Capitolo 4° "Mi manchi nonna"

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Quest'anno, come ho già detto precendentemente, è stato in assoluto l'anno peggiore della mia vita, innanzi tutto perché mi ha cambiata, ma cambiata in peggio, facendomi divetare, fragile, debole, senza emozioni, senza espressione e, soprattutto senza sorriso. Al contrario degli anni passati, anni in cui ero una ragazza forte, che sapeva affrontare la vita e, sopratutto i giudizi della gente; la ragazza che se la deridevano o la prendevano per il culo, se ne fregava e, affrontava tutto con il sorriso in volto, quanto mi manca quella me. Ero sempre felice e spensierata, vivevo la mia vita tranquilla senza troppe preoccupazioni e, senza ansia.
Tuttavia quest'anno cambiò tutto, più che a scuola, a casa.
La prima cosa successa quest'anno, che mi sconvolse la vita, fu il fatto di perdere per sempre mia nonna.
Era la mia unica nonna, ed era molto speciale, mi confidavo più con lei che con i miei genitori; ah a proposito, loro non sanno praticamente niente della mia vita, perché a loro non racconto mai niente di me e della mia vita privata, semplicemente perché non ne sento il bisogno, e perché so che non mi capirebbero mai. Al contrario di mia nonna, che anche se non aveva vissuto dei momenti come i miei, sembrava capirmi fin da subito.
Con lei parlavo di tutto, di me, di lei, dei problemi tra i miei genitori, della società attuale, ecc..
Per quanto riguarda i miei genitori, ultimamente non sono più in buoni rapporti, perché da quando mio padre ha perso il lavoro è diventato più anarcolettico di quanto non sia già, e per questo si arrabbia per qualsiasi cosa e, arrabbiandosi gli arrivano gli scatti d'ira, a volte incontrollabili e per questo viene alle mani con me.
Tornando a mia nonna, io e lei avevamo una cosa in comune, entrambe condividevano l'odio per mio padre, ma per motivi opposti, lei perché non le è mai piaciuto fin dall'inizio e che secondo lei, non avrebbe dovuto sposare mia madre (sua figlia). Io al contraio perché, esattamente 3 anni fa, mentre io e, quella che ora è la mia migliore amica, che a quale tempo avevo appena conosciuto, eravamo a casa mia un pomeriggio, per finire i compiti e, io mi ero distratta un attimo, andando nell'altra stanza e, lui ne ha approfittato per molestartla, toccandola in varie parti e dicendole cose "sconcie" sul suo corpo (ovviamente io non assistendo alla scena, il giorno dopo lo venni a sapere da lei). Ne rimasi schifata, e giurai che da quel giorno lo avrei odiato per sempre, per quello che aveva fatto è imperdonabile e, la cosa più oscena è che mia madre non sa niente, sennò lo avrebbe già lasciato.
Mi ricordo un episodio particolare di me e mia nonna, mentre assistevano alla litigata fra mia madre e il mio presunto "padre", che da quel momento non chiamai più così; comunque, noi eravamo in balcone ed i miei erano in cucina, si sentivano urla, rimproveri da parte di mio padre verso mia madre, e frasi del tipo: "Guarda che se continui così, ti picchio, e tu e la stronzetta li ve ne andate a vivere da tua madre."
A sentire quelle parole mi si gelò il cuore, mi girai verso mia nonna che mi disse: "Piccola mia, se succede veramente, tu e la mamma non aspettate a chiamarmi, che vengo io e vi salvo da quel maniaco, sa solo farvi del male, io vi proteggeró fino alla morte, siete le due donne più importanti della mia vita."
Io risposi: "Grazie nonna ti voglio bene e, comunque certo che verremo da te, sei la nostra unica salvezza." Poi ricordo che l'abbracciai e, le diedi uno dei miei soliti bacini sulla fronte.
Non dimenticherò mai quanto è stata importante per me la mia nonna, la mia unica amica vera. Anche se non ce la fece a difenderci fino alla morte, perché purtroppo essa arrivò prima.
Resterà comunque sempre nel mio cuore e accanto a me con lo spirito.

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