Undicesimo Capitolo

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Il castano stava cercando in tutti i modi di staccarsi il moro di dosso, ma con tentativi inutili.

"Mmmpf. . . Levi, l-levati" disse Eren,appoggiato su un albero del parco mentre Levi lo stava baciando, in punta di piedi.

"Perché mai dovrei spostarmi?"disse poco dopo.
"Sono già le 10.25, dobbiamo recarci all'entrata del parco"
"Uff, che noia"disse il moro roteando gli occhi, girandosi di spalle mettendo il broncio mentre aveva le braccia conserte.
A quella visione, Eren lo abbracciò da dietro sussurrandogli qualcosa all'orecchio, che rese Levi felice.

"Dai muoviamoci"
"Sei peggio di me, quando fai così"
"Dillo che ti piace ricevere attenzioni da me" rispose l'altro con sguardo perverso, mentre stava per mettere una mano sulla patta dei pantaloni di Eren, puntualmente fermata dalla mano di quest'ultimo, così da unire le loro mani.

"Sai, è così bello poter ricordare i nostri momenti" disse il castano con tono un po' nostalgico ma anche triste, mentre stavano per raggiungere l'entrata, dove non c'era ancora nessuno.
"Eren. . . Anche se non ti fossi ricordato più nulla . . .io ti avrei amato ugualmente".

A quelle parole il castano rimase affascinato dalla forza di volontà di quell'uomo . . . Insomma, non era facile star con una persona, la quale non si ricorda dei momenti passati insieme. . . E inoltre, all'inizio non si ricordava neanche di lui.
"Ora stiamo insieme. . . Quindi ci creeremo dei ricordi della coppia che siamo adesso. . . quindi moccio-"
"Grazie . . ."
"Eh? Oi, Eren, ti senti bene? Perché mi ringrazi?"
"Sono fortunato ad averti come ragazzo . . .sai, ti amo e-"
Levi lo interruppe, dangli un bacio a stampo, che non s'intensificò,poiché erano arrivati gli altri.

Davanti a loro, si presentò un furgone nero, dove alla guida c'era Furlan e, al fianco Auruo.(neanche mi ricordavo di loro)

Appena entrarono nel retro, trovarono Petra e Hanji, intente a vedere una mappa sul computer con l'aiuto di Armin ed Annie.

Connie e Sasha stavano parlando, mentre Jean e Marco erano l'uno appollaiato all'altro, in assoluto silenzio.

"A quanto pare Hanji non ci ha avvisati che passava Furlan con la macchina, meglio così" pensò il moro.

Appena chiusero la porta, la macchina uscì dalla scuola.

"Bene, inizio con il dirvi che . . . Questa non è una missione per la scuola" iniziò a spiegare Levi, con molta calma, senza che nessuno facesse domande, anche se le facce dei più giovani erano sconvolte, eccetto quella di Eren, il quale sapeva già tutto.
"Dovete sapere, che voi fate parte di famiglie distrutte moralmente. . . Così tanto distrutte che . . .vi hanno mandato in questa specie di scuola, dove, come ben sapete, si eseguono degli esperimenti su di noi. Dovreste essere anche a conoscenza che i poteri-"

Venne interrotto da Eren, il quale continuò ciò che stava raccontando il suo ragazzo.
"Si risvegliano con dei traumi di qualsiasi genere . . . Con questo, Levi voleva dirvi che esistono persone con poteri già risvegliati sin dalla nascita. . . Appena il bambino viene partorito, per sfortuna del feto, la madre muore dopo il parto, mentre il padre, per qualche strano motivo, si ritrova a togliersi la vita dopo qualche settimana m-"

Il moro riprese la parola, un po' urtato del fatto che fosse stato interrotto poco prima
"Mentre la famiglia, volendo evitare una brutta fine, dona il figlio 'speciale' agli scienziati, i quali fanno esperimenti su questi poveri bambini e-"
"In pochi si salvano da queste torture, ma psicologicamente, vengono annientati come se nulla fosse . . . Perdono la sensibilità, persino il carattere e. . ." nonostante il castano lo avesse interrotto di nuovo, non riuscì a continuare la frase.
"Diventano macchine da guerra"

La spiegazione, fu chiara a tutti, ma non capirono il perché i due s'interrompessero continuamente.

"Bene! Ora passiamo al piano!" disse molto entusiasta Hanji, la quale voleva sdrammatizzare il tutto, dato che l'atmosfera creatasi era abbastanza tesa.

"Alloooraa!! Oggi sarà l'ultimo giorno in cui avete potuto ammirare la struttura scolastica!! E, sapete il perché ?"
"N-no, perché?" chiesero i più giovani con un po' d'incertezza e, anche timore, poiché non si aspettavano una risposta positiva da parte della castana.

"Beh, diciamo che il preside, ancora ha messo gli occhi su di voi . . . Ma dopo oggi, non vi posso promettere nulla di positivo"

"A-aspetta . . . Che intendi dire ? I-"
"Forse è meglio che la fai finire di parlare. Non pensi sia meglio, Jean?"disse Marco al biondino, poiché voleva sapere il prima possibile cosa avrebbero fatto quella notte.

"Stavo dicendo. . . Dato che non è giusto fare esperimenti su di noi . . . Poff, appare 'un'organizzazione segreta' che va contro queste persone, le quali uccideremo . . . Ovviamente prima di fare tutto ciò, starete per un po' di tempo ad allenarvi, in un luogo, di cui solo noi siamo a conoscenza . . . Prendete tutto ciò, come un passaporto per la libertà o quello che volete!!!"

"E se noi ci rifiutassimo?"chiese Connie, al quale non andava molto a genio la cosa.
"Beh, quella è la porta . . .ma sappi che la macchina sta andando ad una velocità strabiliante . . . Quindi moriresti subito e . .  Da quel che so, tu non puoi volare"

"Altre domande?"
"Il cibo com'è?"
"Sasha, ma che razza di domanda è?"chiese Jean,  ma ricevette solo una gomitata da parte della ragazza.

"Beh, il cibo è ottimo!" Rispose in modo allegro Petra, rimasta in silenzio per tutto il tragitto.

Il resto del viaggio passò tra domande poste dai più giovani, alle quali i più grandi dovettero rispondere. (Se avete dei dubbi sulla storia oppure ci sono cose poco chiare, commentate su questa "roba" obliqua)

Una volta arrivati, tutti i kohai erano mezzi addormentati. . . beh, infondo erano le 4.00 del mattino.

Appena scesi, davanti a loro si presentò una foresta enorme.

"D-dove siamo?"chiese Sasha, un po' infreddolita.
"Donna dalla fragranza di patate, e anche voi altri. Vi dico che dovrete attraversare la foresta da soli, e raggiungere il nostro accampamento, da soli."rispose Furlan, ancora all'interno della macchina, per poi partire, lasciando Eren, Sasha, Connie, Marco e Jean soli.

"Penso che sia già iniziato il nostro allenamento" disse Marco prima di iniziare ad incamminarsi verso l'interno della foresta, seguito dagli altri.
"Secondo voi quanto tempo ci vorrà per arrivare?"chiese Connie, con voce assonnata.
"Non saprei dirti, ma dobbiamo stare attenti. . .sicuramente non sarà semplice arrivare"

Angoletto:

Scusate se non ho aggiornato per molto.

Comunque è da tipo oggi pomeriggio che ho corretto grammaticalmente solo due capitoli. . . Non pensavo portasse via del tempo. Va be. Ho già iniziato a scrivere il dodicesimo capitolo, quindi aggiornerò presto (o almeno spero).

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