non ha detto qualcosa come "ma sei scemo?"
"Ora perché sorridi?" "Nullaaa" dissi mentre mi spogliavo. "Stai mettendo su muscoli" "Dici?" "Rispetto a prima, direi di si".

Entrambi entrammo nel box doccia nudi. Ho cercato in tutti modi di non quadrare li ma alla fine ho dovuto farlo perché mi era caduta la saponetta.
ERA ENORME!! (Rido troppo per le stronzate che scrivo) molto probabilmente farò fatica a non rimanere traumatizzato per tutta la giornata.

Dopo essersi fatti la doccia,i due si vestirono.
Levi indossava una maglia grigia ed un paio di pantaloni neri,mentre Eren una maglia nera e dei pantaloni beige.
"Dove andiamo?" "In un luogo" "Molto utile come cosa" "Smettila e pensa a camminare". Uscirono di casa e,si diressero verso una banca.

Nel frattempo, in un palazzo vicino a dove camminavano i due, c'era un individuo sospetto che stava affacciato alla finestra. Portò il telefono vicino all'orecchio e disse "Sono vicini, tra poco potete avviare il piano"

Curva Autrice:
Ma chi sarà mai sto qua? Che piano? Dove staranno andando Levi ed Eren? Eren si riprenderà dal trauma del pene grande?

Ma soprattutto. . . La mia connessione internet sarà mai stabile per pubblicare i capitoli ? Mistero.

Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, ciau :3

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