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Bye.Canzone consigliata per il capitolo
Ed Sheeran- One
Rimase tutta la notte a pensare a quel ragazzo. Sul soffito bianco della sua stanza poteva rivedere il riflesso di quei lineamenti sfocati, poteva rivivere l'emozione di aver finalmente scoperto qualcosa di interessante.
Intrecciò le gambe pallide nel tessuto bianco e leggero delle lenzuola.
Era inverno, ma non sentiva per niente freddo. Lei era il gelo.
Chiuse gli occhi, ma non voleva dormire.
Di scatto si alzò, prese un paio di skinny jeans neri e il suo giubbotto di pelle nero.
Indossò le sue vans che le fasciavano perfettamente i piedi, prese lo zaino in spalla e silenziosamente agguantò la macchina fotografica.Mise il cappello di lana, si fasciò il collo con la sciarpa.
Diede un ultimo sguardo alla camera prima di fiondarsi vicino alla finestra.Era scappata milioni di volte da lì.
Sbuffò. Non accadeva mai nulla di diverso, e anche lanciarsi dalla finestra per lei era diventato un qualcosa di monotono.Mise il piede sul cornicione e poi sulla grondaia. Si tenne forte al davanzale con le braccia. Alzò una gamba, mettendo il piede nel posto sbagliato... Cadde.
Erano pochi metri, non si fece male.
Sorrise leggermente, non le era mai capitato di cadere, e finalmente nella sua vita aveva sperimentato qualcosa di diverso.Si alzò, accarezzò i vestiti spiegazzati e continuò a camminare.
Fremeva all'idea di vederlo, avanzava decisa nel vento umido.
Alzò gli occhi azzurri davanti a se, si stava avvicinando... E sorrise.
Il suo continuo diffidare delle persone la portava al l'indifferenza.
Ma finalmente, stava cominciando a vedere le cose sotto una luce diversa, e per lei, quel cielo stellato irlandese non era stato mai stato così luminoso.- - - - - - -
Gli alberi del boschetto si muovevano lenti trasportati dal vento.
Erano circa le tre del mattino, e il buio regnava sovrano.
Appena mise un piede all'interno della distesa alberata, una scossa di adrenalina la attraversò da capo a piedi.
Continuò a camminare.
Si udì nell'aria di nuovo quel fruscio.Si voltò, ma perse improvvisamente l'equilibrio.
Dall'oscurità fuoriuscirono due braccia forti, due gambe slanciate e un torace robusto.
Il busto fragile della ragazza venne stretto dagli arti forti dell'alta figura.
Venne adagiata su quel petto duro, e dei capelli le solleticarono il retro del collo.Accadde tutto in un secondo.
Daena entrò nel panico, girò immediatamente la testa, cominciò a lottare per liberarsi da quella forte presa, ma suoi polsi vennero avvolti da due grandi mani morbide.
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Amnesia.
FanfictionDaena Evans: timida, silenziosa, osservatrice. Lei non vede, osserva. Riesce ad intrappolare l'anima della gente che la circonda nei suoi occhi color ghiaccio. Vive intensamente, catturando gli istanti del tempo che fugge in una fotografia. Ama il m...