Chapter Twenty

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DIANA'S POV
Mi svegliai di soprassalto, mi guardai intorno e nulla, ero ancora in trappola ed io che per un attimo avevo pensato fosse tutto un brutto sogno.
L'unica cosa positiva è che non ero più legata, mi alzai velocemente dal materasso e andai verso la porta, ovviamente era chiusa. Inizia a tirare numerosi calci ed a dare spallate ma era inutile, non si apriva.
Mi avvicinai alla finestra e guardai giù, era troppo alto e buttarmi significava porre fine alla mia vita e questo no, non potevo arrendermi così presto.
Sentii una chiave girare nella serratura della porta, tornai velocemente a sedermi sul materasso, entrò Alex.
"Brutto figlio di puttana fammi uscire"
"Ehy stai calma, dov'è finita la Diana che conoscevo?"
"E dov'è finito il bravo ragazzo che si mostrava tanto gentile e premuroso con me?"
"Non è mai esistito"
"Bene, da ora non esiste più nemmeno la ragazza che hai conosciuto"
"Non è un poblema, tanto prima o poi.."
"Io non morirò, quella non ha il coraggio di uccidermi"
"Ne sei sicura?"
"Brutto stronzo fammi uscire!" Urlai andandogli incontro e tirandogli qualche pugno sulle spalle, in quel momento mi accorsi che aveva il mio telefono nella tasca posteriore di jeans, dovevo riprenderlo.
"Smettila" Disse lui fermo e bloccandomi le mani
"Posso farti una domanda? Dove ci troviamo di preciso?"
"Nella periferia di Londra"
"Ma da quella finestra non si vede la città" Lui andò verso la finestra ed io lo affiancai "Vedi?"
"Siamo in un punto molto alto ma abbastanza lontani dalla città per impedire che si veda completamente" Mentre parlava riuscii a prendere il telefono ed a metterlo nella tasca della felpa.
"C'è qui il tuo capo?"
"No, è partita. Tornerà questa sera tardi" Tornai a sedermi sul materasso "Anche io devo andare, tu non muoverti, ah come se fosse possibile"
"Appena sarò libera me la pagherai cara" Lui ridacchiò uscendo dalla stanza e chiudendomi a chiave.
Aspettai un po' di tempo e poco dopo mi affacciai giusto il tempo per vederlo uscire dal palazzo, presi velocemente il telefono e la prima persona che chiamai fu Niall:"Niall ti prego rispondimi.."
"Diana cazzo sei proprio tu?"
"Oddio Niall" Scoppiai a piangere
"Diana dove sei? Come stai? Che cazzo ti ha fatto?"
"Niall.. Ti prego vienimi a salvare ho tanta paura"
"Certo piccola.. ma ora calmati e prova a respirare, ho bisogno che tu mi dica dove sei"
"Sono nella periferia di Londra, un palazzo molto alto e ti prego, lei mi ucciderà"
"Lei chi?"
"Quella che era nelle foto con te"

NIALL'S POV
Quella che era nelle foto con me, Hope!
"Quella troia, okay Diana stai calma io ti vengo a salvare ma porca troia farò il più in fretta possibile"
"Niall sta tornando! Ti prego avvisa qualcuno che possa arrivare anche più in fretta di te, ora mi uccide"
"Chi Diana? Chi sta tornando?"
"Alex si è accorto che ho di nuovo il telefono e.." Non finì la frase che si staccò la linea, merda.
Iniziai a camminare velocemente per la stanza passandomi più volte la mano tra i capelli, dovevo agire si ma come? Corsi in camera mia, presi i contanti, la carta d'identità e mi precipitai in macchina, dovevo prendere il primo volo disponibile per Londra, in fondo io ero Niall Horan, lo avrei trovato in fretta.
Una volta in macchina chiamai Bradley:"So dov'è" Inizia a raccontargli tutta la storia "Okay Niall, ora vado da lei"
"No aspetta, da solo è troppo rischioso, devo esserci anche io"
"Ma sarà troppo tardi"
"No asccolta, fidati di me. Sto già andando all'aeroporto, tu dirigiti solo nel luogo ma non entrare, non fare nulla. Appena arrivo ci intrufoliamo, mettiti tipo un cappuccio e non farti riconoscere"
-
Erano passate circa tre ore da quanto mi aveva chiamato Diana, speravo di essere ancora in tempo e Bradley beh sarà sicuramente stato là tutto il tempo, per lei farebbe di tutto.
Scesi dal taxy che mi aveva accompagnato fino alla periferia, lo pagai velocemente e corsi verso il palazzo che avevo visto in lontananza ed iniziai a cercare Braldey:"Brad, Brad ci sei?" Sussurrai aggirandomi intorno al luogo dove era rinchiusa Diana.
"Sono qui" Da dietro un cassonetto della spazzatura spuntò Bradley, aveva un cappuccio in testa"Cazzo Niall mi hai fatto aspettare qui per tre ore senza fare niente"
"Lo so, ma non ho potuto fare più in fretta di così. Hai visto qualcuno entrare?"
"No, Alex se ne è andato circa mezz'ora fa, credo sia sola"
"Perfetto" Tirai fuori due pistole dal giubbotto e gliene porsi una.
"Come fai ad avere due pistole ma sopratutto come hai fatto a portarle in aereoporto?"
"Aah ho dei contatti qui a Londra ma ora non abbiamo tempo per le spiegazioni. Ascoltami bene, non usare quella pistola contro nessuno okay? La useremo solo per spaventarli" Non appena vidi Bradley annuire e mettersi la pistola nella felpa gli feci segno di entrare.
Perfetto, la porta di entrata si era aperta facilmente; tirai fuori la pistola e iniziai ad ispezionare la zona, sembrava non esserci nessuno.
Raggiunsi Bradley che era ormai davanti ad una porta all'ultimo piano del palazzo, l'unica porta presente quindi Diana doveva trovarsi per forza lì.
"Merda Brad non si apre" Non feci in tempo a voltarmi verso di lui che sentii uno sparo e la porta si aprì, mi girai verso di lui con aria sconcertata "Non ti avevo detto di non usarla?"
"Beh mi sembra che abbia funzionato, ora zitto ed entra" Non me lo feci ripetere due volte e tirai un calcio alla porta tenendo sempre in mano la pistola e non appena entrai vidi Diana seduta e legata ad una sedia con occhi spaventati; buttai a terra la pistola, tolsi il cappuccio e corsi verso di lei.
"Oddio Diana, stai bene? Che ti hanno datto? E' successo qualcosa dopo che mi hai chimato? Oddio.." La abbracciai forte mentre lei iniziò a pinagere "Niall mio dio, finalmente sei qui, ho avuto tanta paura" Mi distaccai dall'abbraccio prendendole il viso tra le mani, non aveva graffi nè nulla, almeno non l'avevano ferita. Presi un coltellino dalla tasca posteriore dei jeans e tagliai le crorde a cui era legata.
Si alzò in piedi e mi abbracciò ancora una volta "Non so come ringraziarti Niall, mi hai salvato la vita"
"Piccola, per fortuna stai bene non sai quanto mi hai fatto spaventare" Le presi nuovamente il viso tra le mani e lo guardai un'altra volta"Non ti hanno fatto del male vero?"
"Sto bene Niall, tranquillo. Sono solo spaventata" La guardai sorridendo e le tolsi le lacrime che le stavano ancora cadendo dalle guance poi poi lasciargli uno, due, tre, quattro baci a stampo.
In quel momento sentii tossire, era Bradley:"Non vorrei interrompere un momento così tenero ma punto primo, ci sono anche io; punto secondo, sarebbe meglio andarcene" Diana corse verso di lui abbracciandolo e ringraziandolo numerose volte.
In quell'istante entrò dalla porta Alex seguito da Hope feci semplicemente in tempo ad urlare:"Bradley prendi la pistola!" Ma fu troppo tardi, Alex ce l'aveva già in mano.
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Eravamo fermi da circa cinque minuti, io e Alex l'uno di fronte all'altro che ci puntavamo la pistola a vicenda mentre Hope posizionata dietro di lui aveva stampato in viso un sorrissetto che le avrai staccato volentiri dalla faccia:"Oh Niall, sapevo che saresti venuto a salvare la tua piccola e indifesa ragazza"
"Questa me a paghi cara Hope e anche tu brutto bastardo" Conclusi guardando Alex.
Dovevo dare una svolta a quella situazione, non potevamo stare così in eterno ed ero più che certo che prima o poi Alex avrebbe sparato, si vedeva dalla sua faccia che non era in grado di gestire una situazione del genere.
Bradley stava tenendo Diana tra le sue braccia e mi fissava, io gli feci un cenno con la testa "Ora Bradly" Lui, tenendo per mano Diana, corse verso Hope e la spinse abbastanza forte da farla cadere e poi uno sparo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 03, 2016 ⏰

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First Kiss || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora