Capitolo 6

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-Ti avevo detto che ti avrei trovata.-
Oh merda.
-Lasciami. Non ti ho fatto nulla di male.-
-Cosa?- ride sommessamente.
-La bottiglia, la ginocchiata e il tuo pedinamento,ti dicono qualcosa bambolina?-

Allora mi ha vista sta mattina.

-Ma cosa dici? Quando mai ti ho pedinato?-
-Sta mattina dietro la scuola.-
-Non è vero.-
-Stai negando bambolina?-
-Assolutamente si.-
-Stai sbagliando,bambolina, stai sbagliando tutto.-
-Ti do un'altra ginocchiata, se non ti stai muto. Brutto psicopatico.-
-Come hai fatto a sapere dove abito?-continuo io.
-Ti ho seguita.- dice
-E lo ammetti pure così tranquillamente? Se voglio ti denuncio per stalking.-
-Impossibile.-
-Cosa cerchi di dirmi?-
-Impossibile,semplice. Non mi troverebbero mai.-
-Ah,sì? E sentiamo perché?-
-Perché io sono speciale.-dice

Ma aspettate, è pure modesto sto citrullo qua? O me lo sto sognando?
No è tutto reale.
È stupido.

Si avvicina al mio orecchio e sussurra:
-Sai, non sono stato io a trovarti, ma sei stata tu. E ora ne paghi le conseguenze. Sarò il tuo peggior incubo.
Sia da sveglia che mentre dormi.-
-Cosa posso fare per farti sparire?-
-Niente.-

E non c'è più.
Dove è andato?
È stato tutto reale?

Torno a letto.
Non dormo.

È mattina.
Vado a scuola,la solita vita.

Di pomeriggio decido di fare una passeggiata. Tanto domani è sabato e non devo andare a scuola.
Vado al parco. Mi piace vedere i bambini che giocano felicemente.
Mi ricordano l'infanzia felice che non ho avuto.
Senza mio padre.
Si va avanti, ma con delle cicatrici indelebili.
Il passato non si può cancellare e per quanto si possa andare avanti,il passato ritorna sempre in mente.
E pensi,pensi,pensi come sarebbe potuto andare se lui ci fosse stato.
E ti struggi di dolore.
Vado avanti,non vivo.
Sopravvivo.

Vedo in lontananza un ammasso di capelli blu. È il ragazzo della scuola. Mayron, Max, no no aspetta ci sono, Marcus.
Si Marcus.

Mi vede e viene verso la mia direzione.
-Ciao Haylee,giusto?-
-Si Haylee, tu Marcus giusto?- dico sorridendo convinta di sapere il suo nome.
-No ahah, sono Michael. Ma Marcus non è un nome tanto male.-
-No,oddio scusami tanto, ho confuso i nomi- dico

Sì perché Marcus e Michael sono nomi proprio identici Haylee.
Svegliati Haylee.
Fiura di merda.

-Come va?- chiedo
-Benissimo e tu?-
-Si va avanti, come mai sei da queste parti?- chiedo
-Ho portato il mio fratellino a divertirsi, guarda è il bimbo con la maglia rossa laggiù- dice
-Oh ma che carino. Quanti anni ha?
-5, è davvero un teppista. Tu hai fratelli o sorelle?-
-No no, figlia unica.- dico
Mi fa un sorriso davvero carino.
Devo ammettere che è davvero carino Marcus.
Michael, Haylee, Michael.
-Senti, stasera c'è una festa a casa di un mio amico. Ti andrebbe di venire?- mi propone.

Una festa ? Io? Da sola? Non ho amici.

-Oh grazie per l'invito ma non credo sia una buona idea. Insomma,non ho con chi andarci, starò tutta la sera da sola.-

-Oh non preoccuparti per questo. Starai con me. Che ne dici? Ti divertirai, ti presento i miei amici. Ti preeeego vieeeeni.-

Mi fa troppa tenerezza. Gli dico di sì e poi disdico all'ultimo minuto.

-Okay, ci sarò!-
-Perfetto allora ci vediamo alle 21:30 alla Avenue Street 54. Puntuale mi raccomando.-
-Certo,allora a stasera.-
-Ora scappo da mio fratello, è stato bello parlarti.-
-Ciao, certo vai. Anche per me è stato un piacere.-

Mi sorride e se ne va.

•Bad vampire,good lips•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora